LA FRANCIA GIOCA BENE, L'AMERICANE VINCONO!

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francia_usaLa Francia domina l'incontro sul piano del gioco ma le tante azioni non sono sfruttate a rete. Le americane sono più incisive, ciniche e non si lasciano scappare le occasioni per scuotere la rete francese. Questo è, secondo il mio punto di vista, il film della partita. Gli USA partono forte e mettono in difficoltà la squadra francese. Il vantaggio è frutto di un'azione corale che porta Heather O' Reilly a sfondare sulla sinistra e crossare un delizioso cross sul piede della ventiquattrenne attaccante Lauren Cheney che infilza la retroguardia avversaria. Francia costretta ad attaccare per cercare il pareggio e americane pronte a colpire in velocità. Solito copione della precedente partita, che ci ha permesso di vedere il potenziale di gioco delle Number One solo a sprazzi.

La reazione francese è costante e insidiosa ma la rete non arriva. Ci illude la Bompastor con un tiro di sinistro da fuori area che si coglie in pieno l'incrocio dei pali con il portierone americano, più "amata" dal pubblico, ormai battuta. La Francia c'è, Abily è incontenibile ma il pareggio arriva solo al 55° con Sonia Bompastor, sugli sviluppi di un cambio laterale di gioco, da destra verso sinistra, la numero 8 francese, scodella un cross insidioso che inganna la retroguardia americana e va a finire un gol. Pareggio che toglie sicurezza alle più quotate americane che continuano a difendersi dagli attacchi francesi e a sfruttare le ripartenze. Il vantaggio americano arriva su calcio d'angolo: palla calibrata sul secondo palo e Abby Wambach che incorna in rete. Siamo al 79° con gli Usa in vantaggio e le Blues avvilite e abbattute dal terzo gol delle wonder woman's, realizzato dalla brava e bella Alex Morgan,ventiduenne attaccante del Western New Yourk Flash, che s'invola sulla sinistra e, tra le avversarie, fa partire un delizioso pallo netto che travolge le speranze francesi.
Francia che esce a testa alta da questa semifinale per il gioco espresso mentre le Americane gioiscono per la loro vittoria e il passaggio conquistato per la finalissima del 17 luglio a Francoforte.
Nota negativa per la CT svedese, Pia Sundaghe, alla guida del dream team americano. Oltre 45.000 sportivi sugli spalti e la Coppa America che si ferma per ammirare il calcio femminile. Non ce ne vogliano i nostri manager federali: proprio non c'hanno capito nulla!

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Walter Pettinati