LA GERMANIA SI CONFERMA CAMPIONE D'EUROPA. BATTUTA LA NORVEGIA 1 - 0

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germania-campione-europa-2013di Antonio Genovese - Prima di scrivere, commentare la Finale di questo Campionato Europeo in Svezia, ci tengo a ringraziare Walter Pettinati ed il sito www.calciodonne.it che mi hanno permesso di fornire un commento tecnico per tutte le partite dell'Europeo.
Da Mister, essere contattato per fornire per il sito calciodonne.it un punto di vista tecnico sulle squadre, schieramenti, consigli, eventuali cambi da apportare è stato per me un piacere che mi auguro sia stato apprezzato e, compatibilmente con gli impegni della mia squadra che giocherà la domenica pomeriggio sarà un piacere, qualora capitasse, cercare di aiutare, nel mio piccolo a far conoscere e crescere ulteriormente il movimento calcistico femminile. Ma ora, bando alle ciance e focalizziamoci sulla Finale dell'Europeo che vede le detentrici del Torneo, la Germania, sfidare la Norvegia.
Germania e Norvegia che si ritrovano dopo essere state nello stesso Gruppo B e che, il 17 luglio scorso, vide nello scontro tra le due imporsi la Norvegia per 1-0 con rete della numero 19 Isaksen al 46esimo del primo tempo.
Allora, scesero in campo con un 4-2-3-1 la Germania e con un 4-3-3 la Norvegia.
Germania che scende in campo nuovamente con un 4-2-3-1 ma più offensivo, come contro la Svezia, con la numero 20 Goessling più avanti del duo di centrocampo davanti alla difesa con a coprire maggiormente la numero 8 Kessler e, torna nuovamente disponibile davanti come terminale offensiva la numero 13 Okoyino Da Mbabi (contro la Svezia fu sostituita dalla numero 11 Mittag in quanto infortunatasi nei quarti contro l'Italia). Germania così disposta in campo dal C.T. Silvia Neid: Angerer (C), Bartusiak, Maier, Krahn, Cramer, Laudehr, Kessler, Lotzen, Marozsan, Goessling, Okoyino Da Mbabi.
Norvegia che, come con la Danimarca, scende in campo con un apparentemente più coperto 4-5-1 con unica punta la numero 21 Hegerberg con la numero 10 Hansen e la numero 16 Hegland pronte a sovrapporsi in avanti. Così disposta in campo dal C.T. Even Pellerud: Hjelmseth, Christensen, Akerhaugen, Mjelde, Ronning, Stensland (C), Gulbrandsen, Dekkerhaus, Hansen, Hegland, Hegerberg.
Negli occhi delle giocatrici scese in campo si denota, come giusto che sia, la tensione e l'orgoglio di essere lì in campo oggi.
Germania al primo subito pericolosa con la numero 8 Kessler.
Al quarto dai 35 metri va la numero 7 Ronning a battere un calcio di punizione che però viene subito ribattuto.
Fase della partita un po' confusa a centrocampo ma, da registrare al sesto la Germania già due volte vicina al vantaggio con la numero 13 Da Mbabi.
Dai 20 metri la numero 9 Lotzen su passaggio di Goessling va al tiro ma viene parata dall'estremo difensore norvegese. 
Al decimo la numero 4 Stensland passa in diagonale a sinistra per la compagna che va al cross cui però la numero 10 Hansen non riesce a colpire di testa e trovare il gol. Al 13esimo bel tiro in diagonale, dal limite dell'area, della numero 6 Mjelde che però viene parato da Angerer per la Germania.
Siamo al 17esimo e capitan Stensland e compagne ci credono e non mollano una palla che sia una con grinta e caparbietà sia in fase offensiva con belle triangolazioni che in fase difensiva con un'ottima copertura.

Al 19esimo è però la numero 13 Da Mbabi che ben stoppa di petto ad andare vicina al gol, purtroppo per lei però è col corpo troppo all'indietro e la palla per per forza di cose finisce alta.
Da Mbabi che vuole dimostrare di essere importante per la Germania, di essere lei l'attaccante titolare in avanti, crea ancora al 20esimo un'ulteriore occasione da gol.
La Norvegia è però più precisa in fase di manovra a centrocmapo specie con Stensland e la numero 22 Dekkerhus e quest'ultima, al 27esimo si procura un valcio di rigore.
La numero 7 Ronning però centralmente si fa respingere di piede da Angerer che, con questo grande intervento mantiene il risultato sullo 0 a 0.
Gran tiro della numero 6 Laurehr dal limite dell'area, alla destra del portiere norvegese al 31esimo.
Un minuto dopo grande occasione per la Norvegia grazie alla numero 21 Hegerberg che passa in avanti a Stensland che in piena area di rigore non riesce a concluderere per la copertura insieme di Angerer e della numero 4 Maier che, si infortunano ma non in modo grave e due minuti dopo la partita riprende con un rinvio dal fondo di Angerer.
Hansen con una finta ed un tunnel al 43esimo fa andare la palla a fil di palo.
Al 46esimo Da Mbabi va al tiro e, a seguire la numero 8 Gulbrandsen e, allo scadere la numero 10 Marozsan ed al 47esimo l'arbitro rumeno fischia la fine della prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO - Ripresa che inizia con l'inserimento della numero 11 Mittag per la numero 9 tedesca Lotzen.
Norvegia che spinge sull'acceleratore e, dall'inizio ripresa sino al 48esimo sono già tre i calci d'angolo che batte.
Minuto 49 e Germania in gol proprio con la neo-entrata Mittag che raccoglie un rasoterra che attraversa lo specchio della porta da parte di Da Mbabi.
Germania padrona del campo con numerose occasioni e calci d'angolo con Da Mbabi e Marozsan su tutte.
Minuto 60 e la Norvegia ottiene il secondo calcio di rigore della partita ma che, purtroppo per le ragazze norvegesi ha lo stesso esito con 'esperta Angerer brava a deviare, questa volta alla numero 8 Gulbrandesen.
Marozsan insiste e nel giro di due minuti costringe l'estremo difensore norvegese al salvataggio.
Al 64esimo gol annullato alla numero 21 norvegese Hegerberg per offside e risultato che rimane sull'1-0 per la Germania.
Gulbrandsen al 67esimo viene sostituita dalla numero 9 Thorsnes con chiaro intento da parte del C. T. norvegese di impensierire maggiormente Angerer, al momento migliore in campo.
Norvegia che tenta di riportarsi in avanti al 70esimo ma viene fermata fallosamente dala numero 5 Krahn, in forza al Paris Saint Germain, che viene anche ammonita.
Norvegia che con Thorsnes al 72esimo cerca il gol su imbeccata al volo della numero 7 Ronning.
Nella conclusione Angerer rimane a terra ma per poco e, per i due C.T. è il momento per impartire consigli, indicazioni su come muoversi in campo.
Partita che ora vede alternarsi azioni da ambo le parti.
Al 75esimo esce per la Norvegia la numero 4 Stensland per Isaksen che, proprio nella partita precedente contro la Germania, mise a segno il gol vittoria.
Germania che risponde subito sostituendo la numero 6 Laudehr con la numero 2 Schmidt cercando così una maggiore copertura del risultato sino ad ora acquisito.
Marozsan al 78esimo e Dekkerhus al 79esimo provano ad andare a segno per le rispettive nazionali ma non trovano la porta.
Meier, come sempre fatto nelle altre partite, cerca sempre di dare una spinta e copertura all'occorrenza sulla fascia destra tedesca.
Goessling all'82esimo lancia proprio Meier che crossa e su cui la numero 8 Kessler va alla conclusione che si stampa sul palo alla destra del portiere norvegese.
Dagli spalti, oltre ai propri supporter, Norvegia che raccoglie consensi e simpatie dai tifosi svedesi presenti.
All'84esimo la Norvegia sostituisce la numero 3 Christensen con la numero 11 Kaurin, una Norvegia a trazione anteriore alla ricerca del gol; Norvegia che schiera in fase offensiva contemporaneamente la numero 21 Hegerberg, la numero 11 Kaurin, la numero 9 Thorsnes e la centrocampista che spesso si propone in avanti Isaksen con la maglia numero 19.
All'89esimo la Norvegia pressa ed ottiene un corner che con la numero 11 Kaurin va a battere senza esito.
Quattro i minuti concessi di recupero e che da subito vedono la Norvegia proporsi in avanti e la Germania brava a coprirsi e cercare di riproporsi in avanti ma... il risultato al triplice fischio finale vede la Germania riconfermarsi Campione d'Europa, a Solna.
Germania che nel femminile quest'anno ha visto pregiarsi del Titolo di Campione d'Europa per Club il Wolfsburg che ha vinto la Champions League e, poco prima nel maschile sempre vincitore della Champions League il Bayern Monaco.
Germania da imitare se si vuole tornare a grandi livelli con la Nazionale Azzurra.
Norvegia comunque da applaudire per quanto mostrato nell'arco di tutta la competizione e che meritatamente raccoglie gli applausi dello sportivo pubblico svedese.

Antonio Genovese
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