EROICA DEA! IN DIECI SGAMBETTA ANCORA LA VECCHIA SIGNORA.

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AtalantaMozzanica-Juventus 0-0

AtalantaMozzanica (4-3-3): Lemey; Lazzari, Scarpellini, Rizzon, Jordan; Colombo (39’st Pellegrinelli), Stracchi, Re; Kelly, Martinovic (27’st Caccamo), Anghileri (22’pt Piacezzi). A disposizione: Salvi, Zanoli, Fusar Poli, Ghisi. Allenatore: Ardito.

Juventus (4-3-3): Bacic; Hyyrynen, Gama, Salvai, Sikora (29’st Bragonzi); Cernoia, Pedersen, Caruso; Girelli; Aluko, Glionna. A disposizione: Nick, Franco, Russo, Cantore, Ekroth, Panzeri. Allenatore: Guarino.

Arbitro: Tommaso Zamagni di Cesena (assistenti Spagnolo di Reggio Emilia e Panzardi di Bologna).

Note: 1200 spettatori. Al 16’ espulsa Scarpellini (A) per per fallo di mano sulla linea di porta. Al 17’ Cernoia (J) calcia a lato un calcio di rigore. Ammonite Rizzon (A) e Aluko (J) per gioco scorretto. Recupero 2’+5’.

 

Atalanta Juve JordanDopo un’incredibile gara, giocata in inferiorità numerica dal primo quarto d’ora di gioco fino al 94’, le nerazzurre stoppano ancora madama Juve e conquistano con il cuore e la forza della determinazione un punto bello e di enorme valore. Ci sono oltre un migliaio di spettatori al Comunale di Caravaggio, coloratissima cornice di questa sfida. Mister Ardito non può disporre ancora di Vitale, mentre Piacezzi  parte dalla panchina. Contraerea affidata ancora a Rizzon e Scarpellini, mentre in avanti il tecnico milanese opta per il tridente con la giovane Anghileri, Maegan Kelly e Martinovic.  Sul fronte bianconero anche per Rita Guarino non mancano i grattacapi, causa l’assenza improvvisa per un forte attacco febbrile di Barbara Bonansea che si aggiunge a quelle annunciate di Giugliani, Rosucci e Sanderson.

Al 9’ capitan Stracchi dalla trequarti su calcio piazzato, mette in area per Anghileri che sbaglia il controllo, ma la sfera perviene a Jordan, il cui sinistro è facile preda di Bacic. Tre minuti dopo le nerazzurre beneficiano di una punizione da posizione invitante, ma il colpo a giro di Locomotive Breathe è alto sopra la traversa. Al quarto d’ora l’episodio che darà una svolta al match. Aluko fa a sportellate con Rizzon e conquista palla, si presenta davanti a Lemey, bravissima nel respingere la prima conclusione della britannica, mentre sul successivo tentativo della n. 9 juventina è Scarpellini a sostituirsi al proprio portiere, ma con un braccio. Per il direttore di gara nessun dubbio: è rigore, ma la chance per portarsi in vantaggio viene clamorosamente fallita da Cernoia che dagli undici metri calcia direttamente sul fondo. Mister Ardito deve già correre ai ripari e manda in campo Piacezzi per Anghileri. La Juventus è pericolosa ancora al 22’: Cernoia dalla bandierina mette sulla testa di Girelli, ma la risposta di Lemey è da applausi. Con un uomo in più in campo le bianconere possono giocare sul velluto e premono, ma non riescono a scardinare l’arroccato fortino bergamasco. Nei minuti finali Lemey dice ancora no ad Aluko e si va così al riposo con il parziale fermo sullo 0-0.

Nella ripresa la musica non cambia, la Juve attacca e le nerazzurre si difendono a spada tratta. Glionna al 7’ imbecca Caruso, la cui conclusione è fuori bersaglio. Ancora Glionna al 18’ cerca di impensierire Lemey da calcio piazzato, ma la fiamminga vola sulla sua sinistra e blocca e tre minuti più tardi la n. 1 locale allontana ancora la minaccia, respingendo con lo scarpino il tentativo da posizione defilata di Aluko. L’attacco bianconero non si ferma e Santa Diede deve compiere un balzo felino per alzare sopra la traversa il colpo di testa insidioso di Girelli. Mister Ardito inserisce in campo forze fresche, dentro Caccamo per Martinovic al 25’. Al 33’ Aluko, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, va alla conclusione, ma è Colombo stavolta, appostata sulla linea di porta, che respinge di testa. Al 38’ arriva il momento di entrare in campo anche per Pellegrinelli che dà il cambio a Colombo. Le bergamasche tengono alte le barricate fino al 49’ e strappano un punto che significa momentaneo sesto posto in solitaria (Sassuolo che deve recuperare la gara interna col Bari) e quarto risultato utile consecutivo. Il girone di ritorno sta regalando soddisfazioni a mister Ardito e al suo plotone di strepitose guerriere che ora hanno il compito più difficile: non abbassare la guardia e continuare su questo percorso ricco di gioie per i propri sostenitori.

FOTO DI SERGIO PIANA