Città di Capena, voglia di riscatto!?

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Che sia stata una giornata deludente da parte delle Leprotte, non si può davvero negare. Ci si aspettava da parte dell’ambiente biancorosso sicuramente tutta un’altra prestazione da parte delle ragazze in campo: le biancorosse non sono riuscite a dare quello che fino a questo momento non è mai mancato ovvero la voglia di combattere dal primo all’ultimo minuto. I numeri della gara lo dicono chiaro: allo scouting ciò che viene fuori è una prestazione fatta di tanti errori personali e soprattutto una difesa che, c’è da dirlo, non si era mai vista così poco attenta e concentrata.

 

Quello che sicuramente brucia è che la peggior prestazione della stagione è arrivata forse nella partita più importante dell’anno quando si poteva chiudere definitivamente il discorso salvezza e guardare avanti con serenità e tranquillità. Così non è stato e quindi il Capena si ritrova a dover tornare in campo e cercare il riscatto. Riscatto che potrebbe passare con il fanalino di coda Cagliari che sta attraversando un momento molto duro causa Covid e quindi non potrà garantire il ritorno in campo; si attendono buone notizie in settimana.

Alcuni spunti buoni però della gara di Firenze ci sono e vanno considerati: innanzitutto la continuità di alcuni punti fermi della squadra da cui non si può prescindere vedi Capitan Neka migliore, numeri alla mano, in campo. In secondo luogo l’esordio di Oliveira che, sempre numeri alla mano, ha sfornato all’esordio una prestazione fisicamente e caratterialmente molto positiva.

Quindi se la fase difensiva è stata sempre un punto fermo fino a ora e va semplicemente ripresa tale e quale dalla prossima partita in calendario, la fase offensiva sicuramente conforta e può essere l’elemento base per migliorare il lavoro visto prima della giornata storta di Firenze. Adesso toccherà alle Leprotte fare quadrato nello spogliatoio e ritrovare lo spirito che fino a ora ha contraddistinto la compagine biancorossa ovvero il saper lottare dal primo all’ultimo minuto senza pause o sosta.

Ufficio Stampa

Luca Pellegrini

Foto Luca Pagliaricci

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