Quanto fair-play al “Memorial Daniele Patronelli”

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Quanto fair-play al “Memorial Daniele Patronelli” Al centro sportivo “Sporting Club Montetermiti” di Statte si è svolto uno dei più sentiti tornei di Taranto e provincia. Nico Patronelli, fratello del compianto Daniele, è soddisfatto: “Ringrazio tutti per la sensibilità dimostrata” Esito più che positivo per il sedicesimo memorial “Daniele Patronelli”. La manifestazione, organizzata allo Sporting Club Montetermiti, la casa delle Campionesse d’Italia di calcio a 5 femminile del Real Statte, è da sempre uno dei più sentiti tornei di Taranto e provincia. Il torneo, voluto e organizzato da Nico Patronelli, fratello del compianto Daniele scomparso prematuramente nel ’93 all’età di 22 anni, a causa di un incidente stradale, è stato vinto dalla formazione “Gruppo sportivo Patronelli” che ha preceduto sul podio il team “Molletta”, battuto in finale 9-2, e le formazioni “Vecchia Taranto” e “Sporting Club”. Le gare, dirette dall’attento ed esperto arbitro Vito Mola, si sono contraddistinte per il fair-play e per il giusto spirito agonistico con cui le squadre si sono affrontate sul green del centro sportivo stattese. Al memorial “Daniele Patronelli” hanno preso parte diversi giocatori veterani del futsal jonico: Marco Russo, Alessandro Cutrufo, Piero Camerino e Andrea Ferraioli, affiancati da giovani ma talentuosi giocatori che hanno soddisfatto l’ottimo numero di pubblico accorso per l’occasione. Per la cronaca sono stati assegnati il titolo di miglior capocannoniere, andato al già menzionato Andrea Ferraioli che è arrivato davanti a tutti con 9 gol e il titolo di miglior portiere, assegnato al bravo De Tommaso. Dopo la rituale cerimonia di premiazione della squadra vincitrice, Nico Patronelli non ha nascosto la sua soddisfazione per l’ottimo seguito del torneo dedicato alla memoria dello sfortunato fratello Daniele: “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partecipanti che, come ogni anno, hanno dimostrato sensibilità e affetto. Organizzo questo memorial perché voglio ricordare mio fratello che, come me e l’altro mio fratello Gianni, aveva la passione di questo sport. Ragion per cui ho ritenuto giusto ricordare Daniele nel modo che avrebbe gradito di più. Davvero grazie a tutti quelli che sono intervenuti”.