Francoforte campione d'Europa per club

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Il Francoforte è Campione! Dopo un lungo cammino cominciato quasi 10 mesi fa, la Uefa Women’s Cup chiude i battenti regalando per la terza volta un sorriso alle tedesche del Francoforte. In una Commerzbank Arena di Francoforte gremita con oltre 27000 persone, l’Umea IK esce sconfitta dalla finale di ritorno dove le forti germaniche hanno sconfitto 3 a 2 le comunque ottime svedesi. Dopo una partita d’andata conclusasi sul risultato di 1 a 1, oltre al vantaggio del gol in trasferta il Francoforte può beneficiare del sempre numeroso pubblico che le segue soprattutto nelle gare casalinghe. Oltre all’importanza della gara, ci sono altre piccole curiosità che fanno accrescere il livello della sfida: entrambe le squadre hanno in bacheca 2 successi nella competizione e soprattutto si sfidano giocatrici con un curriculum di tutto rispetto. Per le tedesche la possente Prinz cercherà di sfondare la fisica difesa svedese, dall’altra l’estro della brasiliana Maria proverà coi suoi numeri a farsi spazio tra la “lenta” retroguardia tedesca. La partita comincia subito su ritmi ... ... piuttosto elevati ed è il Francoforte che dopo soli 7’ va in vantaggio con la Pohlers. Umea che nonostante il passivo non molla e crea numerose azioni con Yamaguchi che però non producono il pareggio cercato con insistenza. Si va al riposo sull’ 1 a 0 per il Francoforte dopo un primo tempo subito acceso dalla rete di Pohlers e proseguito da un susseguirsi di azioni soprattutto a beneficio delle svedesi che però non sono riuscite a trovare la zampata vincente. Seconda frazione che, nonostante il predominio territoriale manifestato dall’Umea durante la seconda parte del primo tempo, si riapre all’insegna del Francoforte: prima con Wimbersky che scalda le mani all’estremo difensore svedese e poi con la solita Pohlers che realizza il secondo gol al 55’ Si pensa ad Umea ormai rassegnato, ma la formazione di mister Jeglertz non molla e ancora con Yamaguchi prova ad impensierire la retroguardia tedesca. Partita che sembra ormai destinata a concludersi così, ma la brasiliana Maria da Silva al 67’ si fa atterrare in area da Lewandowski e l’arbitro Ihringova non può far altro che indicare il dischetto del rigore. Dagli 11 metri si presenta Dahlqvist che non sbaglia e accorcia le distanze sul 2 a 1. Francoforte che non sembra accusare il colpo e la corazzata tedesca si fa subito vedere dalle parti di Ronnlund che si salva in un paio di occasioni con dei begli interventi provvidenziali. Francoforte che continua la sua marcia e al 71’ arriva la doccia fredda per l’Umea. Bachmann commette fallo al limite dell’area e Wimbersky si incarica della battuta; la bionda n°20 calcia un pallone che si insacca in rete, regalando così un più tranquillo 3 a 1 alla formazione di mister Tritschoks. Le svedesi però non ci stanno. Ostberg dopo un’azione concitata trova il gol del 3 a 2, piazzando un fortunato rasoterra che Ullrich vede solo all’ultimo momento, causa sovraffollamento dell’area piccola. Ancora 7’ per sperare nei quali l’Umea gioca il tutto per tutto: prima Marta sfiora il gol del pareggio, poi Yamaguchi colpisce il palo e infine per il più classico dei finali al cardiopalma, Bachmann calcia sulla parte alta della traversa. L’arbitro inglese concede 3’ di recupero che però non variano il computo finale. Finisce 3 a 2 e il Francoforte torna sul tetto d’Europa, vincendo per la terza volta il titolo continentale. Umea sfortunato o sprecone deve inchinarsi alla potenza tedesca che dopo il titolo mondiale per nazioni, ha conquistato anche il titolo europeo per club. Onore al Francoforte che è stato l’unico club in grado di battere le svedesi durante questa competizione, ma applausi anche per l’Umea che ha dimostrato di essere un’ottima squadra composta da validi elementi e certamente riproverà l’impresa nella prossima annata. Uefa Women’s Cup che dunque si conclude tra i cieli di Germania, dopo un torneo che ha visto eliminazioni premature, vedi l’Arsenal (campione in carica) agli ottavi, ma ha anche potuto assistere alla fantastica cavalcata fino alle semifinali di un Bardolino e di un calcio italiano che certamente ha fatto capire alle “straniere” che stiamo arrivando pure noi. Non ci resta dunque che pazientare qualche mese per poter rivedere all’opera il grande calcio europeo, augurando di poterci ritrovare tutti insieme a tifare “Italia” sperando che questa volta il “sogno continui”… FRANCOFORTE: Rottenberg (46’ Ullrich), Kliehm (46’ Gunther), Wunderlich, Lewandowski, Bartusiak, Garefrekes, Weber, Krieger, Wimbersky (90’ Thomas), Prinz, Pohlers. All. Tritschoks UMEA IK: Ronnlund, Paulsson, Frisk, Westberg, Ostberg, Dahlqvist, Rasmussen, Yamaguchi, Berglund (47’ Bachmann), Edlund (63’ Jakobsson), Maria. All. Jeglertz ARBITRI: Ihringova (ENG); Everson e Walzer (ENG). Rayner (ENG). MARCATORI: 7’, 55’ Pohlers (Fr); 68’ Dahlqvist (rig) (Um); 71’ Wimbersky (Fr); 83’ Ostberg (Um). AMMONIZIONI: 15’ Kliehm (Fr) Mario Villa