Il Caira giusto al momento giusto! Missione salvezza compiuta!

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20130512 174222_1Non è semplice creare una cronaca fedele di quello che è stato l'anno calcistico 2012\2013 per il Caira Femminile.
Partendo da un maggio 2012 di festa e sicurezza, dopo la salita in serie A2 e la certezza di una nuova ed entusiasmante esperienza, si è giunti all'arrivo più sperato ed agognato che ci si poteva aspettare: la salvezza.
Anno di scongiuri, di periodi bruttissimi, di ansie e paure quasi indelebili, di appigli a scuse di fortuna e a volontà sgretolate; ma il 2013 per la società gialloblu non si è chiuso in modo negativo, come qualcuno sospettava e, perché no, sperava; ha piuttosto, sottolineato l'intenso volere di un gruppo che, di fronte a mille paure e perplessità, pur contro ogni "sembra" o "è fatta già", ha coronato un sogno molto più concreto della salvezza in sé, ovvero la possibilità unica di ritrovare se stesso, in una sola vittoria, quella che ha permesso al Caira del presidente Oliva, di non cadere come una cometa, ma di restare stella in una categoria impegnativa molto più dell'aspettato. Denti e sangue, per trattenersi appesi e poi far forza per ritirarsi su.

Già,  l'immagine più adatta a incorniciare un anno di sacrifici e di insormontabile immobilità è proprio questa: un filo e tanta forza, ma non troppa, in modo da poter salire e non spezzare.

"Gli equilibri – spiega il presidente Oliva – quest'anno sono stati fin dalle prime battute, precari. Galvanizzati e carichi per una stagione che potevamo e volevamo affrontare, ci siamo presto ritrovati a rincorrere, ma non le altre squadre, non la vetta, e neanche la salvezza; abbiamo passato quasi tutto l'anno a rincorrere lo spirito che non trovavamo più, quello della coesione, della forza, della grinta, e soprattutto, della convinzione. Ma aver ritrovato tutto negli ultimi 90 minuti è stato come fare jackpot con l'ultimo gettone. Avete presente i colori sgargianti e la musica che l'accompagnano? Nulla a che vedere con la gioia che io e tutti, indistintamente, abbiamo sentito e dimostrato al momento dell'importante sigillo Di Bari. 1 a 0 all'88esimo, e per una volta la beffa non la stavamo subendo. Non so spiegarlo – conclude Oliva – ma per la prima volta non abbiamo vinto per il gol, per il risultato; abbiamo vinto nell'esultanza, nella voglia che avevamo di conseguire questo obiettivo. È stata la vittoria vera, l'unica che poteva permetterci di pensare a domani. Paradossalmente più che chiudere la stagione passata, domenica, abbiamo dato il via a quella nuova!"

Tanti i ringraziamenti della società, che partono dal riconoscimento per l'impegno delle ragazze, tutte, fino ad arrivare al tifo, ai dirigenti, agli sponsor e al grande lavoro compiuto dai mister: un binomio vincente quello tra Giampiero Serafini, alla guida del Caira con la sua esperienza e capacità dallo scorso febbraio, e Felice Evangelista, mister in seconda e ferma presenza nella vita calcistica delle gialloblu fin dal loro esordio in C. A chi la tecnica, a chi la tattica, a chi lo spirito di sacrificio a chi la voglia, nessuno ha mai mollato "neppure quando da mollare ti veniva" – neppure quando i pareggi allo scadere, le sconfitte che stupivano, lasciavano l'amaro in bocca. Questo il grande merito di tutti; i tifosi, le giocatrici, la società.

Il Caira ha dimostrato di avere mordente, anche quando stava mollando, perché il carattere di una squadra non si sarebbe dimostrato mai nella convinzione di rimanere, piuttosto nella capacità di farlo anche quando nulla va come deve, quando lo spogliatoio non ride più, quando un po' tutti pensano, anche solo per un attimo, che di coraggio e voglia non ce ne sono abbastanza.

Pochi punti, poche vittorie, tante, troppe occasioni sciupate; questo è lo specchio di un anno che è ormai alle spalle. Concluso con la partita più bella, quella della vittoria a Marsico, dove tutto, pubblico, campo e previsioni, era avverso ad una tranquilla salvezza.

Denti e cuore aveva invocato il mister; denti e cuore ha avuto, nella dimostrazione di una gratitudine forse un poco mascherata, ma di certo convinta.

Denti e cuore per finire, denti e cuore per ricominciare.

UFFICIO STAMPA

A.S. Caira Femminile