Caro CONI, Carissimo Preside…carissimi professori…

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merati-mario-13-14I giovani, gli adolescenti, guardano al futuro con tante speranze, le energie intellettuali e fisiche sono impegnate al massimo allo scopo di ottenere giorno per giorno significativi miglioramenti. E' sorprendente vedere ed osservare la loro crescita, la loro tenacia per arrivare agli obiettivi che ognuno di loro si è posto, siano essi di natura scolastica che sportiva.
Il tempo dei giovani corre in modo accelerato, come fosse su un piano inclinato, corre sempre più veloce fra fantasia e realtà, gioie e delusioni, passioni, interessi, alla ricerca del meglio per se stessi e per dare delle soddisfazioni morali anche a chi sta loro vicino, a chi li ha cresciuti ed amati.
Tutta questa premessa, serve come base di discussione per affrontare un problema nato in questi giorni dopo la splendida prova offerta nella fase finale degli Europei in Inghilterra dalla nostra Nazionale femminile Under 17, che ha permesso alle ragazze azzurre di poter disputare il campionato Mondiale di calcio di categoria, che si svolgerà in Costa Rica fra i mesi di Marzo ed Aprile del prossimo anno.
Le normativa scolastica è molto chiara in materia: dopo 50 giorni di assenza dalle lezioni, sui 200 annuali, scatta la possibilità, al di là del rendimento scolastico, di essere bocciati. Quindi queste nostre atlete, che così bene  hanno rappresentato il nostro sport in campo internazionale rischiano di subire questa che definirei una vera ingiustizia solo per essersi "rese colpevoli" di praticare uno sport dilettantistico ad alto livello.
Ora l'appello che faccio a voi rappresentanti delle Istituzioni è di affrontare con una certa magnanimità e comprensione questa situazione, dando priorità al rendimento scolastico delle ragazze piuttosto che applicare una normativa capestro che metterebbe in seria difficoltà non solo loro ma anche le loro famiglie.
Esiste un accordo di massima fra il Coni e le Istituzioni scolastiche per dirimere questa questione, ma poi sarete voi a dover prendere l'ultima decisione durante il Consiglio dei docenti alla fine dell'anno scolastico.
L'appello è quindi rivolto a voi, come rappresentanti della SCUOLA, ma anche come EDUCATORI di vita. Come la scuola, anche lo sport educa e insegna e specialmente negli sport di squadra aiuta gli atleti e le atlete ad essere uniti, coesi, allo scopo di raggiungere con tenacia gli obiettivi  che la vita  pone loro davanti.

Cordiali saluti.

Mario Merati