La Riozzese ammaina la bandiera rosa

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LA RIOZZESE AMMAINA LA BANDIERA ROSA La società A.C. Riozzese attraverso il Presidente Mileto Faraguna comunica che il prossimo anno non parteciperà al campionato di Serie A2 femminile. Questa sofferta decisione è maturata in seguito alle poche garanzie economiche derivanti dalle sponsorizzazioni necessarie per affrontare in maniera professionale e dignitosa la categoria di Serie A2. Dispiace sottolineare la totale inesistenza di partecipazione delle aziende presenti sul territorio per grantire la continuazione del progetto “calcio femminile” in ambito locale. Contattato il Comune di Cerro al Lambro in merito all’ipotesi di non iscrizione alla stagione sportiva 2009/10, ha confermato la sua impossibilità nell’intervenire sia a livello di ulteriori contributi, sia a livello di coinvolgimento delle aziende presenti nel comune, per una partecipazione al progetto. Un ringraziamento particolare a tutte le giocatrici della Riozzese che in quesi anni, nonostante le diverse difficoltà, hanno consentito a questa società di essere conosciuta a livello nazionale, portando lustro a tutto il territorio lodigiano e sud milanese. Meritano un elogio particolare il Vice Presidente Roberto Tognoni, il medico sociale Gianfanco Vender, il secondo allenatore Matteo Festa e tutto lo staff di preparatori che i questi anni hanno lavorato con la massima professionalità e passione all’interno del settore femminile, contribuendo ai meritati successi ottenuti. Con tutta l’amarezza derivante da questa decisione voglio infine ringraziare il nostro pubblico presente durante le partite invitandolo a seguire con la stessa passione la squadra Primavera femminile e tutto il settore maschile. Mileto Faraguna «Il territorio non ci sostiene: impossibile proseguire l’attività» CALCIO FEMMINILE - IL PRESIDENTE FARAGUNA ANNUNCIA CHE NON ISCRIVERÀ LA SQUADRA E DI FATTO CHIUDE L’AVVENTURA ROSANERO Riozzo Il grido d'allarme lanciato qualche settimana fa dal presidente Mileto Faraguna non ha trovato sostegno e quella che sembrava solo un’ipotesi estrema è diventata invece un'amara realtà: la Riozzese rinuncia ufficialmente all'iscrizione al prossimo campionato di Serie A2 e di fatto sparisce dal panorama calcistico femminile. Dopo otto intensi anni ricchi di soddisfazioni e successi, culminati con la promozione in Serie A nel maggio del 2007, per la società rosanero arriva il momento più buio e triste della sua pur breve storia. La retrocessione in A2 patita il mese scorso a chiusura di un’annata tribulata lascia quindi un segno indelebile. Le richieste di sostegno formulate a più riprese da Faraguna per il prosieguo dell'attività nel settore femminile non hanno trovato dunque riscontro, pertanto la rinuncia all'iscrizione diventa inevitabile. Le motivazioni sono facilmente intuibili e sono quasi tutte da ricondurre a una situazione economica che non consente di affrontare in modo sereno e tranquillo un campionato impegnativo come quello di A2. “Questa sofferta decisione - si legge nel comunicato ufficiale diramato ieri da Faraguna - è maturata in seguito alle poche garanzie economiche derivanti dalle sponsorizzazioni necessarie per affrontare in maniera professionale e dignitosa la Serie A2. Dispiace sottolineare la totale inesistenza di partecipazione delle aziende presenti sul territorio per garantire la continuazione del progetto”. Nei giorni scorsi Faraguna ha chiesto aiuto al sindaco di Cerro al Lambro Dario Signorini, cercando di sensibilizzare attraverso l'amministrazione comunale alcune aziende locali e chiedendo un sostegno per la società tramite sponsorizzazioni. La risposta sperata però non è arrivata. Così, dopo un consiglio direttivo molto sofferto, la drastica decisione è divenuta realtà e tutte le ragazze della prima squadra sono state convocate ieri sera per la triste comunicazione della rinuncia all’iscrizione e di fatto all’attività femminile del club. “Un ringraziamento particolare va alle giocatrici che in questi anni, nonostante le diverse difficoltà, hanno consentito a questa società di essere conosciuta a livello nazionale - continua il comunicato del club sudmilanese - portando lustro a tutto il territorio”. Finisce così la bella favola della Riozzese in rosa, anche se la dirigenza manifesta la ferma volontà di mantenere in vita almeno la formazione Primavera e quindi di non interrompere definitivamente l'attività femminile, anche se ancora non è chiaro se sia possibile o meno avere la sola giovanile senza la prima squadra. “Con tutta l’amarezza nel prendere questa storica decisione voglio ringraziare il nostro pubblico - conclude Faraguna -. Meritano infine un elogio il vicepresidente Tognoni, il medico sociale Vender, il secondo allenatore Festa e tutto lo staff di preparatori che in tutti questi anni hanno lavorato con professionalità e passione”. Andrea Grassani Il Cittadino www.riozzese.it Quattro promozioni in otto campionati: l'ulima dedicata al compianto Guazzelli La storia del calcio femminile a Riozzo ha inizio nel 2001 quando la società guidata dallo storico presidente Ugo Guazzelli, decide di affiancare al settore maschile anche quello femminile, suscitando la curiosità e l’interesse di molti appassionati del territorio. Ed è proprio il settore femminile che risulta determinante per le sorti e il prestigio della Riozzese che da lì in pochi anni giunge a traguardi inimmaginabili, facendo conoscere all'Italia intera la realtà di una piccola frazione di paese attraverso le imprese di una squadra di calcio.Partita dalla Serie D, in soli sei anni la squadra rosanero raggiunge il traguardo più ambito per una società calcistica, arrivando a guadagnarsi un meritato posto nel campionato di Serie A. Un cammino contrassegnato da stagioni trionfali, iniziate appunto nella stagione 2001/2002 con la vittoria della Serie D e proseguito poi nel 2003/2004 con il primo posto nel campionato di Serie C e la conquista per due anni consecutivi della Coppa Lombardia. La rincorsa della Riozzese non conosce mai soste e nella stagione 2004/2005 anche la Serie B deve fare i conti con la squadra di Franco Lanzani, capace di conquistare l'immediata promozione in A2 a soli quattro anni dalla sua nascita. Nel primo anno di A2 la promozione nella massima serie è soltanto sfiorata ma il secondo posto alle spalle del Porto Mantovano sa tanto di beffa per le ragazze rosanero. Il sogno è però soltanto rimandato alla stagione successiva: è infatti il 13 maggio 2007 quando la Riozzese tocca il punto più alto della sua breve ma intensa storia, con la vittoria sul campo del Grifo Perugia e la matematica promozione in Serie A con una giornata d'anticipo. Un traguardo che giunge proprio nell'anno della scomparsa di chi ha fortemente voluto questa squadra e ha indelebilmente segnato la storia della società rosanero: il 29 dicembre 2006 viene a mancare infatti Ugo Guazzelli e prorpio al compianto presidente la squadra dedica questo straordinario traguardo.Nel corso di questi anni il calcio femminile riozzese ha saputo ritagliarsi una visibilità e un prestigio che non sono sfuggiti neppure al commissario tecnico della Nazionale femminile Pietro Ghedin, che ha convocato in più di un’occasione Chiara Carpino (adesso al Venezia), Silvia Piva e Francesca Tonani, le prime atlete rosanero a vestire la maglia azzurra. E Tatiana Bonetti nel luglio 2008 è riuscita addirittura a salire sul tetto d'Europa con la maglia della Nazionale Under 19. Se la prima stagione in Serie A si chiude in modo molto positivo, con la conquista di una salvezza mai in discussione e con una semifinale di Coppa Italia contro la Torres giocata solo a metà (ufficialmente per problemi con il volo la motivazione della rinuncia alla trasferta in Sardegna), non altrettanto si può dire di questa stagione che ha segnato la fine della storia della Riozzese femminile. Penultimo posto con sole tre vittorie in 22 partite, che segnano non solo la mesta retrocessione, ma mettono la parola fine su una storia comunque bellissima. A.G.