Marika Poldrugovac (Atletico Vigarano 2016) si racconta

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vigarano marika
Marika Poldrugovac e il calcio: un amore che inizia molto presto. Classe 1984, la punta dell'Atletico Vigarano 2016 (può giocare anche in fascia) intraprende molto presto a praticare questo sport: "La mia passione per il calcio", afferma, "è nata fin da piccola quando, con mio fratello e i suoi amici, giocavo nel campetto dietro casa; ricordi bellissimi.. infatti non l'ho più abbandonato". Crescendo, il calcio diventa una realtà molto importante per Marika: "Nel corso degli anni ho cambiato diverse società; la mia esperienza più significativa, da quando ho iniziato a giocare in una squadra, è stata nel Malba. Attualmente, anche se qui a Vigarano ho appena iniziato, posso dire che ci sono tutti i presupposti affinchè questa sia la mia esperienza più significativa e positiva".

Le parole di Marika, nei confronti di questa realtà, sono molto importanti: "Questa è una società nuova, con delle ambizioni e dei progetti a lungo termine, con all'interno persone capaci di far sentire importanti e allo stesso livello le proprie giocatrici. Per quanto mi riguarda è sinonimo di una società che sa ciò che vuole e l'interesse per il benessere delle proprie atlete è fondamentale per l'armonia e l'equilibrio della squadra". Un pensiero per le compagne non manca: "Le mie compagne sono brave e determinate.. caratterialmente rappresentano ciò che una squadra unita deve avere. Questa squadra  ha delle buone basi e dei buoni presupposti per terminare il campionato nel migliore dei modi". Ottimismo, professionalità e determinazione sono solo alcuni dei tantissimi aspetti positivi di questa ragazza e calciatrice di notevole spessore: "In campo entro ottimista, con la giusta grinta, ma purtroppo - a volte - mi faccio prendere dalla rabbia del momento che prevale sulle mie prestazioni. Amo giocare, sono sportiva ma NON AMO PERDERE. Fuori dal campo ho un carattere allegro e calmo, incoraggio e scherzo molto con le mie compagne: questo mio modo di fare facilita sia loro che me in momenti di completo agonismo e rabbia. Io devo scherzare e ridere - per me è fondamentale - altrimenti non spreco nemmeno il fiato". In conclusione, uno sguardo al futuro: "Il mio anno, qui a Vigarano, mi segnerà sicuramente e per il futuro non ci penso, finire alla grande questa stagione è ciò che conta.. poi dopo si vedrà. Il mio motto? Direi proprio: FREGA!.. mi aiuta a liberarmi dal pressing generale".  

e.f.