Venerdì, 29 Marzo 2024
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Interviste 2013-2014

IL PRIMO AMORE BIANCOROSSO... NON SI SCORDA MAI

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debortolinascimben14Dopo 6 anni torna al Vicenza Calcio Femminile Alessandro De Bortoli che guidò la società nel 2007/2008 portandola a un passo dalla serie A2
Non c’è ancora nulla di ufficiale ma le voci che circolano sembrano sempre più fondate e al telefono lo stesso mister non ufficializza la notizia ma nemmeno la smentisce.
A guidare il Vicenza Calcio Femminile nella prossima stagione 2014/2015 sarà Alessandro De Bortoli, ex allenatore biancorosso che sei anni fa portò la squadra a un passo dalla serie A2, dopo un meraviglioso campionato nel’anno 2007/2008 e sfiorando la promozione, che andò alla Fortitudo Mozzecane per un cavillo burocratico.
Mestrino di origine, ma residente a Treviso da un paio d’anni, De Bortoli dal 2012 allena il Vittorio Veneto Calcio Femminile in serie B, dopo aver guidato il Favaro, il Vicenza, il Venezia Casinò e il Mestre, tutte rigorosamente squadre di calcio femminile, vincendo una Coppa Veneto con il Mestre.
“Come mai hai scelto proprio il calcio femminile?”
Tutto è nato per caso: agli inizi del 2000 il presidente del Mestre, Ulisse Miele, mio grande amico, mi ha proposto di allenare la prima squadra della società e ho accettato la sfida. Da lì mi sono appassionato a questo mondo ed eccomi qui.

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A TU PER TU CON ......... VALERIA GARDEL

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molassana-gardel-valeriaVi presentiamo oggi una giovanissima calciatrice che da questa stagione agonistica indossa la maglia del Molassana,categoria juniores, con tanta passione e spirito di sacrificio, doti che vista l´età (classe 98), non è poi così facile riscontrare nelle sue coetanee.
Andiamo subito ad ascoltare cosa ha da dirci.
Inizio col chiederti, Valeria, di presentarti ai nostri lettori.
Sono Valeria Gardel, compirò sedici anni a settembre, abito in Fontanabuona e frequento la prima classe dell´Istituto Professionale Caboto di Chiavari, indirizzo socio-sanitario.
Benissimo ed ora raccontaci come ti sei avvicinata al calcio?
Giocare a calcio è sempre stata una grande gioia e sin dall´età di sette anni ho sempre desiderato di far parte di una squadra per poter calcare veramente un campo di calcio.
A dire il vero forse i miei genitori all´inizio non avevano compreso quanto grande era la mia passione così mi indirizzarono verso la pallavolo, disciplina che ho praticato per quattro anni.
Io ho comunque sempre sperato che nella mia valle si formasse una squadra di calcio femminile sino a che ....... all´età di dodici anni, finalmente corono il mio sogno, iniziando a giocare nella Virtus Entella di Chiavari.

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INTERVISTA ....... CON LUCIA BELLONI

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molassana-belloni-luciaAbbiamo oggi il piacere di avere con noi,per una breve chiacchierata, il capitano e leader della nostra prima squadra, "niente poco di meno che" Lucia Belloni, come sempre piacevolmente disponibile nel sottoporsi alle rituali domande. Allora Lucia stai disputando il tuo terzo campionato con la maglia del Molassana: un consuntivo di questa tua esperienza a Ca de Rissi.
Sono stati tre anni molto impegnativi ma anche abbastanza positivi. Riuscire a confermarsi ogni anno a buoni livelli non é semplice e noi ci stiamo riuscendo grazie ad un gruppo tecnico e dirigenziale che permette alla squadra di rendere al meglio. Hai notato delle differenze, e se sì quali, tra l´attuale campionato e quelli di cinque sei anni fa ?
Una delle differenze più evidenti è sicuramente il calo del livello tecnico del campionato.
Cosa ti sentiresti di proporre per raggiungere un significativo miglioramento per il calcio femminile in Italia ?
Purtroppo i problemi del calcio femminile sono tanti ed esistono dalle origini di questo movimento; bisognerebbe secondo me aumentare la visibilità di questo sport, contemporaneamente obbligare le squadre maschili ad avere un settore femminile, senza dimenticare che per avere dei risultati apprezzabili l´imperativo deve essere la sinergica collaborazione di tutti gli organi sportivi competenti finalizzata alla divulgazione di questa splendida realtà, il calcio femminile.

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Due chiacchiere con... Serena Cavalcoli

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cavalcoli-serenaDue chiacchiere con il centrocampista dell’Imolese femminile Serena Cavalcoli, nuovo acquisto proveniente dal San Zaccaria.
Contro lo Jesina che match ti aspetti?
“Quella di domenica prossima in casa contro lo Jesi sarà di certo una partita molto difficile. Conosciamo le marchigiane dalla stagione passata e sappiamo che è una squadra a cui piace giocare un bel calcio e che proverà senz'altro a fare la partita. Servirà una prestazione collettiva importante e siamo pronte a scendere in campo con la massima determinazione per portare a casa il risultato”.
Consideri un buon punto quello ottenuto ad Arezzo?
“Di certo quello di domenica si può considerare un buon punto. Non è mai facile andare in casa della seconda in classifica, tra l’altro unica formazione ancora imbattuta del campionato di serie B e fare la partita imponendo il proprio gioco e la propria personalità. Credo che l'unica cosa che ci sia mancata sia stato il gol, sfiorato diverse volte prima con una prodezza di Jennifer nel primo tempo poi con due tap in mancati nei minuti finali. Abbiamo offerto una buona prestazione se si pensa che  abbiamo concesso alle avversarie un solo tiro in porta su calcio piazzato”.

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L'intervista post partita... con Federica Funiciello

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funiciello-federica01Dopo la vittoria contro Vittorio Veneto il capitano dell’Imolese femminile Federica Funiciello fa il punto della situazione.
Perchè avete vinto?
“Abbiamo fatto un'ottima partita dal punto di vista dell'agonismo, della grinta, della compattezza di squadra e del carattere. Tutto ciò, unito ad una buona dose di cinismo, è stato fondamentale per vincere la partita”.
Quattro vittorie consecutive. Cosa è cambiato rispetto ai primi risultati?
“Semplicemente all'inizio avevamo bisogno di un po’ di rodaggio, di conoscerci meglio, di mettere assieme quei meccanismi che in una squadra sono fondamentali. Nonostante, all'inizio, i risultati non siano stati il massimo abbiamo sempre lavorato bene e queste vittorie ne sono la dimostrazione”.

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L'intervista.. con Alessandra Salvotti

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salvotti-alessandraDue chiacchiere con la nuova punta dell’Imolese femminile Alessandra Salvotti che guarda al match di domenica a Foligno e torna sulla vittoria casalinga contro Venezia Lido.
Domenica andate a Foligno che ha zero punti. Tecnicamente penso non ci sia storia, ma che atteggiamento dovete avere?
“Penso che l’atteggiamento deve essere lo stesso di una partita giocata contro la prima in classifica. Abbiamo bisogno di continuare la nostra striscia di risultati positivi, quindi dobbiamo metterci grinta, determinazione e umiltà senza sottovalutare l'avversario perché, come si sa, il calcio è imprevedibile”.
Primo successo in casa. Perché avete vinto?
“Penso sia stata una partita che, nel primo tempo, non abbia regalato molte emozioni anche se abbiamo avuto occasioni. Ci siamo un po’ adattate all'altra squadra poi, nel secondo, siamo venute fuori nel miglior modo possibile regalandoci una vittoria importante per noi e per il nostro pubblico”.

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Cristiana Girelli dopo la sfida contro la sua ex Verona

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girelli-cristiana-bresciaUna sorridente quanto emozionata Cristiana Girelli, si ferma ai nostri microfoni dopo la bellissima vittoria del Brescia sul Verona in terra scaligera. Una gara speciale per Girelli, per tanti anni bandiera della squadra veneta e ora in forza alle biancazzurre di Milena Bertolini.

Cristiana, oggi un grande Brescia ha risposto nel migliore dei modi ai dubbi sollevati dopo la gara con il Tavagnacco.

Beh chiaro, penso che i dubbi in quell'occasione siano venuti a tutti ed è giusto così. Però penso che oggi la squadra abbia reagito bene con una grande prova, sia sotto l'aspetto dell'orgoglio, sia sotto l'aspetto del gioco. Abbiamo sempre cercato di rispondere ai loro lanci con una manovra partendo da dietro. Abbiamo mollato forse un po' nel secondo tempo, ma abbiamo avuto la caparbietà e la bravura di mantenere il gioco e di trovare il 3-1, anche con un po' di fortuna. Poi sul tre a uno non c'è stato più niente da fare, la gara è finita lì.

Quanta emozione nel ricalpestare il suolo dell'Olivieri, ma stavolta non più con la maglia gialloblù?

Tantissima. Non me l'aspettavo sinceramente, poichè in settimana l'ho vissuta tranquillamente senza pensarci più di tanto. Poi stamattina ho cominciato a realizzare e appena ho messo piede in campo è stata un'emozione fortissima, soprattutto nel momento in cui davo il cinque alle mie compagne è stato strano perché di solito mi trovavo dall'altra parte. E' stato davvero emozionante.

Adesso per te c'è la nazionale. Ci regalerai un altro goal determinante come quello contro la Romania?

Eh, speriamo. Sarà una partita molto difficile. La Spagna è la squadra che più temiamo del nostro girone e oltretutto giochiamo da loro. Sarà dura, ma abbiamo una settimana di tempo per prepararla e credo che il mister e lo staff tecnico ci metteranno nella condizione migliore per affrontarla.

Il Valpo come famiglia e Verona come città.

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tombola-ireneÈ questa la scelta fatta da Irene Tombola, centrocampista del Fimauto, una delle artefici della promozione in serie A che da quest'anno, oltre al salto di categoria, ha deciso di provare un'esperienza nuova, lasciando Padova e stabilendosi nella nostra città. Per Irene il calcio è sempre stato qualcosa di speciale fin dal primo giorno quando chiese ai genitori un solo regalo per i suoi otto anni: giocare a calcio. "Seguivo sempre mio papà e mio fratello - ricorda - e mi innamorai subito di questo sport. Non fu semplice all'inizio perché praticavo ginnastica con buoni risultati al punto che mi si prospettava anche una carriera. Ma io volevo giocare a calcio e, grazie ai miei genitori, iniziai con i piccoli". Complice il fatto che suo padre Carlo allenava il Gordige, Irene si trasferì in quella società dove, a 14 anni, esordì in serie D. Poi il passaggio nel Venezia dove vi militò per ben nove anni e dove, ricorda, "realizzai il gol più bello ed importante che ci permise di battere la Lazio e salvarci".

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MARINELLI: “I MIEI GOL PER UNA SALVEZZA TRANQUILLA”

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marinelliNella settimana che porta alla prima sfida di campionato, la giovane attaccante della Grifo sogna una stagione da protagonista: "Sogno di arrivare in doppia cifra". L'esordio casalingo contro il Tavagnacco posticipato a domenica 29 settembre.
Gloria Marinelli, giovanissima attaccante classe 1998, è in forza alla Grifo Perugia Femminile dalla stagione calcistica 2012/13. Ha iniziato a giocare a calcio all'età di sei anni con l'Agnone, una società maschile molisana dove è arrivata fino alla categoria 'Giovanissimi' mettendosi in mostra soprattutto per l'eccellente vena realizzativa. Le sue doti non sono passate inosservate e lo scorso anno si è ritrovata catapultata in un ambiente totalmente diverso ma sicuramente più affascinante e adatto a lei.

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Intervista al difensore della Virtus Bellaria Rosa Cuomo

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Rosa-CuomoLa Virtus Bellaria esce dalla Coppa Italia a testa alta. La sconfitta di domenica scorsa in casa della Jesina per 4 a 0 è figlia di numerose assenze, come spiega il difensore Rosa Cuomo. "Nella sfida di domenica abbiamo dovuto rimboccarci le maniche ed affrontare una situazione di emergenza. Le tante giocatrici non presenti hanno sicuramente pesato, non ultima la mancanza del nostro bomber Fulvia Dulbecco. Abbiamo fatto tutto ciò che era possibile, considerando il livello alto della squadra contro cui abbiamo gareggiato. La Jesina ha un ottimo organico e noi purtroppo non eravamo al completo".

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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