ANTONIO CABRINI e la sua NAZIONALE FEMMINILE

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cabrini-meratiIl nostro Mario Merati ha incontrato il CT Antonio Cabrini alla vigilia del match contro la Polonia e ne è scaturita un'interessante intervista che vi proponiamo di seguito.
1) Sono solo pochi mesi che sei alla guida della Nazionale Femminile e l'obiettivo di arrivare alle finali in Svezia è stato raggiunto; d' ora in poi avrai il tempo per conoscere meglio le ragazze e fare dei nuovi inserimenti, come vedi questo cammino di avvicinamento agli Europei?
Cabrini: E' ovvio che a Ghedin, che è stato molto bravo con questo gruppo di ragazze, va il merito della qualificazione. Il tempo che ora abbiamo davanti deve darci la possibilità di migliorare e crescere rispetto alle altre nazioni che troveremo agli Europei. Dobbiamo arrivare a Luglio dell'anno prossimo in condizioni fisiche e mentali pronti ad affrontare chiunque. Non arriveremo stressati all'appuntamento, abbiamo tempo di lavorare con calma e durante questa stagione, cercherò di vedere questo gruppo almeno una volta al mese, continuando a monitorare queste ragazze che già oggi sono presenti e altre che seguirò durante il campionato.

2) Le nazionali che troveremo agli Europei arrivano da paesi che da decenni investono molto nel Calcio femminile, i loro Club primeggiano nelle Coppe Europee. Secondo te cosa occorrerebbe fare per accorciare questo GAP che esiste fra noi e loro (tecnici, preparatori professionalmente più preparati anche nelle società di appartenenza, oppure è un problema di cultura, scuola, sponsor, media-giornali-tv...)?
Cabrini: Alla base di ogni cosa c'è il lavoro, e cercheremo insieme di dare sempre il meglio; poi sono indispensabili anche le sinergie fra la Federazione e le Società. Altri paesi in questi anni, partendo da queste basi, sono arrivate al successo sia con le squadre Nazionali che con quelle di club. Occorre la VOLONTA' di questa Federazione per far crescere questo movimento. Io e il mio staff cureremo la crescita sul piano tecnico e tattico ed io qui ci metto la faccia e la mia esperienza, ma ad altri spetta far conoscere il Calcio femminile attraverso i rapporti con i media, un'azione di conoscenza che va rivolta specialmente verso il mondo sportivo femminile, un'azione di marketing che già esiste da anni nelle altre nazioni. L'ideale sarebbe che TUTTE le Società, almeno di Serie A, avessero un importante settore giovanile con tutte le categorie. Un'altra cosa auspicabile per questa crescita sarebbe quella che tutte le più importanti squadre di seria A maschile avessero anche una squadra femminile: i costi per loro sarebbero minimi, ma i vantaggi molti per tutto il Calcio in generale.

3) A parte la FISICITA' differente.., secondo te quali sono le maggiori differenze fra il calcio Maschile e quello Femminile sotto l'aspetto dell'apprendimento e l'esecuzione degli schemi tecnico-tattici?; insomma è più facile insegnare ai ragazzi o alle ragazze?
Cabrini: Guarda, è più facile lavorare con le ragazze.. questo è indubbio, i ragazzi sono mentalmente più pigri nell'apprendere e nell'applicazione dei metodi di gioco. Le ragazze sono più disposte al sacrificio e all'impegno. In questo gruppo ho trovato tutte queste componenti positive e quindi ho fiducia che faremo insieme un buon lavoro. E' fantastico lavorare con un gruppo che è sempre motivato!

4) Io ho sempre pensato che un allenatore che ha giocato a calcio, metta poi sul campo idee e tecniche che ha appreso dai suoi vecchi Mister; tu hai avuto dei tecnici importanti e soprattutto vincenti: Quali sono quelle più importanti che poi hai inserito nel tuo programma di allenamento in questi anni?
Cabrini: Sull'aspetto tecnico tattico non si inventa nulla nel calcio. La mia esperienza nel calcio giocato ha la sua importanza e cerco di metterla a disposizione delle ragazze, così anche le mie idee.., ma soprattutto credo che occorra guardare le caratteristiche e le capacità tecniche delle giocatrici che alleni e poi cercare di amalgamare il tutto: nel calcio è sempre stato così.

5) Come intendi gestire il rapporto con i Tecnici delle Società; pensi che sia utile un interscambio di idee e opinioni fra di voi?
Cabrini: Sono del parere che questo rapporto di collaborazione debba sempre esistere fra i tecnici della Nazionale e le Società, non solo con i tecnici delle squadre, ma anche con i preparatori atletici e i Presidenti.
A questo proposito intendo, meglio, VOGLIO chiedere una riunione con tutti loro, per iniziare un colloquio continuo non solo con me ma anche con i miei collaboratori che invierò sui vari campi durante il campionato. Le ragazze saranno sempre sotto osservazione, non solo quelle che già appartengono a questo gruppo, ma anche e soprattutto cercheremo di guardare oltre gli Europei, di trovare nuove realtà, nuove giocatrici in vista delle qualificazioni ai mondiali. Non andremo quindi solo sui campi delle formazioni più forti e favorite per lo scudetto, ma cercheremo di monitorare per quanto possibile tutte le squadre e non solo della serie maggiore.

6) Campione del mondo nell'82...tanti scudetti e successi con la Juventus, con quali ex giocatori hai continuato ad avere un rapporto di amicizia e di collaborazione sportiva da quando hai "attaccato le scarpette al chiodo"?
Cabrini: Certo, ho ancora tanti rapporti con i miei ex compagni, ma sono soprattutto rapporti di amicizia, quando siamo insieme parliamo poco di lavoro e di calcio. I rapporti di amicizia più stretti? Con Tardelli, Rossi, e con l'attuale Mister della Nazionale maschile Prandelli.

Ringrazio Antonio Cabrini per la sua disponibilità e l'addetta stampa Signora Francesca Vitullo per la fattiva collaborazione. Un grande "in bocca al lupo" a tutta la NOSTRA NAZIONALE FEMMINILE in vista dei prossimi impegni internazionali che estendo anche alla Torres e al Verona per la loro partecipazione alla CHAMPIONS e a tutte le squadre partecipanti al prossimo campionato di calcio femminile.

MARIO MERATI
San Benedetto del Tronto, 15 Settembre 2012