CRESCITA del Calcio Femminile all’interno dell’attività di base

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meratiSi è tenuto a Meda, presso la sala Civica un convegno riguardante "la Crescita del calcio femminile in Italia all'interno dell'attività di base".
Presenti, oltre alle autorità locali, alcuni importanti ospiti che sono parte attiva del calcio femminile Italiano come il CT della Nazionale Italiana Antonio Cabrini, gli allenatori dell'Under 19, Corradini, dell'Under 17, Sbardella con la sua Vice, Rita Guarino, Giuseppe Terraneo coordinatore FIGIC per la Lombardia, Cecilia Cristei, responsabile Calcio femminile CRL., Felice Belloli Presidente della CRL.
Presente inoltre una rappresentanza della Nazionale Norvegese ed Evaristo Beccalossi per la presentazione della sua Academy Scuola Calcio. Sono intervenuti i Dirigenti del Real Meda ai quali è stata demandata l'organizzazione della serata e molte giocatrici della squadra. Coordinatore della serata il noto giornalista sportivo Gigi Colombo.
Nell'ambito del convegno, sempre a Meda e successivamente a Cesano Maderno si sono disputati due incontri amichevoli, fra la Nazionale Italiana Under17 e quella Norvegese.
Gli ospiti intervenuti hanno sottolineato tutti l'enorme differenza che separa il numero delle calciatrici inscritte in Italia da quelle delle altre nazioni Europee e Mondiali. In proporzione alla popolazione nazionale noi siamo decisamente al di sotto della media europea, dalle ultime statistiche si passa dalle 25 mila atlete in Nazioni come ad es. la Francia, la Germania, l'Inghilterra e la stessa Norvegia, alle 12 mila in Italia! Non parliamo poi di altre Nazioni extra Europee come gli Stati Uniti e il Brasile.., siamo perfino sotto, con tutto il rispetto dovuto, alla Turchia!
Preoccupa soprattutto il fatto che negli ultimi sei, sette anni, questa differenza si sia allargata, per lo più a causa della riduzione delle inscrizioni delle atlete italiane.
Cecilia Cristei, pur confortata dal numero di inscritte in Lombardia, ha sottolineato la difficoltà che trovano, le piccole calciatrici per disputare i campionati locali, in quanto l'attuale regolamento stabilisce la divisione in fasce di età, con partite da disputare contro i pari età maschi, altre solo con i maschi, cosa che blocca e limita l'attività agonistica delle ragazzine. Queste norme devono essere urgentemente riviste per salvaguardare il futuro sportivo di queste calciatrici e di fatto, di tutto il movimento calcistico nazionale per le categorie esordienti e giovanissime.
Sulla stessa lunghezza d'onda è stato l'intervento di Giuseppe Terraneo, auspicando per il futuro un maggior coinvolgimento delle scuole, proponendo loro progetti validi e concreti; non ultimo, ha dato molta importanza alla collaborazione delle stesse famiglie e alla possibilità di reperire strutture adatte che possano ospitare l'attività sportiva delle atlete senza allontanarsi molto dalle loro abitazioni e dalle strutture scolastiche che frequentano ogni giorno, chiedendo anche per questo un concreto aiuto e collaborazione da parte della Federazione.
Corrado Corradini, artefice con le sue ragazze Under 19 dell'ultimo grande successo conquistato dal Club Italia con il campionato Europeo di categoria, ha ribadito la necessità che il calcio femminile diventi professionistico, legato possibilmente a squadre professionistiche maschili, prendendone organizzazione e tecnici capaci. Solo in questo modo potremo confrontarci alla pari con le nazionali estere che in questi ultimi anni hanno fatto enormi passi avanti ed il numero delle giocatrici inscritte nelle loro Federazioni è esponenzialmente aumentato anche del triplo, mentre noi, nel contempo, abbiamo fatto molti passi indietro. "Non abbiamo la forza di poter competere" ha aggiunto Corradini "contro alcune Nazioni, perché loro hanno da anni fatto una politica positiva verso il Calcio Femminile e gli ultimi campionati Mondiali hanno evidenziato che tutto questo si è riversato sul calcio giocato e i risultati si sono visti".
Anche Rita Guarino ha sottolineato la crescita di tutto il Calcio femminile europeo, mentre noi non abbiamo saputo cogliere alcune opportunità per uno SVILUPPO che era alla nostra portata. E' semplice "..gli altri sono cresciuti: NOI NO..". Occorre anche cambiare mentalità e cultura, verso il calcio femminile in Italia c'è un misto di pregiudizio e di scetticismo e questo non favorisce certo le iscrizioni e la voglia delle ragazzine di scegliere questo sport, preferendone altri come il Basket e la Pallavolo. giudicati più adatti alle donne. "Io, con la mia "scuola calcio" lavoro anche per ovviare a tutte queste problematiche, accrescendo nel contempo la preparazione fisica, tecnica e mentale delle ragazzine che frequentano questi corsi.!"
Enrico Sbardella ha sottolineato anche che il Calcio Femminile è diviso in tre diverse componenti: la LND sino ad una certa età, il settore giovanile Scolastico ed infine il Club Italia. Gruppi separati che spesso non comunicano fra di loro e questo non porta certo giovamento all'intero movimento.
"Noi tecnici selezioniamo quello che ci offre il campionato e spesso, pur comprendendo le difficoltà che incontrano le Società, ci ritroviamo con delle giocatrici che non hanno una preparazione adeguata all'impegno che si va a sostenere. Occorrerebbe arrivare ad un "sistema collegiale" per una preparazione adeguata, come fanno altre nazioni e come esiste in altri sport di squadra anche in Italia, quali il Basket e la stessa pallavolo; anni fa se ne era parlato, ma poi non si è fatto nulla di concreto".
Antonio Cabrini ha anche lui sottolineato l'enorme divario che proporzionalmente esiste fra il numero delle giocatrici inscritte e gli abitanti della nostra nazione. Solo 12mila...molto poche. "Nelle altre nazioni arrivano al doppio ed anche al triplo e questo favorisce un bacino d'utenza importante per poter fare delle scelte più ampie. Nonostante questo devo però sottolineare che l'Italia nel Rank europeo è al SESTO posto, grazia ai buoni risultati ottenuti dalle nostre Nazionali, non siamo quindi gli ultimi arrivati...."
Il giornalista Colombo ha chiesto a Cabrini la differenza fra il calcio maschile e quello femminile e quali possibilità ha l'Italia Femminile di posizionarsi ai primi posti nel prossimo Europeo.
"Sono da un anno alla guida della Nazionale e posso affermare che le "ragazze" hanno una marcia in più nel voler apprendere e nella capacità di cercare costantemente il miglioramento sia tecnico che tattico. Sanno ascoltare più dei loro colleghi maschi perché ritengo vivano questo loro sport con una PASSIONE più grande, senza avere poi per altro, un riscontro economico adeguato al loro sacrificio essendo nella maggior parte dei casi studenti e lavoratrici che per lo più si devono adeguare ad orari di allenamento serali in strutture a volte fatiscenti ed inadeguate all'impegno al quale sono sottoposte per tutta la settimana. Qui purtroppo esiste una mentalità MASCHILISTA difficile da estirpare. Per tutto quello che ho detto, questo è un MONDO che deve essere AIUTATO per crescere, le giocatrici fanno già moltissimo, ad altri spetta dare una miglior organizzazione per poi competere positivamente con le altre Nazioni europee. A proposito di Europei, io parto sempre per VINCERE...non voglio cali di tensione mentale da parte delle ragazze che devono dare sempre il massimo e sino ad ora lo hanno sempre dimostrato."
Alla fine dell'incontro un rappresentante dell'Evaristo Beccalossi Academy ha illustrato l'attività di questa scuola calcio ."Il calcio per giocare, il calcio per crescere. Il calcio per stare insieme". Uno staff preparato e professionale che potrà offrire ai bambini e alle bambine che si vorranno inscrivere una vacanza all'insegna dello sport all'area aperta per una crescita anche sotto l'aspetto educativo oltre che tecnico indispensabile per la loro giovanissima età. (Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Nella giornata di ieri, 7 Maggio, al Campo Comunale di Meda si è svolta la partita amichevole internazionale fra l'Italia e la Norvegia terminata con il risultato di 3 a 2 per le azzurre. Un incontro piacevole, fra due belle squadre giovani e con tanta voglia di mettersi in mostra. Per la cronaca le reti sono state segnate al 5'minuto da Ceccarelli, pareggio norvegese su calcio di rigore di Marit Bratberg Lung al 6' della ripresa, vantaggio azzurro al 12' con Giulia Pezzotta, la terza rete è di Danila Zazzera al 28', mentre il secondo goal norvegese arriva alla scadere del tempo con Nora Eide Lie. Soddisfatto per l'impegno Mister Sbardella: "Il risultato non è molto importante, io guardo attentamente le individualità, l'impegno delle singole giocatrici al servizio della squadra, e in questo gruppo ci sono molte ragazzine che hanno notevoli potenzialità che occorre però sempre migliorare con il lavoro e l'impegno"
Giovedì 9 Maggio si replica...al campo Comunale di Cesano Maderno, ore 15,30!

Mario Merati