<b>Bardolino, il primo round dei quarti non va ma l'atmosfera è da Champions</b>

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0-1 per il Brondby ma la cornice è semplicemente fantastica Chievo ed Hellas sono un po’ ai margini del calcio che conta, ad accendere luci del Bentegodi ci pensa il Bardolino. Musichetta della Champions e a scendere sul manto erboso sono Panico, Boni e compagne. Obiettivo: fare la festa alle danesi del Brondby nei quarti di Champions, anche se la festa, quella vera, è sugli spalti. Grazie alla minuziosa e sagace organizzazione, per tifare gialloblù sono giunti quasi cinquemila sostenitori e la gradinata centrale è gremita così come la tribuna vip. Un autentico successo se si considera che l’afflusso di pubblico è in media con quello della serie B, maschile. Le foto di calciodonne.it dalla tribuna stampa - Le foto di "Liborio" VERONA. A stonare, nella perfetta armonia degli eventi, è il risultato. Le ragazze di Longega infatti dopo un primo tempo decisamente giocato alla pari, subiscono le ospiti nella seconda frazione di gioco. La squadra gialloblù si smaglia, allungandosi più del dovuto e subisce la rete della nuova entrata Christensen, l’autentica marcia in più del Brondby. Gabbiadini e Boni dopo uno sfiancante lavoro in copertura a centrocampo, perdono brillantezza e Panico&co, non in perfette condizioni fisiche e penalizzate da infortuni e acciacchi che si sono scatenati sul gruppo, non riescono ad apportare una concreta reazione. Adesso le gialloblù dovranno giocare tutte le loro carte la prossima settimana in Danimarca. Il Bardolino comunque al di là del risultato che in questo momento lo penalizza, si conferma squadra europea in campo, con una qualificazione non ancora compromessa e la possibilità di andare oltre il record italiano di cammino in Champions, e fuori. Abbiamo già applaudito la scelta e l’organizzazione dello Stadio ma non possiamo dimenticarci della sala stampa e del buffet su due piani offerto a tutti gli ospiti della tribuna. IL TABELLINO: AQUA CENTRO POSE BARDOLINO VERONA 0 BRONDBY IF 1 BARDOLINO VERONA: Brunozzi, Motta, Stefanelli, Sorvillo, Lonardi (38' st. Perobello), Tuttino, Barbierato (22' st. Magrini), Gabbiadini, Mencaccini (1' st. Vicchiarello), Boni, Panico. A disposizione: Picarelli, Toselli, Manieri, Girelli. All. Longega. BRONDBY IF: Cederkvist, Hansen Falk, Andersen, Eggers, Sorensen, Dimun Kjaer, Rukh Rydahl, Olsen Birkehoj ( 21' st. Christiansen), Jensen (4' st. Pedersen), Hansen Roddik, Pape With ( 6' st. Christensen). A disposizione: Olsen Levin, Lovendorf, Olsen Malene, Larsen Aargard. Allenatore: Jensen. ARBITRO: Christine Beck (Germania) DALLA SALA STAMPA: Stupisce la presunzione del mister danese Jensen, assistente pure della squadra maschile. Forse un po’ di pretattica o di scaramanzia non sono tradizioni nordiche : “Sono contento per la vittoria, ma potevamo fare di più. Abbiamo creato tanto e dovevamo segnare più goal. L’1-0 non ci da certezze per il passaggio del turno ma la nostra squadra è nettamente più forte”. E sul Bardolino: “ Non sapevo quasi niente, abbiamo fatto fatica a trovare qualcosa su internet. Mi aspettavo qualcosa di più dalle veronesi. Pronta la risposta di mister Longega: “ Non ostenterei così tanta sicurezza fossi in loro. Hanno avuto più occasioni ma prima del goal la partita è stata in equilibrio. Purtroppo abbiamo pagato la condizione precaria di alcune atlete e alcuni infortuni. Se avessimo giocato un mese fa, sarebbe stata un’altra partita. Spero che recupereremo freschezza per il ritorno in modo da poter dimostrare chi è il vero Bardolino” Parla anche Patrizia Panico colei che con i suoi giochi di prestigio in alcune occasioni è riuscita a mettere in apprensione le ospiti. “Siamo scese in campo per vincere come sempre ma abbiamo fatto fatica a salire e a tener palla. Avevo la sensazione che saremmo riuscite a segnare, il problema è che se riesci a smarcati ma hai ancora cinquanta metri di campo davanti è difficile far goal. La cornice di pubblico più che emozionarci è stata la nostra spinta in più, ci tenevamo davvero a far bene” N.d