Torres Sassari – Atalanta 4-0

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La capolista non trema e tra Torres e Atalanta, il pronostico non è tradito. Contro le nerazzurre la formazione sarda, parsa ancor più salda dispiegata sul terreno di casa, fotocopia il risultato ottenuto all’andata ad Almenno San Salvatore e ribadisce la sua indiscussa superiorità. Una formazione molto prudente, quella schierata da mister Zonca: un undici votato soprattutto a difendere e sfruttare qualche ripartenza veloce. Sul fronte Torres, invece, ottime trame di gioco ma, al di là dei gol messi a punto, poco lo spettacolo offerto nei pressi della porta. Insomma, una prova cinica, una vittoria indiscussa e altri tre punti in fienile, a suggellare una vetta sinora immacolata. Alla luce di queste considerazioni, si può dire che la cronaca del match sia il mero elenco delle reti verificatesi. Al 26’ apre le danze Tona, che con più fortuna che anima, si esibisce in un tiro-cross dalla distanza e infila la sfera all’incrocio dei pali. A seguire il doppio vantaggio si realizza quando l’orologio segna 42’. Firmataria della seconda rete è ancora la Tona che, sugli sviluppi di un corner, è brava a inserirsi sul secondo palo per l’incornata vincente. Secondo tempo. Non passano due minuti che è già tris. A lasciarci lo zampino, questa volta, è la Pintus. Ancora un calcio d’angolo a favorire la rocambolesca dinamica d’area: rinvio difensivo corto e palla ai piedi della marcatrice, che nei pressi del dischetto non fa troppi complimenti e gonfia il sacco. in foto: Picchi - migliore in campo dell'Atalanta Da qui l’Atalanta conosce la sua sterile reazione solo con qualche spunto non più in là della trequarti. Ad avere voce in capitolo in proposito è la retroguardia di casa, che senza nulla concedere e senza nulla rischiare, fa il suo. In zona Cesarini, poi, ecco il poker. Grande discesa sulla destra di Cortesi a pescare Fuselli, che con un gran colpo di testa da buona posizione, chiude lì la pratica Atalanta. Alessandra Donadoni Interviste Al termine della gara, i commenti di rito. Ecco il presidente Michele Maraglino dell’Atalanta Femminile: “Il risultato è lo stesso dell’andata. Un quattro a zero forse un po’ pesante alla luce delle dinamiche emerse dal campo. Se pensiamo poi che il secondo e il terzo gol subiti sono scaturiti da imperdonabili errori nostri, dispiace ancor di più. Ma non importa. Sappiamo bene che il campo di Sassari non è certo terreno sul quale cercare tre punti. Per noi un pareggio oggi sarebbe valso quanto una vittoria, proprio come lo 0-0 ottenuto contro il Bardolino. Le ragazze si sono comportate comunque bene in campo. Contro la prima della classe si sono fatte valere e hanno dato tanto. Sono convinto delle loro qualità. Sono decise a invertire la rotta, già da sabato prossimo contro il Torino”. In merito, cogliamo l’occasione per ricordare ancora una volta che la gara sarà disputata presso il campo Lemen di Almenno San Salvatore alle ore 12.00, anziché alle 14:30. Ale Pagelle Atalanta Femminile Gamba 6: sui gol subiti non ha colpa. Nell’ordinaria amministrazione denota sicurezza. Caio 5.5: fa molta fatica. Del resto la Fuselli è un brutto cliente per lei. (32’pt Spini 6: nel secondo tempo è combattiva e si propone bene). Pedretti 6: ha conosciuto giornate migliori, ma si guadagna la pagnotta con una prestazione sufficiente. (30’st Fenaroli sv). Bonati 5.5: in fase di copertura non sempre puntuale. Fa quel che può con grande impegno. Ceroni 5.5: nella retroguardia di casa tanto zelo. Impegnata per tutti i 90’, qualche svista di troppo. Brasi 5.5: prestazione al di sotto della media. Può fare meglio. Prost 6: sulla fascia è la solita combattente. Non molla mai la presa e dà tutta se stessa. Nespoli 6: nonostante i problemi al dito del piede che la condizionano da parecchio tempo, stringe i denti e porta a casa la sufficienza. (26’st Mangili 6: cerca di far valere i pochi palloni che vede). Picchi 6.5: tra le sue compagne è la migliore. Sta attraversando un buon periodo. Inarrestabile motorino. Scarpellini 6: una performance di carattere per il capitano, che sprona le sue al meglio. Riboldi 6: grande nell’impegno e un po’ sfortunata. Discreta figurante in ogni zona del campo. Alessandra Donadoni