UEFA REPORT - “Autostima, coraggio e life skills: il calcio femminile fortifica le donne”

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Fiducia in se stessi, autostima, senso di solidarietà e benessere, life skills, organizzazione e competenze in generale: sono alcuni degli ambiti su cui il calcio ha un impatto nettamente positivo nella vita delle ragazze che lo praticano. Il merito di aver dimostrato scientificamente questa relazione è da attribuire alla UEFA e al lavoro di specialisti provenienti da tutta Europa, che hanno studiato a fondo dati ed interviste fruttati da una ricerca condotta su 4.128 ragazze dai 13 anni in su –quindi in pieno periodo di sviluppo psicofisico- e provenienti da sei paesi: Danimarca, Inghilterra, Germania, Spagna, Polonia e Turchia.


Ciò che la ricerca evidenzia a chiare lettere è l’impatto positivo che ha nella vita delle ragazze il fatto di giocare a calcio in una squadra, fornendo dati specifici su quanto una ragazza che gioca a calcio tende ad essere più sicura di sé e delle sue possibilità, a possedere un più alto livello di autostima e di capacità di organizzare gli impegni –scolastici e non- e gestire il proprio benessere psicofisico. Ma ancora più straordinario è un dato aggiuntivo: non solo queste doti sono rilevabili a confronto con ragazze che non praticano alcuno sport, ma anche rispetto a ragazze che praticano altri sport diversi dal calcio.

Se infatti il 74% delle ragazze che praticano sport differenti dal calcio ha dichiarato di sentirsi più sicura di sé grazie al fatto di giocare in una squadra, questo stesso valore è stato riscontrato nell’80% delle ragazze che giocano a calcio. Simili percentuali si ottengono per affermazioni come “ ho capito di avere molto in comune con persone con un background culturale diverso dal mio” (68% giocano a calcio vs 61% praticano altri sport) e “ci sentiamo più forti grazie al gioco di squadra” (77% vs 70%).

Ma gli effetti positivi vanno ben oltre la generica autostima, e sfociano nel campo del benessere personale e nelle cosiddette life skills: il 56% delle ragazze che giocano a calcio ha dichiarato di essere migliorata nel gestire le proprie paure ed ansie (mentre questo vale per il 50% delle ragazze che praticano altri sport), e la stessa relazione positiva vale per l’effetto positivo dello sport praticato sulla preparazione per scuola e college e sull’organizzazione del proprio tempo e degli impegni (74% calcio vs 67% altri sport).

Gli incoraggianti dati provenienti da questa ricerca certo non saranno fini a se stessi, e costituiscono la base scientifica per il lancio della campagna “Together #WePlayStrong”, iniziativa targata UEFA – prevista per l’inizio di giugno - e mirata ad aiutare sempre di più il calcio femminile nella sua crescita e diffusione, forte anche degli effetti benefici rilevati.

Lucia Pirola
calciodonne.it