L'altra metà del calcio...

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svezia-altra-meta-calcioMandela diceva che una cosa si definisce impossibile solo fino a che qualcuno non trova il coraggio o la forza per farla. La Svezia l'ha fatta! Non solo ha trovato coraggio e forza ma ha avuto anche idee e passione. Passione appunto... stiamo parlando di una parola molto pallida, o meglio lo è diventata appena sono tornato in Italia.
Più di 700 addetti stampa accreditati provenienti da tutta europa (e non solo), ad eccezione dell'Italia che può vantare un ben poco dignitoso ZERO sotto la voce media. Siamo l'unica nazione a non avere al suo seguito la TV pubblica, unica nazionale a non comparire sui quotidiani sportivi nazionali, unica nazione a non avere giornalisti od operatori radiofonici a supporto, unica nazione a non avere servizi nei notiziari sportivi del proprio paese, unica nazione a non avere avuto pubblico (eccezion fatta per genitori ed addetti ai lavori) presente allo stadio... D'altronde è dura avere un seguito se nessuno parla di Europei femminili, di date ed orari...
Io vi posso raccontare di stadi affollati(pieno nell'occasione di Svezia-Italia), fan zone accurate e ricche di internazionalità, di felicità per le strade, di aria di sport virale. Chiunque, anche i non appassionati di calcio, si sono ritrovati coinvolti in una macchina organizzativa entusiasmante. I telegiornali aprivano tutti con le novità riguardanti la competizione, e sui giornali pagine e pagine dedicate all'evento. Anche la nostra Maria Karlsson(difensore del Verona) è stata letteralmente assediata da telefonate di giornalisti, da interviste in TV, dirette sui canali nazionali... Il tutto perché la curiosità di conoscere noi, italiani cialciofili, era davvero importante, viscerale. Ma noi, italiani calcioli, siamo italiani solo all'anagrafe, questo per bontà sua, Maria non l'ha detto. Ah nessuna domanda sulla presunta omosessualità nel calcio femminile, forse sarà perché non gliene frega a nessuno?! Forse sarà perché le ragazze possono baciarsi o tenersi per mano in pubblico senza ritrovarsi puntato addosso un'occhio di bue?! Però noi, mi raccomando, continuiamo a chiederlo!!! A tal proposito è partita una vera e propria caccia a coloro, pochi per fortuna, che ancora si credono fenomeni da tastiera e che hanno pubblicato post offensivi su facebook. Rischiano grosso ora, qui si sarebbe caduti nel soluto populismo da TV pomeridiana.
Forse non è chiaro, magari meglio dirlo, non tutti arrivano a queste considerazioni: in Svezia ci sono una trentina di persone che stanno rappresentando la nostra nazione in Europa. Non significa proprio nulla per i nostri "organi di informazione"? E' davvero penoso, lasciatemelo dire, perché è il sentimento di pena è quello che provo per noi tutti. Siamo la nazione più in dietro, è ufficiale credetemi!!! La Russia, la Spagna, l'Islanda... ci hanno superati, come passione e mediaticamente. Siamo il vero fanalino di coda, e la sola cosa che ci sta salvando la faccia sono le prestazioni delle nostre ragazze.
Ed ora che scuse vogliamo tirare in ballo? In Svezia mi dicevano che noi italiani siamo molto bravi a tirare fuori le cose che non vanno, ma che non ci applichiamo mai per migliorarle o per risolverle... Opinione triste ma crudamente corretta. Aggiungo anche che siamo molto bravi a criticare i campionati o le nazionali straniere, ma faremmo meglio a guardare in casa nostra.
In Olanda(cambio se no pensate che certe cose succedano solo in Svezia), prima delle partite degli uomini, stanno facendo giocare la squadra femminile... Stregoneria forse?! In Germania durante il mondiale di due anni fa si sono fatti numeri superiori alle Under 21 maschili e se una società non paga ci pensa la federazione... Ma son crucchi!!! In Francia hanno iniziato la fusione con le squadre maschili... i francesi però sono un pò antipatici!!! In Spagna hanno aperto le "cantere", che non sono cantine, ma scuole calcio che prendono giovani da tutto il mondo... La però hanno pochi soldi, non si può fare alcio!!! in Inghilterra hanno iniziato a condividere i fan club con i maschi... I vecchi hooligans poverini!!! Noi invece italiani, i meglio di tutti, abbiamo così tante cose da poter insegnare agli altri!...
Sicuramente c'è chi chioserà: ma il calcio femminile ha poco interesse qui in italia... Cavolate!!!(potete leggere tra le righe la parola che non ho scritto per buona pace dei lettori). Chi può interessarsi a qualcosa se non se ne conosce quasi neanche l'esistenza?! Penso alla Champions giocata a Verona quest'anno: quasi 5000 spettatori in entrambi gli incontri casalinghi. Vi invito a leggere sul nostro sito(si badi bene che non sto cercando di farci furba pubblicità) questo link e poi ditemi se siete ancora convinti che il femminile non interessa: http://www.veronacalciofemminile.com/?p=3257  
Noi società dobbiamo fare tutto da sole, dai manifesti, alle registrazioni, dai contratti tv, alle collaborazioni radiofoniche. E meno male che ci sono persone capaci ad occuparsene, altrimenti faremmo la fine del povero Ulisse, deciso ad essere "Nessuno" pur di salvarsi. Noi dobbiamo ringraziare i calendari sexy se ogni tanto finiamo in Gazzetta, oppure, nel caso scaligero, la schiena di Girelli e le piastrelle delle nostre docce. Siamo d'accordo sul fatto che siamo patetici?! Inizialmente mi dicevo che erano le regole del gioco, e che bisognava fare buon viso... Ma il gioco è bello quando dura poco!
Sarebbe ora che le testate e TV cittadine, regionali e soprattutto nazionali si dessero una svegliata, l'autobus è partito e farete tardi a scuola! Vi do una notizia, mentre cerchiamo di arrivare prima del suono della campanella: in Svezia i servizi dell'ordine(e non solo) stanno lavorando per avere un'equa suddivisione dei posti di lavoro: 50% uomini e 50% donne, un pò come in Italia no?!
Me la prendo con tutti, sia chiaro. Ho visto molte società estere mandare emissari, osservatori, staff tecnico a visionare le partite... Ma dei "nostri" chi c'era? A parte me ho potuto notare, con piacere, la presenza del mister del Tavagnacco Marco Rossi... e gli altri? Ci si lamenta perché contiamo poco all'estero... che non sia anche questo un motivo?! A Stoccolma ci sarà un'importante meeting sul calcio femminile europeo, il Verona sarà l'unica squadra italiana presente... Complimenti!
Mi è venuto in mente Benigni mentre ero la... non so spiegarvi bene il perché, ma nel momento in cui mi sono fermato a pensare al nostro paese e a quanto lui ne decanti le bellezze mi chiedo se sia mai stato all'estero... Pensiero spontaneo, non polemico. In Svezia l'autostrada non si paga(ebbene si...), usano energie rinnovabili, hanno boschi e foreste a perdita d'occhio, i mezzi pubblici sono una meraviglia ed un'autentica comodità, l'ospite è trattato con i doppi guanti, tutti pagano le tasse e tutto funziona. Finisco qui il piccolo, ma significativo, salto fuori dal calcio.
Anche l'atteggiamento delle nostre atlete deve forzatamente essere diverso, se davvero abbiamo tutti la stessa passione e voglia di emergere. Bisogna farsi vedere, rompere le scatole e non adagiarsi all'idea che nulla cambierà... Il rischio è che sarà davvero così!!! L'invito è rivolto a tutte, più e meno famose. L'inizio sarà duro per voi come per chiunque ha avuto coraggio, nella storia, di ribellarsi a teorie e pregiudizi ingiusti.
Sono avvilito questo si. Molto vergognato di essere italiano anche. Rassegnato? No, assolutamente! Ci darò dentro ancora più duramente perché girando e osservando il calcio all'estero ho visto dove si può arrivare. Scrivo questo per fare informazione, non mi interessa se sarà di stimolo per altri a far meglio. Non mi importa davvero, penserò alla mia squadra e a renderla grande.

Forza ragazze, forza Italia!
Nicola Iachelli
Dirigente
ASD CF VERONA