Vicenza, calcio champagne e catenaccio: 7; Trento, meglio la ripresa: 6
- Marco Bedin
- Stagione 2016-2017
- Le Pagelle B
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Vicenza 7: partita non facile ma gestita bene con una bella prestazione per festeggiare la salvezza matematica. Oggi l’attacco è stato determinante, sfruttando al meglio le poche occasioni avute. Dopo un primo tempo molto brillante, nella ripresa la squadra è stata brava e fortunata a difendersi e a portare a casa i 3 punti
- Rusu 8: il Trento tira quasi sempre dall’interno dei 16 metri e lei si fa sempre trovare pronta a respingere. Non può nulla sul gol, ma ne evita almeno 6-7. Come direbbe Piccinini, “cccezzionale!!!”
- Canella 6,5: qualche sbavatura per lei, ma non macchiano comunque una buona prestazione
- Calderaro 7: dopo Rusu e Missiaggia, la migliore del pacchetto difensivo; si fa sorprendere poco e copre sempre bene
- Missiaggia 8: un muro
- Pegoraro 6,5: non essendo al top della forma, è quella che va più spesso in difficoltà delle 4 di difesa (dal 74’ Lazzari 6: nonostante la giovane età (classe 2002), colleziona un’altra presenza in prima squadra e dimostra di poter far bene con quelle più grandi e con più esperienza)
- Giacomazzi 7: anche verso la fine della partita, parte e scatta come fosse appena entrata
- Pomi R. 7: corre molto ed è più veloce rispetto alle avversarie in fascia; avrebbe potuto segnare prima lei della sorella, ma un impatto poco felice con la palla ed una bella parata del portiere le negano la gioia personale
- Calandra, Maddalena 7: si intendono bene a centrocampo e fanno giocare. Tengono duro nonostante qualche acciacco fisico (per Calandra, dal 53’ Frighetto 6: entra per dare un po’ più di energia in fascia, ma non cambia molto la situazione. Conclude la partita da terminale offensivo della squadra)
- Pomi S. 7,5: molto bene lungo la destra, trova un gol capolavoro. A fine partita, alla domanda “Come hai fatto a segnare?” risponde saggiamente con un “Ho tirato”. Doppia standing ovation
- Zordan 7,5: finché non esce per crampi, è il punto di riferimento offensivo della squadra. Con astuzia si crea e trasforma l’azione del gol (dal 69’ Bruzzo 6: entra a centrocampo e si dimostra più utile alla squadra rispetto al solito)
Trento 6: bello a metà, dal 45’ in poi. Dopo il 2-0 (meritato) del primo tempo, rientra con una cattiveria in più ma non basta a scardinare la difesa del Vicenza; le occasioni ci sono state però non sono state sfruttate a dovere. Sembra che nel girone di ritorno la squadra abbia un po’ rallentato vista la salvezza raggiunta senza problemi e l’impossibilità di puntare alla Serie A
- Valzolgher S.V.: fa una sola ma bella parata, e nemmeno troppo facile. Sul primo gol è stata brava Zordan a scavalcarla con un pallonetto mentre era in uscita disperata, l’unico caso in cui forse era meglio stare un po’ più bassi
- Ruaben, Busarello 6: poco lavoro, si fanno trovare pronte quando c’è bisogno
- Torresani, Lenzi 5,5: sul gol del vantaggio la prima manca l’intervento e la seconda aspetta troppo e si fa sovrastare da Zordan. Pochi errori in tutta la partita, ma questi sul gol pesano
- Tomaselli 6: molto giovane la n.7 (classe 2001), ma si fa sentire in mezzo al campo
- Rosa 7: imposta e crea. Tenta il gol ma è sfortunata
- Bonenti 6,5: ci aveva provato qualche volta e alla fine è stata premiata con la rete della bandiera, peccato per lei che sia arrivata troppo tardi
- Dalla Santa 7: la migliore delle sue, quando prende palla è sempre pericolosa (dal 69’ Dauriz 6: entra con la voglia giusta, ma non è giornata per le attaccanti trentine)
- Brunello 6,5: porta stregata. Ci prova molte volte ma la palla non entra nonostante colpisca sempre dentro gli 11 metri avversari. È mancato l’istinto da killer
- Tonelli 6,5: prima del gol di Bonenti, coglie una clamorosa traversa dopo una bella azione personale. Se non si mette in mezzo Rusu, ci pensa il destino a non far segnare
Terna arbitrale:
- Ceriello Emanuele 6: arbitraggio all’inglese, qualche cartellino non sarebbe stato sbagliato
- Marodin Marco, Visentin Giovanni 6: giuste le chiamate sui fuorigioco
Marco Bedin