Tavagnacco-Atalanta 5-2

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Un’Atalanta decimata dalle assenza cade in terra friulana al cospetto di un Tavagnacco che ha ipotecato il successo in una prima frazione a dir poco difficile da descrivere. In primis il penalty fallito dalla Scarpellini poteva riaprire i giochi, diversamente da quanto auspicato il rigore (regalato) alle locali sull’immediato cambio di fronte ha chiuso i giochi. Le nerazzurre contestano giustamente la seconda rete della Di Filippo viziata da un clamoroso fuorigioco visto da tutti (collaboratore di linea compreso) ad eccezione dell’arbitro Vaccher della sezione di Pordenone. L’Atalanta nonostante le assenza di Zizioli, Caio, Bonometti e Rota (Mangili ha giocato in condizioni difficoltose, nonostante questo ha recitato la sua immensa parte) ha giocato con cuore, l’esordio in serie A delle “baby” Primavera Ferrandi, Picchi e Pesenti è da considerarsi altamente positivo. Le ragazze di mister Zonca, sul risultato ad occhiali, hanno beneficiato dell’occasionissima, purtroppo una Riboldi sotto tono ha vanificato il gioco delle compagne. Scarpellini sul momentaneo 3-0 si fa respingere un penalty, Brumana sul fronte opposto invece lo trasforma. Nella ripresa si vede un’Atalanta capace di andare a segno con Ceroni (ottima prestazione) e Mangili (solito sigillo per il turbo). Le altre occasioni non portano l’effetto sperato, rimane solo la soddisfazione di aver visto all’opera una squadra che quantomeno ha lottato sino all’ultimo istante davanti a un Tavagnacco al gran completo. Sabato ad Almenno San Salvatore l’Atalanta ospita il Milan. Da segnalare il successo della Primavera di mister Andrea Casu che, trascinata da super Pandolfi, ha prevalso nettamente sul Tradate. Kono