Per quanto riguarda le proteine, è bene sceglierle il più possibile da carni magre o fonti proteiche a bassissimo contenuto di Omega-6. Teniamo presente anche l’esistenza di proteine di origine vegetale come i derivati della soia e del lupino. Purtroppo oggi anche le fonti di proteine animali magre provengono da allevamenti che usano come mangime il grano turco che è ricco di Omega-6. Per ovviare a questo, sarebbe utile usare almeno in parte fonti proteiche di origine vegetale.
Come abbiamo detto in un altro articolo, le sensazioni di bruciore e fatica,sono prevalentemente da attribuire agli ioni di idrogeno rilasciati durante la combustione del Glucosio, che alzano il PH del sangue producendo queste sensazioni.
La frutta e la verdura sono fonti Alcaline e quindi la migliore fonte di Carboidrati, di Antiossidanti e di Minerali e riducono l’acidità del sangue. Bisogna quindi inserire nei pasti in Zona la maggior quantità concessa di frutta e verdura (Carboidrati a basso indice glicemico) a discapito di pasta, pane, legumi, patate, zuccheri raffinati e simili (Carboidrati ad alto indice glicemico). Come in tutte le cose è inutile essere estremisti e quindi è sempre bene non eliminare completamente nessun alimento ma solo cambiare le proporzioni
Spesso la Cellulite (che dovremmo chiamare Pannicolopatia-edemato-fibro-sclerotica o Pefs) viene considerata un semplice inestetismo e magari trattata con qualche crema o pomata. Grave errore di valutazione. La Cellulite è in realtà una alterazione delle strutture del tessuto connettivo che conferisce alla pelle un aspetto spugnoso e bucherellato‘‘a buccia d’arancia” con rigonfiamenti più o meno evidenti.
È dovuta all’ ipertrofia delle cellule adipose ma ha poco a che vedere con i concetti di obesità e magrezza. Una donna grassa può infatti non esserne colpita, mentre una donna magra può soffrirne anche in modo importante.
Come abbiamo detto in un precedente articolo pubblicato su Calciodonne, il Calcio a livello professionale può essere avvicinato alle attività di Endurance, attività nelle quali è piuttosto diffuso l’uso di zuccheri ad assorbimento rapido, tipo glutamina e maltodestrine. Se questo aiuta a posticipare l’esaurimento del Glicogeno, la produzione di energia basata sul consumo del proprio Grasso corporeo evita il problema allungando significativamente i tempi di consumo di questi zuccheri, fornendo riserve di energia decisamente superiori e più redditizie, dato che 1 gr di Grasso corporeo produce quasi 8 Kcal contro le 4 di Carboidrati e Proteine assunti con l’alimentazione. E non richiede digestione essendo già presente nell’organismo.