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IL CALCIO FEMMINILE IN INGHILTERRA

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È la sera di sabato 4 luglio 2015, è la finale per il terzo e quarto posto dei mondiali femminili di calcio, quando l’Inghilterra batte la Germania per 1 a 0, conquistandosi il gradino sul podio e con questo anche l’entusiasmo di migliaia di tifosi rimasti colpiti da ciò che la squadra delle ‘Lionesses’ era stata in grado di trasmettere.
L'Inghilterra conquista così il terzo posto ai mondiali, fa letteralmente innamorare un paese intero, e suscita lo stesso sentimento anche ben al di là della Manica. Fin dalla prima partita, sulla pagina dell'England Football Team e sui profili delle giocatrici sono comparsi messaggi di incitamento, di supporto e di complimenti da parte di fan da tutto il mondo. E anche quando due giorni prima Laura Bassett (difensore della nazionale femminile inglese) ha regalato la finale di primo e secondo posto al Giappone (2 luglio, Giappone 2-1 Inghilterra) con un autogol al 92', il suo profilo Twitter é stato inondato di messaggi di incoraggiamento e di sostegno incondizionato.


Per citare uno dei commenti più quotati sulla pagina ufficiale della nazionale inglese femminile su facebook :
“Well done LIONESSES, you brought women's football to the world, you've done England proud!" Trad: “Ben fatto leonesse, avete portato il calcio femminile in tutto il mondo, avete reso l’Inghilterra orgogliosa!”
Questa frase rende accuratamente idea della popolarità e del sostegno di cui gode attualmente il calcio femminile inglese, specie nella stessa madrepatria, che vede la squadra di leonesse come una fonte di orgoglio e, nella più genuina delle accezioni, come motivo di vanto in tutto il mondo.
Non si può però affermare che per arrivare alla vetta di notorietà di cui le giocatrici godono adesso la strada sia sempre stata spianata.

Bisogna risalire alla fine del 19esimo secolo per la datazione dell’origine del calcio femminile inglese, e con esso il successo che non tardò ad arrivare, giacché fin dagli ultimi decenni del 1800 molti club iniziarono ad offrire la libera entrata negli stadi alle donne -politica rivelatasi efficace in qualsiasi epoca vicina e lontana-, decretando l’inizio di un coinvolgimento sempre crescente nei confronti di tale sport. Alcuni club femminili iniziarono perfino a disputare le partite sui campi delle controparti maschili, spesso raggiungendo grandi cifre di spettatori, fino a raggiungere l’impensabile traguardo numerico per una partita di calcio femminile, giocata nel 1895, che attirò un numero di spettatori più alto della precedente partita giocata da club maschili.

È nel periodo della prima guerra mondiale in cui però si rintraccia il vero cardine della fortuna del calcio femminile in Inghilterra. In quegli anni infatti, per sopperire alle assenze degli uomini impegnati al fronte, molte donne furono impiegate in attività da cui fino a quel momento erano state escluse, come lavorare nelle numerose fabbriche distribuite sul territorio inglese. Una di queste è la Dick Kerr, fabbrica di munizioni di Preston, ed è proprio all’interno di tale stabilimento che nacque la squadra di calcio femminile delle “Signore Kerr”: molte donne occupate nella fabbrica, infatti, passavano il tempo durante le pause pranzo giocando a calcio, e svilupparono una passione e un’abilità tali da arrivare a vere e proprie competizioni con i colleghi uomini.

Fu così istituita la più importante squadra femminile dell’epoca, e da quel momento il fenomeno del calcio femminile prese piede ben oltre le mura degli stabilimenti industriali, incontrando l’entusiasmo delle masse sempre più entusiaste anche al di fuori dell’Inghilterra: emblematica di questo enorme successo in crescendo è la partita disputata nel Natale del 1917 dalle “Dick, Kerr Ladies” contro una squadra francese, evento che radunò un pubblico di ben 25.000 spettatori. Il successo della squadra delle Signore Kerr crebbe con il passare degli anni, e si arrivò a conteggiare 828 partite disputate tra il 1917 e il 1965, portando fino a 53.000 spettatori alle partite.

Anche dopo la fine delle prima guerra mondiale il calcio femminile si diffuse sempre di più, e si arrivò ad organizzare eventi internazionali, giocati davanti a decine di centinaia di spettatori, collezionando numerosi successi ed appassionando sempre maggiori quantità di popolazione, che aspettavano il ritorno in patria delle squadre tifate per acclamarle, con un entusiasmo mai visto neanche per partite di calcio maschile.

Il colpo di scena avvenne tuttavia nel 1921, quando ebbe inizio l’epoca di declino e messa al bando del calcio femminile. Iniziò una forte preoccupazione per la presenza delle donne nel mondo del calcio, e il passo fu breve per arrivare al decreto della Football Association inglese stessa che indicava il calcio come uno sport “inadatto alle donne” e che per questo motivo non doveva esserne incoraggiata la pratica. Il coinvolgimento che aveva entusiasmato le folle fino a quel momento di fatto diventò insopportabile per la più importante associazione calcistica inglese, che non accettò l’enorme interesse che destava il calcio femminile, specie se questa tendenza faceva sfigurare il versante maschile. A questo punto solo poche squadre, come la Dick, Kerr’s, riuscirono a trovare un modo alternativo per continuare a giocare, mentre la maggioranza delle squadre vide il numero di supporters diminuire sempre più, e con essi la popolarità dello sport. Per alcuni decenni questa decisione dettò di fatto la scomparsa del calcio femminile.

L’inversione di tendenza si ebbe solo nel 1971 quando, dopo che i mondiali del 1966 in Inghilterra avevano riportato alla ribalta l’amore per il calcio in tutte le sue forme, fu eliminato il divieto precedentemente imposto, tornando a permettere la piena espressione del calcio femminile.

Ci vollero tuttavia ben 40 anni (data ufficiale di fondazione: 22 marzo 2010 ) perché questo venisse istituzionalizzato, ovvero quando fu fondata la Women’s Football Association (WFA).
Si arriva così ai giorni nostri, con un campionato di calcio femminile inglese attualmente gestito dalla Federazione calcistica dell'Inghilterra (Football Association - FA), dove la WSL (Football Association Women's Super League) costituisce il livello più alto. In seguito la WSL venne sostituita dalla FA Women's Premier League come livello di vertice del campionato.
La Premier League è suddivisa in due livelli: il primo è la FA Women's Premier League National Division, con retrocessione in due leghe poste al medesimo livello sotto di questa: la FA Women's Premier League Northern Division e la FA Women's Premier League Southern Division.

La FA Women’s Premier League National Division è attualmente composta da 8 squadre: Chelsea Ladies FC, Manchester City FC, Arsenal Ladies FC, Sunderland Women FC, Notts County Ladies FC, Birmingham City Ladies FC, Liverpool Ladies FC, Bristol Academy Women FC.
Ad oggi il calcio femminile inglese gode di una rilevante popolarità, ed è stato soprattutto grazie alla professionalizzazione di campionati e club che le 80 squadre femminili registrate nel 1993 sono presto diventate le 5.143 di oggi. Negli anni il calcio è diventato il più popolare sport femminile inglese, e persino il terzo più grande sport a squadre d’Inghilterra: in totale sono 1,4 milioni le donne britanniche che giocano a calcio e che tengono alto il nome dello sport. Se a questi dati aggiungiamo i numeri che sono stati raggiunti sugli spalti -già all'Olimpiade di Londra 2012, Wembley si era riempito di una folla di 70 mila persone per la partita della nazionale femminile contro il Brasile, vinta 1-0- otteniamo l’immagine completa di un calcio autentico e genuino, che appassiona e fa divertire pubblico e giocatrici, che ancora non è stato stravolto da ingaggi milionari e che vede alcuni club –per il momento Manchester City e Liverpool- offrire contratti che permettono alle atlete di allenarsi a tempo pieno, di fare ovvero del calcio una professione riconosciuta.

 

Lucia Pirola
calciodonne.it

 

FONTI:

“Storia e storie di calcio femminile” di Artemio Scardicchio, editore Lampi di Stampa, 24 gennaio 2011.

It.uefa.com

http://www.lettera43.it/fatti/gran-bretagna-boom-del-calcio-femminile_43675148894.htm

http://it.uefa.com/memberassociations/association=eng/profile/index.html

http://espn.go.com/espnw/news/article/6534412/women-soccer-kicks-england

https://en.wikipedia.org/wiki/Women%27s_football_in_England

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