SVEZIA - ITALIA, IL COMMENTO TECNICO DI ANTONIO GENOVESE

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svezia-italia-3-1PRIMO TEMPO - Partita che può valere il primato nel Gruppo A dove Svezia ed Italia sono prime entrambe a 4 punti frutto per la Svezia del pareggio con la Danimarca e della goleada inflitta alla malcapitata Finlandia mentre, per l'Italia del pareggio con la Finlandia e della vittoria contro la Danimarca.
La retroguardia azzurra dovrà fare attenzione a Fischer, autrice di una doppietta contro la Finlandia, ma..anche alla numero 9 Asllani e la numero 8 Schelin ma.. non solo in quanto al di là della grande dfferenza di valori tra Finlandia e Svezia, quest'ultima triangola, sovrappone, con tecnica ed eleganza mostrando compattezza tra i reparti.
Compattezza che però non è impossibile perforare e, ne sono convinto, la squadra azzurra ha le carte per farlo giocando da squadra e sfruttando le doti tecniche di Gabbiadini, Manieri, Tuttino, D'Adda e di tutte le altre a dimostrare che.. ci siamo anche Noi.
Svezia che scende in campo con: K. Hammarstrom, Rohlin, Thunebro, Samuelsson, Fischer, Dahlkvist, Seger, M. Hammarstrom, Schelin (C), Asllani, Oqvist in un'apparentemente più equilibrato 4-4-2.
Italia che risponde con ben cinque nuovi innesti dal primo minuto, con l'esclusione tra le altre di Gabbiadini e Capitan Panico), ed un modulo tattico nuovo non provato in questo Europeo e cioè giocando a specchio contro la Svezia con un 4-4-2 con Iannella arretrata sulla fascia sinistra di centrocampo anzichè l'ormai consueto 4-3-3.
Svezia che sin da subito è pericolosa al secondo minuto e che continua a riproporsi ma che deve subire il pressing sulla portatrice di palla da parte delle azzurre.
Da sottolineare il sacrificio di Iannella che come nelle altre partite recupera e collabora anche dietro.
Al 18esimo partita che vede un predominio da parte della Svezia ma l'Italia regge ed in poco tempo si trova due volte in fuorigioco con Girelli che si trova al momento del lancio oltre la difesa avversaria.
Azzurre che giocano poco palla a terra e sono vittime di recuperi delle svedesi che non esitano a triangolare e concludere come al 26esimo la numero 7 Dahlkvist che viene respinta in corner da Marchitelli.
(Danimarca che nel contempo si porta in vantaggio sulla Finlandia nell'altra partita del Gruppo A che si gioca in cintemporanea).
Ennesimo off-side al 30esimo, stavolta con Mauro, servirebbe maggiore concentrazione da parte delle nostre avanti. (La Danimarca nel frattempo porta a due le reti)
Motta è autrice al 34esimo di una brutta entrata da dietro e subisce giustamente un'ammonizione.
Buona la prova di Rosucci e Iannella a centrocampo, D'Adda e Marchitelli in difesa con le altre a parer mio un po' al di sotto delle loro potenzialità per quanto visto sino ad ora.
Con uno schieramento come quello attuale, vedrei meglio in avanti al posto di Girelli, non me ne voglia, Panico che dalla sua ha esperienza maggiore in partite difficili e voglia di fare molto bene in questo Europeo che sarà anche l'ultima volta che la si vedrà in Nazionale come da sua stessa ammissione di recente.
SECONDO TEMPO - Inizio peggiore non poteva esserci per la compagine azzurra che con una sfortunata Manieri devia un cross proveniente da destra e deposita nella propria rete, dopo pochi minuti.
Schelin dopo alcuni tentativi suoi e di Oqvist, mette il suo sigillo al 49esimo.
Pochi minuti dopo esce per l'Italia Girelli che viene sostituita da Domenichetti al 53esimo.
Al 57esimo Oqvist va in gol portando a tre i gol per la Svezia che salvo un miracolo ha il primato del Gruppo A in tasca ben saldo a quota 7 punti.
La Svezia continua a spingere e Rosucci è costretta a ricorrere al fallo su Seger venendo così ammonita al 60esimo.
Al 62esimo è il turno di Panico che sostituisce Mauro.
Siamo al minuto 65 e Panico prova subito, però debolmente, da fuori area ed un minuto dopo Gabbiadini entrata poco prima per Brumana.
Lo sguardo delle azzurre in campo al 67esimo è comprensibilmente demoralizzato con una Panico che invece cerca di incitare le compagne a non mollare.
Al 69esimo Iannella autrice di una bella rovesciata che finisce di poco a lato del palo.
L'Italia sembra aver raccolto l'incitamento di Panico e si ripropone in avanti con Rosucci e Parisi.
Schelin continua a proporsi e proporre per le compagne in avanti, un leader in campo e non solo per la fascia di capitano che indossa al braccio.
Siamo al 75esimo e Panico ci prova ma, è in posizione di fuorigioco; tattica del fuorigioco ben applicata dalla compagine svedese per tutto l'arco della partita.
Al 77esimo Melania Gabbiadini di testa su calcio di punizione di Raffaella Manieri insacca per il 3-1 momentaneo.
Panico e Gabbiadini in poco più di quindici minuti dal loro ingresso in campo, hanno creato molte più occasioni di Mauro e Girelli in un'ora di gioco; sottolineo che entrambe sono e rimarranno ottime giocatrici e Mauro già solo la partita precedente al suo esordio segnò il gol partita contro le danesi... cosa che accade solo alle predestinate.
Per affrontare questa partita contro questa Svezia l'attacco forse più indicato era "pesante" e di esperienza.. una mossa forse troppo azzardata quella del C.T. Cabrini.
(Nel contempo all'86esimo la Finlandia segna contro la Danimarca).
Al 90esimo è ancora Marchitelli a deviare evitando il quarto gol.
Pubblico e panchina svedese continuano incessantemente ad applaudire la squadra con un lungo applauso prolungato che, si conclude solo al 93esimo al triplice fischio finale.

Antonio Genovese

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