AZZURRA VCO Vs ROMAGNANO: 0-3

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Le Sesiane si confermano in testa alla classifica battendo le avversarie ma soprattutto la tifoseria avversaria Reti: ’21 Selinunte, ’14 e ’27 s.t. Veia Azzurra: Scartabelli, Antonietti, Kosa, Rubini, Bariletta, Zaretti, Niccioli, Mendolia, Rondoni, Carboni, Antonietti. A disp: Cartisano, Bagnolini, Gaido. All.: Bruno Enrico Romagnano: Marabelli 7,5, Lomazzi 6, Giannetti 6, Bazzano 6, Buccella 5,5, Bevilacqua 6, Leonardi 5,5, Veia 7, Selinunte 6, Bernasconi 5, Graziotto 6,5. A disp: Calò, Antonetti 7, Bisesti 6, Tedesco, Milazzo 6, Cerri 6. All.: Baldin Massimo Amm: ’44 Buccella, ’14 s.t. Rubini Arbitro: Guarino di Novara Domodossola La partita contro l’Azzurra VCO, come da aspettative sesiane, si è rivelata come una partita tesissima, la rivalità fra le due compagini è molto sentita, e il divario in classifica è stato resettato, quello che non ci si aspettava era la tifoseria avversaria che si è dimostrata ben oltre il limite della decenza, bestemmiando e imprecando contro le avversarie per tutta la partita, comportamento cha la stessa società Azzurra avrebbe dovuto far cessare sul nascere visto che si gioca una partita di calcio femminile dove il pubblico presente e sempre limitato e quindi ben riconoscibile, purtroppo questo è stato assecondato e non si è infangato solo il rispetto per le avversarie ma anche per il calcio femminile in generale. Le ragazze sesiane si sono sentite dare delle ladre e delle fallose quando si è primi in classifica per meriti sportivi dimostrati sul campo e arrivando da due stagioni che ci ha visti secondi e poi primi la scorsa stagione, nella coppa disciplina, forse qualcuno ha ragliato invano. Subito al ‘2 palla in area per Leonardi che prova la conclusione ma viene ribattuta da un difensore, la sfera arriva a Bevilacqua che di prima scarica a rete ma la palla esce di poco. Al ’11 Bazzano prende palla, cerca l’appoggio a Buccella ma il tiro è corto e Niccioli interviene scappando via in velocità, troppo frettolosamente calcia in porta ma il tiro è centrale e Marabelli non ha che da raccogliere la sfera. Al ’16 Selinunte dalla trequarti apre per Graziotto che entra in area, prova la conclusione ma il tiro è debole e Scartabelli non si fa problemi. Al ’21 si sblocca il risultato, Selinunte prende palla fuori area, si libera di Bariletta e scarica in porta, Scartabelli ci arriva di piedi ma non quanto basta per permettere alla palla di entrare in porta. Al ’23 Veia apre sulla sinistra per Graziotto che si accentra, entra in area e prova la conclusione ma la palla sfila la traversa e si perde sul fondo. Al ’44 Buccella perde palla in difesa cerca di rifarla sua ma colpisce fallosamente Mendolia, giusto il cartellino giallo. Nel secondo tempo vediamo in campo Cartisano al posto di Antonietti ma soprattutto ritroviamo un Romagnano troppo spento e teso, mister Baldin toglie Bernasconi, oggi apparsa come brutta controfigura di se stessa, al suo posto Cerri. Al ’13 s.t. Veia dalla destra al centro per Bevilacqua che da fuori area prova la conclusione al volo, Scartabelli si supera e devia in angolo. Al ’14 s.t. arriva il raddoppio, sul filo del fuorigioco Selinunte riceve palla e scatta in velocità, entra in area e da dietro Rubini stende la sesiana, il regolamento dice fallo da dietro su ultimo uomo in posizione centrale da chiara azione da gol è espulsione, ma l’arbitro decide per il giallo e assegna il rigore. Si accinge alla ricorsa l’ex di turno, Veia, parte il tiro che spiazza il portiere ossolano e sigla il 2 -0. Al ’22 s.t. con i postumi dell’intervento precedente Selinunte deve lasciare il terreno di gioco al suo posto l’altra ex azzurrina Bisesti. Al ’26 s.t. i cuori dei tifosi sesiani si fermato per qualche secondo ma è Marabelli che li fa riaccendere tutti con uno stupendo intervento, errore difensivo delle grigio granata, Mendolia ruba palla e si invola verso l’estremo difensore, entra in area Marabelli gli si para davanti, l’attaccante prova il dribbling ma come un gatto il numero uno sesiano si fionda sul pallone rubando la sfera all’avversaria. Giusto il tempo di ripartire che il Romagnano si porta sul 3 a 0, Veia sostenuta dai piccoli amici in tribuna, fa tutto da sola dribbla le avversarie entra in area e scarica sotto la traversa dove un’incolpevole Scartabelli nulla può. Dal ’29 a ’39 da segnalare le sostituzioni di Buccella e Graziotto per Antonetti e Milazzo e di Antonietti per Bagnolini. Al ’40 s.t. il Romagnano reclama il rigore, dalla destra Milazzo crossa in area per Cerri, ma Carboni decide di trasformarsi in portiere e para di mano la sfera, l’arbitro non vede assolutamente nulla e l’azione prosegue. Al ’49 s.t. ultima azione per le ossolane che chiude la partita, Rondoni coglie Mendolia libera e parte il suggerimento, l’attaccante entra in area ma si allunga il pallone e per Marabelli è un gioco da ragazzi rubare il tempo. Il Romagnano nonostante gli insulti fa suoi i tre punti ma nulla toglie che la prestazione delle sesiane è stata molto al di sotto delle sue possibilità, la difesa sempre punto forte della squadra è apparsa irriconoscibile con interventi tardivi e disimpegni sbagliati, l’attacco come al solito è apparso troppo sprecone nel ottimizzare le innumerevoli occasioni che sono capitate soprattutto nella prima frazione di gioco, mister Baldin in settimana dovrà lavorare su queste lacune per preparare la prossima partita casalinga contro le torinesi del Givoletto che si terrà domenica prossima alle ore 14.30. Facile disbrigo della pratica Femminile Casale invece per le ragazze della Serie D che tornano a casa con un netto 6 a 2, una super Medina (4 gol) e Logiudice (2 gol) fanno sorridere mister Festi rilanciando la propria squadra nelle parti alte della classifica e dopo la scivolone della Sanmartinese contro la Cossatese, si ritrovano sole in seconda posizione ad un punto dalla Biellese. Il mister sesiano riscontra solo alcuni cali di concentrazione durante le gare, migliorando questa piccola carenza le ragazze del Romagnano diventerebbero la squadra da battere. La prossima settima turno di riposo, si riprende domenica 4 per il derby contro la Sanmartinese. Lorenzo Fiori