La prima battuta d’arresto delle Azzurre complica, ma non pregiudica, il cammino verso la qualificazione all'Europeo 2022 in Inghilterra. Ieri allo Stadio Castellani di Empoli, l’Italia si è arresa ad una più forte (nel reparto offensivo) Danimarca per 3-1.
Le nordiche sono apparse, sin da subito, più determinate, ben disposte in campo e con fraseggi in velocità, anche per merito di alcune individualità, sono riuscite a prendere in mano il gioco.
La prima rete, a sorpresa, avviene a seguito di una indecisione di Giuliani e Girelli. La seconda è da applusi: cross teso dalla destra, Nadim in tuffo anticipa Giugliano e insacca. Harder, Nadim con Larsen, Svava e Sorensen hanno fatto la differenza su di un'Italia che ha giocato la sua partita, con ordine ma con poca cattiveria agonistica e minor prestanza atletica.
Volendo fare una critica, non per la sconfitta, a Milena Bertolini, ritengo che Manuela Giugliano, sempre positiva nelle sue prestazioni, sia una centrocampista offensiva che dispone di una grande visione di gioco e una castagna che può rimanere indigesta a chiunque. Tenerla sulla mediana mi sembra sprecata.
Ottima gara, a parte a rete, di Valentina Giacinti che si è battuta con ardore per tutto il tempo che è rimasta in campo. Tutte hanno giocato con grande impegno, forse ha ragione Bertolini quando ha detto che "abbiamo sbagliato l’atteggiamento, con troppo timore reverenziale". Io che ero dietro la porta di Giuliani posso confermarlo. Almeno inizialmente ho avuto questa impressione, con il passare dei minuti e delle incursioni mi sono reso conto la le ragazze danesi avevano un altro passo. Le nostre hanno fatto quel che hanno potuto e si meritano un plauso per averci creduto fino alla fine.
Spero, ma purtroppo è solo utopia perchè il divario è ancora troppo, che nella partita di ritorno le azzurre possono disporre di una maggiore prestanza atletica che permetta loro di aumentare ancora il ritmo di gioco e con questo ribaltare il risultato. Ma sappiamo tutti che certi traguardi, mi riferisco alla prestazione agonistica corale, si possono migliorare e raggiungere solo con il tempo.
Ci tengo ad evidenziare un gesto anti fair play da parte del mister danese Sondergaard: a fine gara noi fotografi allineati dietro la parte corta del campo (dietro le porte) abbiamo chiesto al mister e alle ragazze di girarsi verso di noi per le foto. Il CT ci ha guardato e ci ha completamente ignorati. Solo per questo si meriterebbero una sculacciata con tre palloni in rete come quando il Bardolino Verona, in Champions, fece alle rivali del Brondby, vanitosi di aver vinto a Verona e poi sconfitti, in una fredda notte nordica, a casa loro.
Walter Pettinati
Foto credit: calciodonne.it
Adesso servirà un’impresa calcistica per ottenere il primo posto nel girone che assicura il pass per i prossimi Europei: battere Israele nel recupero e vincere in Danimarca il primo dicembre, a Viborg, ribaltando la differenza reti negli scontri diretti.
In Inghilterra andranno però anche le migliori tre seconde dei nove gironi totali e gli ultimi tre posti verranno assegnati con gli spareggi tra le restanti seconde classificate dei vari raggruppamenti, ed è per questo che le ultime due sfide del girone mantengono inalterata la loro importanza.
Italia-Danimarca 1-3
RETI: 5’ pt Sorensen, 17’ pt e 1’ st Nadim, 15’ st Giacinti
ITALIA: Giuliani; Bartoli, Linari, Salvai, Boattin; Cernoia (44’ st Mascarello), Giugliano, Rosucci (1’ st Galli), Bonansea; Giacinti (40’ st Tarenzi), Girelli (19’ st Tucceri Cimini).
A disp.: Schroffenegger, Durante, Tortelli, Di Guglielmo, Caloia, Sabatino, Fusetti, Caruso.
Ct: Bertolini
DANIMARCA: Abel; Sevecke, Boye Sorensen, Veje; Sorensen (45’ st Thogersen), Troelsgaard (48’ st Christiansen), Junge Pedersen, Svava (45’ st Pedersen); Larsen S. (26’ st Snerle), Harder, Nadim (26’ st Bruun).
A disp.: Christensen, Larsen K., Moller Holdt, Madsen, Andersen, Thomsen, Moller.
Ct: Sondergaard
ARBITRO: Foster (GAL). Assistenti: Griffiths (GAL) e Williams (GAL). IV Ufficiale: Welch
NOTE – Ammonite: Bartoli, Giacinti, Boye Sorensen e Christiansen