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Marketing & Comunicazione

Sempre piu' societa' maschili appoggiano il femminile

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leverkusenIl numero di donne che assistono alle partite del Bayer Leverkusen è il più elevato di tutta la Germania, e non solo per gli impianti di riscaldamento della BayArena. "Dal Mondiale del 2006, il calcio è diventato popolare anche tra ragazze e donne", afferma Meinolf Sprink, Responsabile Marketing e Comunicazioni del Bayer Leverkusen, il quale è fermamente convinto che il futuro del calcio sia al femminile.

La decisione del Leverkusen di fondare una squadra femminile ha giocato un ruolo fondamentale per la città, che è stata scelta insieme ad altre otto per ospitare il Mondiale Femminile FIFA 2011 che si giocherà in Germania. Per questa squadra viene investita ogni anno una somma a sei cifre da parte del club tedesco, anche se, dice Sprink "ad un certo punto questo progetto dovrà diventare autosufficiente".

Il Bayer Leverkusen, ma anche l'Amburgo, il Bayern Monaco e il Wolfsburg, sono esempi di club tedeschi che possono vantare anche una sezione femminile. "Penso che sia utile il fatto che ci sia già una struttura preesistente da imitare e da cui imparare, anche in termini di allenamento," afferma l'allenatrice tedesca Silvia Neid.

La fondazione della squadra femminile del Bayern risale al 1970. Gli sponsor di uomini e donne sono gli stessi, e i contratti delle donne sono firmati personalmente dal consiglio di amministrazione del club. Tra i fans della squadra si possono annoverare le leggende Gerd Muller e Karl-Heinz Rumenigge, che apprezzano i miglioramenti della squadra femminile, soprattutto dal punto di vista del settore giovanile. Le ragazze del Bayern possono inoltre godere di qualche piccolo lusso, essendo l'unica squadra della Bundesliga a viaggiare in aereo per le trasferte.

Quasi tutti i club della Bundesliga vantano un settore femminile. "Le società si sono rese conto che questa è un'area molto interessante da sviluppare," afferma Rumenigge. "Ma il coinvolgimento di strutture già esistenti è fondamentale." Non è da sottovalutare neanche il lato economico della situazione, anche se va detto che gli stipendi delle donne non sono ancora minimamente paragonabili a quelli degli uomini.

Non solo in Germania, ma anche in tutta Europa il calcio femminile sta acquistando importanza e fascino. Tra le squadre di maggior successo ci sono le Arsenal Ladies in Inghilterra e l'Olympique Lyon in Francia. La società inglese, in particolare, è uno dei migliori esempi di collaborazione tra squadra maschile e femminile. Persino i due allenatori lavorano insieme.

Anche in Francia le donne sono molto rappresentate: tra i club più importanti ci sono anche il Montpellier, il Paris Saint-Germain e il Toulouse. Il Lione ha raggiunto la finale di Champions League nel 2009/2010, cosa che ai colleghi maschi risulta ancora molto difficile. Sfortunatamente per loro però, sono state battute ai rigori dal Turbine di Potsdam, una squadra creata esclusivamente al femminile.

Altri casi del genere sono l'FFC Frankfurt e le campionesse dell'FCR Duigsburg.

Ma allora, è un vantaggio o no l'essere affiliate ad un club maschile? "Non ci sono regole fisse," afferma Tatjana Haenni, Presidente della FIFA femminile. "Ogni paese, ogni regione e ogni società deve trovare la propria strada." Sicuramente c'è bisogno di un supporto pratico ed economico. Magari a partire dal riscaldamento negli stadi, come nel caso del Leverkusen...

Tradotto da Chiara Paganini per calciodonne.it
News 2011 Journal Germany 2011

"il calcio femminile e' un grande prodotto"

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doris_fitschen"No, quando ho iniziato nel 2001 non è stato affatto facile" racconta Doris Fitschen. L'ex nazionale della Germania, che di recente ha lasciato il suo posto di Responsabile Marketing nel comitato locale per l'organizzazione della Coppa del Mondo FIFA Femminile 2011 per diventare team manager della Nazionale Tedesca, se ne intende di marketing, anche se lei stessa ammette qualche difficoltà all'inizio c'è stata. "Cosa ci sarebbe di preciso del calcio femminile da lanciare sul mercato?" Questa è stata una domanda con la quale ha spesso dovuto fare i conti.

Grazie al cielo, la situazione da allora è migliorata. Il trionfo della Germania Femminile alla Coppa del Mondo del 2003 non solo ha contribuito ad aumentare la consapevolezza e l'accoglienza del calcio femminile in generale, ma ha anche amplificato la commerciabilità di questo sport nel mondo. Tutto d'un tratto, centinaia di porte si sono aperte quando la gente ha inziato a contemplare il potenziale del lato femminile del gioco.

La Fitschen ha accumulato molta della sua esperienza durante le trattative con il mondo degli affari, arrivando a comprendere la filosofia dietro le quinte delle aziende, e gli aspetti più complicati del mercato. E non era un problema il fatto che i dirigenti in questione fossero uomini: l'importante era che al timone ci fosse gente che ne capisse di calcio.

"Il calcio, le donne, e le emozioni positive scaturite da questo sport contribuiscono a creare un prodotto decisamente interessante," spiega la Fitschen. Chiunque assista regolarmente ai campionati del mondo femminili non potrà che essere d'accordo. La popolarità del calcio femminile dipende dalla qualità dell'evento, e il coinvolgimento di ragazze e donne è la chiave per il suo successo. Detto questo, la strada da percorrere in termini di marketing per le donne della Bundesliga è ancora lunga.

Una delle preoccupazioni principali è la mancanza di copertura dei media. Raramente le televisioni si avventurano oltre le partite della nazionale femminile. La Fitschen spera che i Mondiali Femminili FIFA 2011 "portino ad un crescente interesse da parte di stampa e media". In questo modo, anche l'importanza del calcio femminile nel mercato potrebbe crescere, portando con sé nuovi finanziamenti.

Dopo aver conquistato per due volte consecutive il mondiale, nel 2003 e nel 2007, la nazionale femminile tedesca punta a difendere il proprio titolo sul terreno di casa nel 2011. Per far sì che il calcio femminile continui a prosperare, bisogna offrire un grande prodotto, dice l'ex nazionale, una delle più titolate calciatrici dell'ultimo periodo, e ne è convinta: "Un grande prodotto è proprio quello che abbiamo."

articolo tradotto da Chiara Paganini
News 2011 Journal Germany 2011

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