L’annuncio arriva dal Vice Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Antonio Cosentino ai microfoni di Rai Sport durante l’intervallo della finale di Coppa Italia tra Tavagnacco e Torres. Quel che sembrava un miraggio si sta per realizzare? Chi lo sa! In un recente passato, sembra che il presidente Tavecchio avesse aperto un dialogo con le società di calcio professionistiche senza buoni riscontri; l’intervista rilasciata da Cosentino porta un raggio di sole e di speranza sul movimento femminile: “Noi stiamo tentando, attraverso il presidente Tavecchio, di convincere le società professionistiche, già ne abbiamo 6 e vogliamo raggiungere almeno 8 società, perché possano agganciarsi alle nostre società femminili e dare un contesto diverso di campionato, non un campionato di elite però professionistico con la Juventus, Inter, Firenze, Napoli e Verona che ci stanno dando la certezza di poter partecipare”.

A dare un’ulteriore iniezione di fiducia arrivano le parole di Marco Brunelli, direttore generale della lega di seria A: “il presidente Tavecchio ci tiene tantissimo, ne parliamo da tempo e alcuni presidenti di serie A hanno pubblicamente espresso la loro disponibilità a trovare forme di collaborazione” […..] e continua: “ è un peccato che un paese come l’Italia che vive di calcio, il cui calcio è così importante sia dal punto di vista sportivo che sociale, il settore femminile sia meno sviluppato che quello di altri paesi. Sarebbe bello che crescesse tanto anche da noi!” L’intervista di Luca Pisinicca e Katia Serra continua e la potete ascoltare integralmente nello spazio video del nostro sito o su www.calciodonne.tv.
I più scettici potranno pensare che fare propaganda è facile, io aggiungerei che purtroppo ci siamo anche abituati, ma credo anche che bisogna essere positivi e guardare avanti con lungimiranza e fiducia, lasciando al tempo di giudicare la validità delle promesse!
Dal mio punto di vista, qualora fosse organizzato un campionato professionistico a 8 squadre, tutto il movimento ne trarrebbe vantaggi: visibilità e promozione sui media; aumento spettatori e tifosi; nuovi sponsor; nuovi stimoli e ambizioni; incremento del numero e qualità delle nostre atlete, che finalmente potrebbero praticare l’attività a tempo pieno (lavorativa), con tutte le risorse e strutture necessarie (adesso a disposizione di poche società);
le società dilettantistiche avrebbero più interesse ad aprire le scuole calcio (aumento delle tesserate) e organizzarsi per costruire le future campioncine da lanciare nel campionato Pro; stringere rapporti di reciproca e proficua collaborazione con le società professionistiche, come avviene nel calcio maschile. E tante altre possibilità utili a sostenere e sviluppare il movimento tutto, con tanti benefici per tutti.
Un sorta di modello ciclismo con squadre professionistiche e dilettantistiche che collaborano nell’interesse comune.
Uno sport senza professionismo è un mondo senza sogni. Ben venga il campionato pro, la redazione di calciodonne.it sarà pronta al gran salto di qualità.
E voi che cosa ne pensate?

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