Giorgia Migliaccio: "Campionato difficile ma perfetto per migliorare."

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migliaccio-ragazziChe cosa complicata e dura è fare un campionato contro i maschi, ma pur di giocare a calcio e seguire un sogno si fa di tutto. Tutte le partite sono molto simili: la prima mezz’ora del primo tempo riusciamo sempre a limitare la pressione degli avversari, ma dopo uno, due goal loro si danno forza e incominciano a prevalere. Dopo un po’ iniziano un possesso palla stremante.. provi ad anticiparli ma è complicato; così consumi tutte le forza per tentare di recuperare palla. Spesso però ci riesci, e vincere un contrasto o avere un rimpallo a favore ti ricarica tutta. Tenti di aprire il gioco e mettere in movimento le compagne di squadra, ma loro sono veloci e quasi sicuramente non riescono mai a farti concretizzare l’azione. Spesso succede che lì davanti, le tue amiche di squadra superano un avversario, o addirittura due di fila, si trovano nei pressi dell’aria di rigore e riescono a lanciare la palla dentro la porta. Quello è il momento della partita in cui hai più forze, infatti, subito dopo un goal sei come nuova, anche se sei dall’altra parte del campo, come succede sempre a me, riesci a trovare la forza di andare ad abbracciare il gruppo. Ma qualche minuto dopo ricomincia l’assalto degli avversari che alcune volte è insuperabile.
Senza dubbio, nelle partite contro i ragazzi, in qualsiasi ruolo si svolge un lavoro estremo, ma penso che il ruolo di difensore sia quello più massacrante. Nonostante la mia statura sono un difensore centrale, e sempre mi trovo di fronte attaccanti maschi di statura elevata, con gambe lunghissime e velocità estrema, ma il mio punto di forza è la velocità quindi quasi sempre riesco a pareggiare la corsa avversaria. Magari migliaccio-amicoriesco a superarli, ma i tuoi avversari non sono stupidi, fanno prevalere il fisico. Un semplice tocco in velocità ti spiazza, e così non sei più in vantaggio e devi fare il triplo del lavoro per ritornarci. Per fortuna il calcio è un gioco di squadra e quando sei in difficoltà trovi la tua compagna di reparto ad aiutarti. Ci sono dei momenti in cui sei tu che devi aiutare le amiche di squadra. Provi in tutti i modi, con scivolate, spallate, o qualsiasi altra cosa pur di aiutare la tua squadra. Spesso sei costretta ad immolarti poco prima che il calciatore avversario tiri una potentissima palla in direzione della porta; ti immoli e speri che la palla finisca sul tuo corpo piuttosto che in porta. Se succede poco dopo senti una parte del tuo corpo dolorante, ma non puoi fermarti devi rialzarti e devi prendere la palla. E se ci riesci, speri che le tue compagne la gestiranno al meglio fino a gonfiare la rete. Quando ci riescono sei super carica, sei disposta a fare tutto il campo di corsa con un unico scatto pur di abbracciare il gruppo e festeggiare insieme. I festeggiamenti sono speciali se quel goal si è concretizzato contro una squadra maschile. Un semplice goal, nonostante sei quattro o cinque goal sotto, ti fa sentire soddisfatta, perché sai che quel goal è stato realizzato anche grazie il tuo aiuto.
Nelle partite contro i maschi i tempi di gioco sono ridotti e quindi devi avere la capacità i recuperare al più presto. Contro le ragazze è tutto diverso, hai più tempo prima che gli avversari ti vengono a pressare, e noi, abituate a tempi di gioco minori, riusciamo quasi sempre ad anticiparle ed è tutto più semplice anche perché non c’è un’enorme differenza fisica. Giocando contro i maschi, in alcune occasioni pensi che essendo una ragazza ed avendo un corpo esile i tuoi avversari evitano di entrare duramente sui palloni o magari evitano di scortarsi con te.. ma non è per niente così! Infatti prendi calci, colpi sul corpo.. ma è questo è il calcio e nonostante tutto, nonostante gli acciacchi, è la cosa che ti piace fare, la cosa che più ami. Di colpi ne ho ricevuti molteplici, e sulle mie gambe ci sono piccole cicatrici. Spesso mi capita di riguardare i segni, i segni di combattimenti che durano 70 minuti, i 70 minuti più belli di una settimana.

Giorgia Migliaccio.