LE BIANCOCELESTI CADONO A ROMA

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schiaviRES ROMA-MOZZANICA-2-0

Reti: Pirone al 5’ e al 27’ s.t.

Res Roma: PIPITONE, GAMBAROTTA, CUNSOLO, FRACASSI, VILLANI, MORRA, GREGGI (dal 40’ s.t. CECCARELLI), SIMONETTI (dal 48’ s.t.SPAGNOLI), PITTACCIO (dal 22’ s.t. NICOSIA), CICCOTTI, PIRONE. All. Fabio Melillo. A disposizione: Caporro, Cela, Loddo e Digiammarino.

Mozzanica: GRITTI, BRAMBILLA (dal 20’ s.t. CERVI), TONANI, STRACCHI, SCHIAVI, LOCATELLI, IANNELLA, MAURI, GIACINTI, SCARPELLINI (dal 36’ s.t. GARAVELLI), RIBOLDI (dal 27’ s.t. DOSSI). All. Nazzarena Grilli. A disposizione: Vignati, Rizzon e Cambiaghi.

Arbitro: De Tommaso di Rieti; assistenti: Elisino e Bertucci.

Ammonite: Simonetti (R) e Tonani (M).

Roma – Le biancocelesti cadono nella trappola della Lupa e perdono l’ennesimo treno che poteva riaprire i giochi almeno per il secondo posto. A Brescia infatti le rondinelle venivano raggiunte dalla Torres al 94’, ma purtroppo dall’altra parte dello Stivale si consumava la debacle bergamasca, grazie ad una Pirone in stato di grazia che nella ripresa colpiva ben due volte al cuore l’avversaria. La delusione a fine gara di Mister Grilli la dice lunga sullo stato d’animo dell’ambiente al termine di questi nefasti 90 minuti.

E pensare che in un primo tempo tutto sommato equilibrato è il Mozzanica ad avere l’occasionissima di passare in vantaggio, ma Giacinti, a tu per tu con Pipitone, si fa letteralmente ipnotizzare dalla n. 1 giallorossa.  La prima frazione non offre altri grandi spunti di cronaca e le due squadre rientrano quindi negli spogliatoi a reti bianche.  Nella ripresa però la gara si fa subito in salita per le ospiti, quando al 5’ Ciccotti lancia in profondità per Pirone che entra in area e infila Gritti con un piattone sul palo lontano.  Dopo pochi minuti il Mozzanica potrebbe pervenire al pareggio: Giacinti entra in area e viene stesa da Morra. Il signor De Tommaso della sezione di Rieti non ha dubbi ed indica il dischetto del rigore. Alla trasformazione va Iannella, ma ancora una volta, gli undici metri non sorridono alle bergamasche e come contro il Verona l’ex torresina si vede respingere la conclusione, non dalla n. 1 avversaria stavolta, ma dalla barra trasversale.  Le biancocelesti accusano il colpo e non riescono più a sbrogliare la matassa, mentre le locali chiudono i conti al 27’: Cunsolo va al cross ed è ancora Pirone, stavolta di capoccia, a depositare la sfera alle spalle di Gritti. E’ la mazzata finale che spegne ogni velleità ospite, anzi le padrone di casa sfiorano il tre a zero al 35’ con la nuova entrata Nicosia, ma stavolta la traversa dice no alla giocatrice giallorossa. Le capitoline festeggiano una meritata vittoria che le rilancia verso la salvezza diretta, senza passare dai play out, mentre le bergamasche devono recitare il mea culpa e dire addio ai sogni iridati.