Tuona Mister Chiesa: “pronti per Bisceglie, ma sarebbe meglio fermarsi fino a che il virus non darà tregua. Così non è più Calcio a Cinque”

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Mai scontanto, mai banale, senza peli sulla lingua. Mister Chiesa pronto a ripartire dopo lo stop forzato, spettatore attento nell’osservare le rivali che sono potute scendere in campo, ma anche idee precise sul futuro di un campionato incerto e svuotato di quegli aspetti sportivi portanti del futsal femminile.

“Per ora si può dire ben poco dato il gran numero di gare rinviate, non si riesce a capire tantissimo. Sicuramente c’è stata la conferma delle squadre migliori tipo il Falconara, lo stesso Bisceglie che dovremo affrontare, la Lazio, il Real Statte… quindi quelle squadre che vedevamo forti sulla carta l’hanno dimostrato anche sul campo. Quindi: non si è capito tantissimo, il Covid la fa da padrone, però quello che pensavamo è successo. Mi è piaciuto molto anche il Granzette che secondo me è stata un po’ sfortunata, è una squadra che sa stare molto bene in campo ed in genere crea molte difficoltà.”

“Il Bisceglie è una squadra che ho seguito da vicino, in parte perché ci giocano tre mie ex giocatrici, ovvero Ribeirete, Oselame ed Annese, ma anche perché è stata protagonista di una campagna acquisti a mio dire strepitosa che ha portato giocatrici di assoluto livello quali Rozo, Giuliano, che personalmente stimo tantissimo, Marino, ma anche Nicoletti, che è stata in grado di reinventarsi centrale dopo aver fatto per una vita il pivot; il tutto accompagnato da un allenatore molto bravo che fa della modestia il suo punto di forza nonostante sia molto preparato e che ho anche avuto il piacere di conoscere in passato. Una squadra che comunque sia punta sicuramente a posizioni di vertice.”

“Noi abbiamo la fortuna che le ragazze alloggiano in un posto con un ampio spazio fuori casa. Una villa con piscina e spazi aperti importanti. Il mio staff, Marco Shindler ed Emiliano Luminoso, hanno assegnato una tabella di lavoro specifica da svolgere che non sarà sicuramente uguale al lavoro fatto sul campo, ma che comunque non le ha tenute ferme. Io ho verificato che tutto si svolgesse per il meglio, ma non avevo molti dubbi: ribadisco il fatto che questo è un gruppo che fa della professionalità il suo punto forte. Le ragazze si sono infatti allenate al massimo e sono sicuro che grazie al loro lavoro abbiano sopperito all’assenza dal campo. Chiaramente ci mancherà il ritmo partita rispetto al Bisceglie, ma questa settimana lavoreremo per farci trovare pronti nonostante le pugliesi abbiano giocato già due gare e noi nessuna.”

 

“La salute prima di tutto” si dice sempre, soprattutto in questo periodo: la squadra è ad oggi risultata completamente negativa al virus, a seguito invece della positività riscontrata un paio di settimane fa.

Quali test avete dovuto fare per assicurarvi la ripresa regolare dell’attività?

“La positività è stata riscontrata a seguito ai test sierologici effettuati prima di quella che sarebbe dovuta essere la prima partita in calendario con il Montesilvano, abbiamo quindi bloccato tutto e messo in quarantena la squadra. Abbiamo fatto fare il test molecolare alla ragazza in questione ed è in seguito per fortuna risultata negativa. Questo ci ha permesso, dopo un lasso di tempo previsto dal protocollo, di poter scendere in campo oggi (martedì 27/10 n.d.r.) anche a seguito dell’ok da parte della Divisione che ci tengo a dire ci ha seguito dal primo momento. Un grazie va ai nostri dirigenti che hanno fatto un lavoro importante a fronte di una situazione davvero difficile.”

“Io forse andrò in controtendenza e non sarò sicuramente d’accordo con la maggior parte degli addetti ai lavori. Personalmente essendo un uomo di sport protagonista in questo mondo ormai da tanti anni, riconosco anche tutto il contorno che c’è: il poter guardare una classifica “pulita”, il poter far previsioni, il poter andare a mangiare una pizza insieme a tutto il gruppo… tutto ciò oggi è impossibile. Ritengo dunque che siamo fuori luogo: penso quindi che un torneo così non abbia lo stesso valore e lo stesso appagamento di sempre. Sarei quindi più propenso a sospendere il campionato in questo momento così difficile per tutta l’Italia, dove dobbiamo stare attenti a tantissime cose, abbiamo chiuso teatri, cinema, palestre… io fermerei questo campionato per il tempo necessario, che siano 2/3 mesi, per poi riprenderlo una volta che il livello di guardia nei confronti di questo virus possa essere abbassato anche perché è normale che in questo momento la gente abbia paura, che pensi ad altre cose e che il campionato stesso abbia perso un po’ di entusiasmo e un po’ di carisma. Mancano tutte quelle componenti che, al di là di dare calci al pallone, rendono unico questo sport. La giornata scorsa si sono giocate solo 2 partite su 5, per esempio, andare avanti così è difficile. Noi comunque ci atteniamo a quelle che sono le disposizioni della Divisione qualunque sia la decisione.”


“Certamente, non si deve giocare con queste cose. Abbiamo tanti obbiettivi nella vita e ritengo che la salute sia uno dei più importanti. Poi questo sport è bello solo se ci sono tutte le componenti, non solo alcune. Noi ci siamo sentiti dire da una società che non ci saremmo voluti presentare solo per un infortunio di una giocatrice, come se noi avessimo la possibilità di cambiare le certificazioni dell’ASL. Così si vive male: siamo uomini di sport e come tali bisogna trovare la soddisfazione nel praticare questo sport, mantenendo il lusso e l’onore di poterlo praticare a queste categorie.”

Luca Pellegrini
Ufficio Stampa

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