Europeo: eliminazione frutto dall'arretratezza, bisogna guardare avanti con professionalità e rispetto per tutto il movimento
- Walter Pettinati
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Tira aria di grande delusione per l'eliminazione delle azzurre dall'Europeo. Delusione maggiore c'è per le prestazioni delle ragazze italiane nelle tre gare che ci hanno relegato a cenerentola del girone.
Dall'esordio shock con la Francia, al pareggio con la modestissima piccola grande Islanda fino alla sconfitta di ieri sera con un Belgio lento e macchinoso ma che ha saputo, a sprazzi, dialogare con palla a terra, l'Italia ha sofferto e non è riuscita ad esprimere il suo gioco.
Quali sono le motivazioni?
Le ragazze hanno dato il massimo, si è visto e non sono da rimproverare. Non me la sento di addossare a loro le colpe di questa disfatta. Come non me la sento di puntare il dito sulla brava Milena Bertolini e non credo che la presenza di una giocatrice al posto di un'altra potesse cambiare le sorti del gioco e del risultato.
Il calcio europeo sta evolvendo, si devono allineare alcune nazionali del versante est con le quali ci confrontiamo per le qualificazioni internazionali.
In queste tre partite, a mio avviso, abbiamo subito il miglior gioco e le migliori prestanze atletiche delle avversarie, questo ha fatto la differenza.
Su questo punto che dovremmo lavorare da subito. Dobbiamo aumentare il lavoro atletico, di conseguenza anche il gesto tattico-tecnico ne prenderà giovamento. Bisogna che la tecnica delle singole venga espressa in velocità e a ritmi superiori per poter competere.
Occorre, sempre a mio modesto parere, implementare la giusta mentalità e professionalità all'intero movimento e non solo puntare sul professionismo della serie A come è stato fatto finora. Abbiamo poche tesserate, le ragazze italiane non soddisfano nemmeno le richieste dei club di serie B e C, che ricorrono alle straniere, anche mediocri ma necessarie per formare una squadra competitiva.
Il blocco delle azzurre mondiali ha bisogno di ricambi, di innesti, di nuovi talenti che non vedo. Non ci dimentichiamo che al Mondiale di Francia, contro l'Olanda abbiamo retto un tempo.
In questi anni ci sono stati indubbi miglioramenti (lo abbiamo visto in Champions) ma non bastano, dobbiamo continuare a crescere sapendo che anche le altre nazionali lo stanno facendo. Dobbiamo recuperare l'arretratezza imposta alle donne dalla politica italiana.
E' normale se con la Francia non siamo pervenute;
preoccupante le difficoltà mostrate con l'Islanda che siamo state costrette, in mancanza di gioco e idee, a sfidare sul loro punto di forza: il gioco aereo; con il Belgio serviva vincere, invece è arrivata una brutta sconfitta.
Le migliori giocate sono state fatte a schemi saltati sull'improvvisazione delle solite singole e purtroppo non sono state concretizzate.
A settembre ci sarà da concretizzare il pass per il Mondiale. L'Italia è prima del girone davanti alla Svizzera ed è chiamata a vincere due gare facili sulla carta: con la Moldavia, già sconfitta per 3 a 0 e la Romania sconfitta con 5 reti.
Non vedo difficoltà per la qualificazione al Mondiale ma credo che abbiamo poco tempo per dare un'anima e un gioco a questa Nazionale e al movimento di tutto il calcio femminile.
Walter Pettinati