MARTA & L'ARBITRO NON BASTANO A FERMARE LE AMERICANE

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brasile_usaAlla fine ha trionfato la squadra più forte e meritevole... ma che paura per gli States! Brasile - Usa era considerata il big match di queste semifinali e invece, a mio avviso, ha tradito in gran parte le attese. Forse, quell'autogol sfortunato di Daiane, dopo appena due minuti dall'inizio partita, ha dato il momentaneo vantaggio agli States e cambiato da subito le tattiche di entrambe le squadre, portando le americane ad attendere la reazione brasiliana per colpire in contropiede o forse chissà.. come ogni grande partita che si rispetti a rimetterci è stato il bel gioco. Sta di fatto che il vantaggio regalato dal Brasile non è stato sfruttato dagli Usa e la partita ha preso ritmi blandi facilitando i compiti a entrambe le squadre. Primo tempo che finisce nella noia, con un Brasile senza idee né fantasia e le americane momentaneamente appagate dal vantaggio.

Il riposo e le nuove indicazioni dei CT alzano i ritmi della gara, s'inizia a vedere dei buoni spunti ma siamo lontani dalle performance del grande Brasile di 4 anni prima e della sua Stella Marta, irriconoscibile se paragonata alla Marta che conoscevamo e che ci aspettavamo in questo torneo Mondiale. La partita cambia al 68° quando l'arbitro concede alle Brasiliane un rigore dubbio e la relativa espulsione del difensore della Boston Breakers, Rachel Buehler. Cristiane calcia il rigore, Hope Solo vola e nega il pareggio brasiliano ma non ha fatto i conti con l'arbitro che si "immagina" la numero uno Usa muoversi prima che l'attaccante brasiliana abbia calciato la palla e fa battere di nuovo il penalty tra l'incredulità delle americane.
Questa volta, sulla palla si presenta Marta che spiazza Solo e pareggia le sorti della partita.
Con le Usa in dieci e con Marta a mezzo servizio si va ai supplementari e subito il Brasile passa in vantaggio con un delizioso tocco di Marta sul quale il bravo portierone Usa nulla può se non raccogliere la palla dalla porta.
Vantaggio carioca e Usa che non ci stanno! Aumentano i ritmi mettendo in pratica, a volte, un gioco corale altre lanciando lungo su Wambach e compagne. L'arrembaggio americano e una maggiore prestanza atletica portano i loro frutti al 120°, quando ormai le brasiliane assaporavano la semifinale quasi conquistata, Megan Rapinoe, subentrata alla Cheney, lascia partire un cross dalla sinistra che scavalca, quel che basta, la numero uno Andreia e mette la Wambach in posizione di colpire di testa a botta sicura. 2 a 2 e pochi secondi per mandare le due squadre alla lotteria dei calci di rigore.
Le americane non sbagliano e si aggiudicano il passaggio alla semifinale per 5 a 3. 

foto Getty Images

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Walter Pettinati