Abete e Tavecchio invitano il calcio femminile ad un incontro

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stretta-di-mano2Lunedì 23 Maggio, su espresso volere del Presidente Federale Giancarlo Abete e del Presidente della LND Carlo Tavecchio, si terrà un incontro per parlare del futuro del calcio femminile. Lo stesso Presidente Federale ha chiesto la presenza di una delegazione di società formata dalla Consulta, dal Presidente della DCF Giancarlo Padovan e dai presidenti dissenzienti Marras, Aquilini, Salerno e Cortani già consigliere assembleare. Un invito ad una "chiacchierata" informale voluta dai vertici federali del calcio alla quale, si spera, prenderanno parte tutti gli invitati. I primi sondaggi però ci garantiscono l'assenza di qualche presidente e questa scelta, a mio avviso, sarebbe negativa per tutto il movimento.

Rinunciare al confronto è un atto di violenza che mette in risalto la mancanza di disponibilità e civiltà di affrontare un problema anche tra parti divergenti. Oltretutto, dopo aver organizzato incontri con Tavecchio e propagande varie all'insaputa della DCF. Chi ha dato inizio a queste iniziative si prenda la responsabilità di discuterle fino alla fine davanti a tutti esenza escludere come è stato fatto in passato.
Da questo incontro si potranno delineare, in modo più chiaro, le vie a disposizione che le società potranno intraprendere. Dopo questo incontro, credo che, la DCF avrà modo di confrontarsi con tutte le società per i dovuti chiarimenti e soluzioni da prendere.

La mia personale impressione è che Tavecchio imponga le sue volontà per trascinare le società verso il Dipartimento e obbligare Padovan alla resa. Il Presidente della DCF ha  presentato un progetto e un piano di rientro triennale che non prevede aggravi per le società per coprire il debito - visto che la LND non vuole farsene carico come ha sempre fatto - ma bensì ha presentato un piano di rientro con una graduale diminuzione dei costi (già iniziata in questi due anni). Se, non viene accettato il piano di rientro le società si troverebbero ad una scelta difficile: farsi carico di pareggiare il bilancio o abbassarsi i calzoni e sottostare al Dipartimento evitando così di pagare il debito.
Il presidente Padovan non accetterà mai di addebitare i costi alle società e se costretto potrebbe dimettersi o rimettere all'assemblea straordinaria la decisione da prendere.
Per il momento, non ci resta che aspettare le novità che usciranno da questo incontro prima di fare ulteriori supposizioni negative.
Io mi auspico che si proceda per il bene del calcio femminile ma non credo che si potrà evitare uno scontro visto le posizioni intransigenti di entrambe le parti. Il mio incomprensibile dubbio rimane il motivo per cui Tavecchio e Abete non vogliano far crescere questo calcio e non si rendono conto che l'esempio per tutti gli sport viene proprio dal calcio femminile.

Ultima chicca dei grandi capi è l'esclusione di una calciatrice come testimonial dell'Europeo. Un colpo basso che il calcio femminile deve assorbire. Credo che una "campionessa d'Europa 2008" potesse ricoprire questo ruolo insieme al grande Arrigo Sacchi e alla campionessa di canoa Josefa Idem.

Walter Pettinati