ITALIA - DANIMARCA, IL COMMENTO TECNICO DI ANTONIO GENOVESE

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mauro-ilaria-2-1-danimarcaPRIMO TEMPO - Squadra che ripropone lo stesso modulo tattico messo in campo contro la Finlandia con l'eccezione di Iannella al posto di Camporese (a parer mio insieme a Manieri, D'Adda e Gabbiadini tra le migliori contro la Finlandia dove forse è mancata in precisione sui cross), staffetta già proposta sul finire di gara con la Finlandia.
Un'italia concentrata, a giudicare dai volti, ed unita nel cantare l'Inno insieme alla panchina e spettatori sugli spalti ed in televisione (con l'eccezione di Capitan Panico, unica a non cantare l'Inno).
Danimarca che scende anch'essa con un 4-3-3 molto offensivo con al centro del trio d'attacco la pericolosa numero dieci Harder, giocatrice abile anche a tornare a centrocampo e svariare di posizione e, l'azione più pericolosa è propria sua all'ottavo.
Danimarca veloce che impone da subito un ritmo alto alla partita ed all'11esimo sono già tre le occasioni che costringono Marchitelli all'intervento.
Un minuto più tardi, la Danimarca triangola velocemente e permette ad Harder di andare alla conclusione che però finisce alta.
Un'Harder sino ad ora libera di svariare e fare il bello ed il cattivo tempo con la nostra retroguardia permettendole di mettere in mostra le sue doti tecniche.
Un'Italia al momento che si difende e cerca di riproporsi, senza frutti però, sulle fasce e che poco prima del 20esimo va a battere due calci d'angolo consecutivi.
Siamo al 30esimo e sino ad ora la prova di Iannella e buona, in evidenza, per l'aiuto che da anche a centrocampo e difesa.
Nazionale danese che a centrocampo la fa da padrone nonostante loro si muovano prevalentemente in tre e le azzurre in quattro con la Iannella che in fase di non possesso torna ad aiutare a centrocampo.
Bella azione al 36esimo che parte dai piedi di Stracci e che porterebbe al gol azzurro se l'arbitro non fischiasse, su segnalazione dell'assistente, un fuorigioco.
Italia che inizia sempre più a spingere sulle fasce ma che deve migliorare in fase di possesso e non possesso cercando anche di limitare la libertà di Harder.
Primo tempo che si conclude con un'ammonizione a Bartoli.

SECONDO TEMPO - Italia che parte all'attacco, prima con un fuorigioco fischiato a Panico a cui viene fermata l'azione e successivamente al 52esimo con un tiro potente di Tuttino che costringe il portiere ad una difficile parata.
Il gol è nell'aria ed arriva al 54esimo con Gabbiadini che stoppa di petto e batte al volo, un gol meritatissimo per quanto visto nella seconda frazione di gioco.
Un'Italia sicuramente diversa rispetto al primo tempo, scesa in campo con un'altra mentalità che viene apprezzata anche dal pubblico sugli spalti che intonano il grido "ITALIA, ITALIA" divenendo così la dodicesima giocatrice in campo.
Ed al 59esimo i gol per la formazione azzurra sono due grazie a Mauro che di testa deposita in rete e festeggia come meglio non poteva il suo ingresso in campo avvenuto due minuti prima al posto di Parisi.
Capitan Panico è più viva, addentro al gioco rispetto alla prima frazione di gara e sfiora al 63esimo il gol.
Un'azione convinta, corale, con più triangolazioni permette però alla Danimarca di accorciare le distanze con Brogaard al 65esimo.
La formazione danese con grinta, carattere cerca più volte il pari ma l'Italia scesa in campo nella ripresa è un'altra Italia, con un'altra mentalità..da squadra.
Al 71esimo Panico esce per Rosucci che consegna la fascia a Tuttino.
Al 76esimo si rivede Harder che costringe al tuffo Marchitelli a deviare in corner.
Tuttino a centrocampo è un muro pronto a bloccare le ripartenze aversarie e lanciare quelle azzurre.. a mio avviso oggi la migliore in campo per le Azzurre.
All'85esimo è il turno di Domenichetti per una Iannella che sicuramente ha speso molto con un lavoro continuo sulla fascia di competenza.
Harder e compagne però non si arrendono e costringono Manieri ad un'intervento che gli costa il giallo all'87esimo.
Al 91esimo Marchitelli è costretta ad uscire in presa bassa e la concentrazione va leggermente in calando e, a 30 secondi dalla fine su errore difensivo azzurro la Danimarca va vicinissima al pari ma.. ad Halmstad il cielo è Azzurro e, specie per quanto visto nella ripresa una vittoria meritatissima ed importante per il prosieguo della nostra Nazionale, vittoria importante che al triplice fischio finale vede abbracci tra tutte le ragazze in campo e non e staff azzurro a dimostrazione che questo è un vero Gruppo e che se giocherà sempre da squadra con grinta, cuore.. è una squadra che potrà andare lontano.

Antonio Genovese

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