K.O. anche a Verona. Il Mozzanica non riesce a rialzarsi.

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VERONA-MOZZANICA-3-0 Reti: Ledri al 38' p.t.; Pirone al 15' e Bonetti al 30' s.t. Verona (4-2-3-1): HARRISON; SALVAI (dal 28' s.t. BRUTTI), SQUIZZATO, DI CRISCIO, LATERZA; LEDRI, CARISSIMI; GABBIANI (dal 21' s.t. BELFANTI), BONETTI, FUSELLI; PIRONE (dal 40' s.t. PASINI). All. Renato Longega. A disposizione: Gava, Pasini, Brutti, Nichele, Baldo, Pavana, Belfanti. Mozzanica (4-3-1-2): GRITTI; ZANOLETTI (dal 16' s.t. TONANI), SCHIAVI, LOCATELLI, BARTOLI; SCARPELLINI (dal 18' s.t. CAMBIAGHI), STRACCHI, GALLI; IANNELLA; GIUGLIANO, GIACINTI. All. Nazzarena Grilli. A disposizione: Capelletti, Tonani, Fusar Poli, Rizzon, Rizza, Cervi, Cambiaghi. Arbitro: Matteo Mattera di Roma; assistenti: Dal Bosco e Franceschi di Verona. Note: Giornata di sole. Campo in erba sintetica. Presenti circa 400 spettatori. Recupero 1’+3’. Niente da fare. Continua il periodo infelice del Mozzanica che esce sconfitta anche sul campo dell’AGSM Verona. Il destino pare essersi messo maledettamente di traverso a capitan Locatelli e compagne, punite oggi eccessivamente, nonostante una partita giocata su livelli ben più alti, rispetto le due precedenti gare con Sud Tirol e San Zaccaria. Anzi se al termine della prima frazione una squadra meritava di essere in vantaggio era sicuramente quella bergamasca, ma la rete di Ledri, un lampo al primo rimpallo sfavorevole per i nostri difensori, è l’emblema del periodo nero delle nostre. C'è un bel sole questo pomeriggio che riscalda l'atmosfera dell'Olivieri di via Sogare. Verona e Mozzanica si giocano in pratica le ultime possibilità di restare in corsa per la Champions, l'unica cosa certa è che il pareggio non serve a nessuno. Le scaligere recuperano in extremis Carissimi e capitan Gabbiadini e si schierano con il consueto 4-2-3-1, con Pirone punta centrale e Bonetti appena dietro. Nazzarena Grilli deve fare a meno di Mason e cambia volto alle biancocelesti, schierando Giugliano come punta pura, in pratica sulla stessa linea di Valentina Giacinti. Il nervosismo serpeggia tra le 22 in campo, per via della posta in gioco altissima. Nei primi venti minuti sono più gli errori commessi dalle due squadre che le azioni da registrare. Le conclusioni senza fortuna di Bonetti per le locali e Iannella per le ospiti sono gli unici sussulti. Dal 25' la partita prende vita in un lampo: Scarpellini va al cross dalla trequarti, Giacinti sola sul vertice dell'area piccola svetta, ma non trova la deviazione che avrebbe spiazzato Harrison. Le scaligere rispondono immediatamente con la punizione dai venti metri di Carissimi sulla quale Gritti si distende e blocca a terra. Alla mezzora Schiavi si propone in avanti, scambia con Giugliano e va al cross dalla destra, Iannella cerca la deviazione di testa, da pochi passi, ma non trova la porta. Subito dopo Giacinti riceve e tuona da lontano, Harrison vola letteralmente e salva in angolo. Sugli sviluppi dello stesso tiro dalla bandierina Giugliano tenta di sorprendere la scozzese sul suo palo che però chiude e si accartoccia sul pallone. Le orobiche aumentano il forcing e al 32’ Scarpellini spara dal limite, ma la sfera sorvola l’incrocio dei pali alla destra di Harrison. Sull’altro fronte Gabbiadini dà un bel pallone per Bonetti, anticipata in angolo da Bartoli. Sugli sviluppi dello stesso Pirone tenta la girata al volo, ma non trova la porta, anche perché disturbata dall’uscita di Gritti. Al 36’ Galli con una rasoiata apre a destra per Iannella, il suo tocco all’indietro è un assist al bacio per Scarpellini che da ottima posizione sparacchia oltre la traversa, sprecando un’occasione d’oro. La gara sembra nelle mani delle ospiti, che però stanno sbagliando troppo sotto rete e la dura legge del goal le castiga al 38’: Gabbiadini sulla sinistra riceve palla e converge al centro, ma viene fermata da Stracchi, la sfera rimpalla però su Scarpellini e si tramuta in un servizio per Ledri che arriva di gran carriera e con il sinistro va a togliere le ragnatele dall’incrocio, mentre all’incolpevole Gritti è costretta a raccogliere la sfera nel sacco. Le ospiti tentano di riportarsi in parità prima dello scadere e al 43’ ci vanno vicinissime con Giugliano: Giacinti fugge via a Salvai, dal fondo mette una palla bellissima per Nuvola Rossa che calcia un rigore in movimento, ma il riflesso felino di Harrison, ricaccia in gola il grido “goal” ai sostenitori ospiti. Si va quindi al riposo con le scaligere in avanti per 1-0. Nella ripresa le biancocelesti partono in attacco, ma sono obbligate a scoprire il fianco al contropiede veneto. Gritti, quasi inoperosa nella prima frazione deve così farsi trovar pronta al 5’ nel respingere con i pugni la botta dal limite di Bonetti e cinque minuti dopo deve uscire alla kamikaze su Pirone per impedirle di andare al tiro. Col passare dei minuti le ospiti si innervosiscono e commettono troppi errori anche nei disimpegni e le padrone di casa ne approfittano per raddoppiare al quarto d’ora: Carissimi inventa per Bonetti che entra in area e spara d’interno destro; Gritti si tuffa e respinge, ma sulla palla arriva Pirone che infila sul palo scoperto, nonostante il disperato tentativo di salvataggio di Schiavi e della stessa Gritti. Nazzarena Grilli tenta il tutto per tutto ed inserisce Tonani e Cambiaghi per Zanoletti e Scarpellini. Iannella prova a scuotere le sue e va alla conclusione dal limite al 18’ e al 20’, ma in entrambe le occasioni la sfera esce di pochi centimetri dallo specchio. Giacinti al 23’ prova a far tutto da sola, entra in area e spara a rete, ma Harrison, in giornata di grazia, sventa ancora. Alla mezzora cala il sipario definitivamente: sul rilancio di Harrison, Schiavi e Gritti pasticciano, Bonetti si infila tra le due e per l’ex Tavagnacco superare la n. 1 orobica con un tocco morbido è uno scherzo. Il tre a zero è come una mazzata nelle gambe delle biancocelesti che non riescono più a reagire. Sono anzi le scaligere ad andare vicinissime al poker, con la neoentrata Veronica Brutti che al 32’ si vede respingere da Locatelli il suo tiro al volo a portiere battuto e al 44’ coglie un clamoroso incrocio dei pali con una cannonata dalla lunga distanza, ma il 4-0 sarebbe stato effettivamente troppo severo per le ospiti. Finisce al 48’ s.t. la speranza del Mozzanica di rientrare in gioco per la Champions, mentre il Verona ha ora tutto nelle proprie mani. Vincendo sabato in terra romagnola e tra quindici giorni tra le mura amiche con la Fiorentina, riacciufferebbero il secondo posto e l’Europa che conta. Per le biancocelesti la semifinale di Coppa Italia col Brescia ora vale tutta la stagione.