Finisce nel migliore dei modi una delle gare più importanti da settembre ad oggi per le azzurre, impegnate nella qualificazione ai mondiali di Francia 2019. Tre punti pesantissimi ed emozionanti affossano il Belgio, avversario temibile ma combattuto nel migliore dei modi dalle giocatrici di casa: “testa, cuore e sacrificio”, come dichiarato da Manuela Giugliano a fine match, hanno permesso all’Italia di portare a termine un’impresa davvero importante.
Il primo tempo si apre con la titubanza nei primi minuti per le azzurre, comprensibilmente provate dall’importanza del match e dell’avversario. La differenza iniziale tra le due compagini diminuisce però con l’andare del match, quando le italiane riescono a rendersi maggiormente protagoniste della gara, velocizzando interventi e inserimenti, mostrando tutta la personalità di cui dispongono.
Compromette inizialmente le sorti della gara un’ingenuità di Bonansea, che trattiene Mechelen in area quanto basta per commettere fallo e regalare un calcio di rigore alle avversarie: spiazzata Giuliani, è la numero 11 Cayman a realizzare il momentaneo 1-0 a Ferrara.
Il vantaggio tuttavia dura meno di 5 minuti, grazie alla portentosa ripartenza di Guagni che innesca il pareggio azzurro: involata sul fondo in area belga, il terzino viola crossa per l’inserimento di Rosucci che in scivolata riporta in alto le speranze e il morale dell’Italia segnando un importantissimo gol per il pareggio.
Il secondo tempo detta un apparente immobilità delle sorti della gara nonostante le prestazioni italiane all’insegna della personalità, della lotta e della nobile “arte del saper soffrire”: concedere il meno possibile alle avversarie, interrompere le azioni sul nascere e non perdere mai il controllo della gara. È preziosissimo il gol di Girelli a meno di 10 minuti dalla fine del match: su cross di Bonansea riceve la numero 10 azzurra in area belga, protegge egregiamente il pallone e con una perfetta torsione insacca a colpo sicuro. Incontenibile l’esultanza delle giocatrici e della panchina italiana, che sente vicina una vittoria magnifica e pesantissima, proprio sul finire del minuti regolamentari.
I quattro minuti di recupero aggiunti al termine della gara sembrano infiniti, ma quando finalmente l’arbitro sancisce la fine lo stadio scoppia dall’emozione: grande è la gioia sugli spalti ma ancora più grande è la commozione tra le protagoniste di questa sontuosa prestazione, e né Girelli né Bertolini nascondono le lacrime di gioia per la grande impresa portata a termine. Non passano inosservate le grandi prestazioni delle azzurre, pressoché irreprensibili in fase difensiva -nota di merito alla consolidata coppia Salvai Gama- e capaci di soffrire, reagire e reinventarsi continuamente in fase offensiva.
La qualificazione ai mondiali di Francia 2019 non è ancora in cassaforte, ma certo è che questa vittoria regala morale, speranza e buoni auspici per le partite a venire e per il calcio femminile italiano in tutta la sua bellezza e potenzialità.
Lucia Pirola