Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Città di Falconara si rivolge alla corte sportiva d’appello

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Il Città di Falconara comunica di aver inoltrato appello, tramite il proprio legale Avv. Michele Cozzone, presso la corte sportiva d’appello avverso la decisione del Giudice Sportivo di convalidare lo 0-1 maturato in Città di Falconara-Ternana Calcio Femminile, gara valida per la 18° giornata di serie A femminile per cui aveva proposto reclamo in primo grado.

Comunica inoltre di aver inoltrato un esposto-denuncia alla Procura Federale della FIGC, alla Procura Generale del CONI, all’Ufficio Legale della FIGC e alla Lega Nazionale Dilettanti, in merito alle diverse violazioni regolamentari e disciplinari perpetrate dalla S.S.D. A.R.L. Ternana Femminile in occasione di alcune gare del Campionato Nazionale Serie A Femminile di Calcio a Cinque 2018/2019, nonché con riguardo alla anomala e sospetta situazione venutasi a determinare nell’ambito della pratica di riconoscimento, presso la Divisione Calcio a Cinque, della condizione di “formata in Italia” della calciatrice del club umbro sig.ra Eleonora Cipriani.

Il commento del presidente Marco Bramucci: “Per la prima volta in 23 anni della nostra storia nella FIGC ci ritroviamo a dare risalto mediatico ad una nostra azione legale e soprattutto a dover ricorrere alla Procura Federale e all’Ufficio Indagini, chiedendo l’attenzione della LND, della FIGC e del CONI.

Ma la vicenda in cui ci siamo imbattuti è di una gravità assoluta e non può e non deve passare inosservata.

Il nostro reclamo in primo grado, preannunciato il 4 febbraio e notificato alle parti mercoledì 6, era in realtà un ricorso molto semplice: la Ternana si era presentata in campo il 3 febbraio con solo 5 formate in Italia, contravvenendo il regolamento che obbliga le squadre in serie A femminile a schierarne almeno 6.

In data 12 febbraio (!) abbiamo ricevuto le controdeduzioni del club umbro che dichiaravano di aver provveduto in data 1 febbraio a depositare a mano presso la sede di Roma della Divisione Nazionale il certificato storico di residenza della calciatrice Eleonora Cipriani, stante il mancato funzionamento del portale della LND da cui si dovrebbe spedire on line questo tipo di documentazione.
Pertanto la calciatrice Cipriani, attraverso la consegna di questo documento, sarebbe stata da ritenersi “formata in Italia” da quella precisa data e quindi la società umbra sarebbe stata in regola avendo schierato così 6 “formate in Italia” nella gara del 3 febbraio.

Nello sciogliere la riserva il Giudice Sportivo Renato Giuffrida in data 1 marzo confermava quanto esposto dalla società Ternana Calcio Femminile, rigettando il nostro reclamo, nonostante il regolamento creato dalla Divisione Nazionale stessa imponga alle società di inviare i certificati storici di residenza, come del resto ogni tipo di documentazione, esclusivamente tramite l’apposita area on line.
In sede di formulazione dell’appello in secondo grado abbiamo richiesto gli atti ufficiali del procedimento. Atti che hanno decisamente alimentato i nostri sospetti.

La Ternana Calcio Femminile si sarebbe accorta, intorno a giovedì 31 gennaio, che la propria calciatrice Eleonora Cipriani non sarebbe ancora “formata in Italia”.
Prodotto il certificato storico di residenza della propria tesserata in data 1 febbraio presso l’anagrafe di Terni, avrebbe cercato di spedirlo tramite l’area on line riservata alle società.
Ma il malfunzionamento del portale le avrebbe impedito di completare questa operazione. Questo malfunzionamento è una bugia, dal momento che venerdì 1 febbraio 2019 il portale della LND ha funzionamento sempre correttamente.
In genere, qualora non funzionasse, la LND si premura attraverso i propri canali di avvertire le società delle ore in cui questa aerea è inaccessibile.
Aggiungiamo che venerdì 1 febbraio era una data catartica per il calcio a 5 nazionale, essendo l’ultimo giorno utile per tesserare calciatori poi in regola con la partecipazione alle gare della stagione 2018-19. E nessuno ha notato nulla.

Quindi la società umbra avrebbe deciso di mandare il proprio presidente Bruno Bevilacqua a Roma a consegnare a mano questo certificato storico di residenza direttamente presso gli uffici della Divisione.
I nostri dubbi. Perché la Ternana si è accorta solo il 1 febbraio del fatto che Eleonora Cipriani non fosse “formata”, rischiando di perdere a tavolino le gare con il Montesilvano (12° giornata, conclusa 3-3), con il Futsal Femminile Cagliari (14° giornata, vinta 5-2), con il Futsal Breganze (15° giornata, vinta 5-1) avendo schierato in tutte queste gare solo 5 formate più la stessa Cipriani?

Perché tutta questa fretta tanto da correre addirittura a Roma per “formare in Italia” una calciatrice che, a detta del proprio allenatore, era il quarto portiere e pure infortunato, avendo già nella propria rosa tante altre calciatrici “formate in Italia, alcune mandate in tribuna il giorno stesso della gara contro il Città di Falconara?

A queste domande non vogliamo risposta perché ovviamente la Ternana risponde a se stessa. Ci interessa analizzare invece il comportamento della Divisione Nazionale calcio a 5. O meglio di qualcuno di essa, dal momento che non ci è dato ancora di sapere con chi la società umbra abbia interagito.
Qualcuno della Divisione Nazionale il 1 febbraio ha accettato, protocollandola, la dichiarazione del presidente Bevilacqua che il sistema informatico non funzionasse. Avvalorando una bugia (!), quando invece avrebbe dovuto invitare il presidente ternano ad usare l’area on line, magari offrendo una postazione internet degli uffici.

Qualcuno della Divisione Nazionale il 1 febbraio ha usato un protocollo diverso da quello ufficiale (!). Ha usato un timbro qualsiasi della Divisione, scritto a penna la data e firmato con uno scarabocchio, anziché usare il timbro ufficiale del protocollo che prevede la numerazione progressiva delle pratiche registrate e la data preimpostata.

Inoltre perché se questo certificato storico di residenza è stato consegnato il 1 febbraio solo nella tarda mattinata dell’11 febbraio (!), ben 10 giorni dopo della consegna, è comparsa la fatidica scritta “formata in Italia” sotto il nome di Eleonora Cipriani nell’elenco calciatori della Ternana?

Affidiamo alle indagini della Procura Federale FIGC e a quella Generale del CONI il compito di fugare i nostri dubbi, di rispondere alle nostre domande. Sperando che sia un’indagine veloce, seria e al contempo accurata.
Non è più solo una questione di tre punti. Il calcio a 5 tricolore merita di sapere se il campionato femminile di serie A è un campionato regolare. Il futsal italiano deve conoscere come opera qualcuno all’interno della Divisione Nazionale.”

Procura 1000

 

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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