Ciao piccola GABY…non ti dimenticheremo!

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tavagnacco a Gaby

Chissà quante volte GABY aveva ascoltato la favola della principessa che sul suo cavallo bianco andava incontro al suo principe azzurro. Purtroppo però non tutte le favole terminano con il lieto fine ed un crudele destino ha voluto che proprio cavalcando il suo cavallo, nel saltare un piccolo ostacolo, Gaby cadendo venisse, per un’incredibile fatalità, colpita da uno zoccolo: un colpo al torace le ha provocato gravissime conseguenze e nonostante un intervento chirurgico immediato, sono intervenute delle complicazioni che l’hanno portata alla morte.


Il MESSAGGERO VENETO ha intervistato mamma Francesca e dalle sue parole si capisce quanto questa bambina avesse raggiunto, nonostante la sua giovanissima età, una grande maturità: “Era brava in tante cose, si buttava a capofitto in tante avventure…non aveva paura di nulla, era piena di vita e di voglia di fare, aveva un cuore generoso e diceva cose più grandi della sua età.” “Nel maggio scorso aveva avuto un incidente con il suo cavallo e poco dopo mi ha detto: “Mamma, se mi dovesse accadere qualche cosa…DONATE i miei organi.”


Ci ha regalato 12 anni bellissimi, un raggio di sole, tutti la conoscevano e le volevano bene perché aveva uno spirito aperto e gioviale.”
Arrivata dagli Stati Uniti la famiglia Harbert si è subito ben integrata nella realtà friulana e di Udine in particolare e Gaby, intelligente e volitiva, non ha avuto molte difficoltà ad imparare la lingua ed avere un ottimo rapporto con tutti dai compagni di scuola, alle insegnanti.
Gaby, era una bambina serena, amava la natura e lo sport e, al pari dell’equitazione, coltivava la passione per il calcio: da circa due anni giocava nella squadra delle esordienti del Tavagnacco.


Ho contattato il Direttore sportivo della Società Friulana, Francesco Parisiani che mi ha descritto Gaby come una ragazza minuta, longilinea, con piedi buoni e molto tenace e veloce e per questo dava molti grattacapi alle sue avversarie anche fisicamente più dotate. Amava il calcio ed era tifosa di Gabriel Batistuta, ex bomber della Fiorentina, forse il nome che portava era per lei un incentivo per far bene, per imitarlo.
Sabato in un triangolare a Gradisca la prima squadra le ha reso omaggio portando il lutto al braccio e con un cartello che ricordava questa piccola-grande atleta che con onore aveva indossato la maglia del Tavagnacco.


Dolore e sgomento per la morte di una bambina di soli 12 anni; per lei la vita è stata breve, ma intensa e come ha detto la sua mamma “sempre con un dolce sorriso pieno di serenità e gioia di vivere.”

 

Ai genitori di Gaby, noi della Redazione di Calciodonne, mandiamo un abbraccio commosso e alle compagne di squadra un’esortazione a seguire il suo esempio in campo e fuori come amica e come atleta.

 

Mario Merati
REDAZIONE di Calciodonne.it