In esclusiva vi proponiamo l'esperienza di Manuela Tesse in Francia!
Non ha bisogno di una presentazione particolare, basta leggere il suo curriculum da calciatrice e da tecnico... È proprio lei la Manuela Tesse Nazionale, tenacia, grinta, cuore e tanta professionalità. Le ho chiesto un'intervista per parlare con lei a 360 gradi del nostro calcio femminile e del momento particolare di cambiamento che sta attraversando. Non mi sarei mai immaginata che Manuela fosse appena rientrata dalla Francia dove ha partecipato, per il settore tecnico, al "UEFA STUDY GROUP" (PARLIAMO SOLO DELLA SCORSA SETTIMANA...).

La mia meraviglia sarà certamente pari a quella di tutti voi !!! Nessuno di noi comuni mortali avrebbe scoperto il viaggio studio in Francia se Mister Tesse non fosse stata chiamata dalla sottoscritta. Stupore per la disinformazione?? Proprio no, a questo siamo abituati da anni!!! Il mio stupore invece, nasce proprio dal racconto di Manuela sulla realtà francese, quella di una Federazione che ha fatto del Calcio Femminile un fiore all'occhiello e che non solo ne va fiera ma invita tutte le federazioni Europee ad ascoltarne i progetti ed obiettivi e come se non bastasse, si pone, come traguardo per marzo 2016, di raggiungere le 100 mila tesserate!! Si abbiamo capito tutti bene 100 MILA !!!

Incantata dalle parole di Manuela, l'intervista si è trasformata, per me, in una lezione incredibile di calcio Femminile Europeo e io, piccola piccola, ascoltando le sue parole, ho viaggiavo con lei in un sogno fatto non da numeri ipotetici ma da una grande realtà.

Mi scuso con mister Tesse se per un attimo metto da parte tutto ciò che di grande ha fatto prima come calciatrice e poi da tecnico ... ma prima di pubblicare l'interessantissima intervista in cui ci parla della sua esperienza in Nazionale, del caso Torres, dello sciopero e altri argomenti, voglio dare precedenza alla realtà francese per mettere a conoscenza il nostro mondo, che da anni si auspica uno scenario che lei mi ha regalato...

Svegliati Italia e fai di questi sogni la nostra realtà !!!

Alla mia domanda sulla posizione che le donne Italiane ricoprono nello sport, Manuela inizia il suo racconto: " Dovrebbe essere come in tutto il resto di Europa, sono appena rientrata da Parigi, dove ho partecipato allo "UEFA STUDY GROUP" dove addirittura la Federazione da anni porta avanti un progetto di femminilizzazione sia per l'aumento delle tesserate sia per le allenatrici donne e arbitri donne; in Francia le allenatrici donne sono considerate un'arma vincente per la formazione delle giovani.
Le atlete transalpine appena smettono di fare attività vengono preparate dalla stessa Federazione, affiancata dal Ministero dello sport, ed iniziano un percorso che le lancia verso una professione in base alle loro attitudini: tecnici preparatori, fisioterapiste, arbitri e via dicendo.

La Francia ha creato un modello a sostegno delle giovani atlete che si avvicinano alla disciplina del calcio femminile. Il ministero dello sport gioca un ruolo fondamentale, mi spiego meglio: se sei una atleta di livello nazionale entri in una lista, redatta dal ministero dello sport (meritocrazia!), e da questa lista non appena termini la carriera di calciatrice ti avvia alla formazione e al lavoro all'interno della federazione stessa."

Manuela tu eri in Francia con chi perché proprio tu e come sei arrivata all'UEFA STUDY GROUP?
Sono stata chiamata e inviata dal Settore Tecnico e ho potuto condividere questa mia esperienza Con Elisabetta Spina, (ex Calciatrice), Elena Bruno (ex calciatrice e adesso tecnico) e Martina Angelini (giornalista di Eurosport ed esperta di calcio femminile internazionale).
E' stata una grande esperienza, eravamo insieme ad altre Nazionali come il Galles, Danimarca e Finlandia e tutte queste Federazioni concorrono allo sviluppo del movimento calcio Femminile!

Che messaggio vuol dare la Francia alle giovani inserendo ex atlete nel settore tecnico?
Vogliono trasmettere alle giovani che si avvicinano al calcio un modello che prevede il loro impiego una volta terminata l'attività. Qua non si parla solo di contenuti tecno tattici ma anche di valori sportivi e morali prima come calciatrice “modello” e poi come tecnico la Francia studia le sue atlete le sceglie per valore e meritocrazia fino a portarle a ruoli lavorativi di livello nel settore calcio. Abbiamo bisogno anche noi in Italia che queste bambine si identifichino in modelli femminili.

Dove ha investito la Francia nel settore femminile?
In Francia le allenatrici donne sono considerate l'arma vincente per formare le giovani. La federazione francese investe molto anche sulle società, pensa che forniscono alle società tutti i kit, le mute e i palloni (uno ogni due atlete).
Hanno adottato una serie di ottime iniziative, per esempio le migliori 25 giovani, in età compresa tra i 16 e i 18 anni, vengono mandate in un centro chiamato "Infant" dove, oltre a terminare il loro percorso di studi, vengono allenate e preparate per ben due volte al giorno; altre giovani vengono dislogate e allenate nei centri regionali e provinciali.
In questo programma lavorano ben 922 allenatrici donne!!! questi sono alcuni degli investimenti della loro federazione. Bisogna anche dire che con l’arrivo degli Arabi nel club del Paris Saint Germain e con la partecipazione del Lione è aumentata sia la visibilità che l’indotto economico, ma ciò non è stato difficile in una federazione ben organizzata e già strutturata di suo.

La federazione alle sue atlete crea un indotto di lavoro, crea il futuro delle proprie atlete nonostante in Francia non esista lo Status da Professionista ma la loro federazione tutela a 360 gradi le sue calciatrici. In Francia ogni calciatrice ha un proprio contratto privato con il proprio club. Ma la loro è una federazione di tutela sia per i club sia per le calciatrici. La Federazione Francese ti da un credito per tutte le specializzazioni, persino per l'università. Da noi le ex atlete si pagano tutto anche il corso da tecnici e poi non si capisce perché molti entrano a fare il corso allenatori tramite la nostra nazionale femminile senza averne il punteggio... questa è una mia polemica alla quale non avrò risposta .

Il vice presidente della federazione Francese è una donna anche lei espressione di un modello professionale e preparato. Questa donna è rimasta con noi un tutta la fase operativa dello studio UEFA. Hanno investito nelle scuole, nei club e nelle atlete.

A noi non viene data l'opportunità di restare da professioniste nei settori e nei quadri dirigenziali del nostro ambiente. La Francia mi ha lasciato il segno di un modello che noi stiamo sognando da anni!

Se tu avessi la possibilità di raccontare questa tua esperienza al Presidente Tavecchio cosa gli diresti?

Di investire, di crederci perché lui come presidente della LND ha fatto molto e ha investito con i maschi. Deve crederci, noi non siamo un peso e con investimenti oculati si potrebbero ottenere anche guadagni e prendere persone CAPACI e non gli amici degli amici.

La lunga intervista con Manuela non si chiude qua, con lei ho parlato di molte altre cose... Ma con lei ho sognato per un'ora attraverso un racconto meraviglioso, iniziato con il suo viaggio in Francia dove ha vissuto un'esperienza unica, un sogno che per le ragazze francesi è realtà...

Chissà forse è per questo che la Figc non ci racconta i suoi viaggi di studio in UEFA...
Magari dopo il racconto fantastico che mister Tesse ci ha regalato..., al prossimo "Study Group UEFA" la FIGC dovrebbe invitare un presidente di A, uno di B, un tecnico e una calciatrice...

Al mio risveglio posso solo dire viva la Francia e il suo calcio al Femminile !

Elisabetta Cortani
calciodonne.it