Calcio Femminile Italiano. Un LIMBO dal quale uscire!

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Parecchi studi giungono alla conclusione che le DIVISIONI tendono a scomparire di fronte ad un comune pericolo. Ora, senza drammatizzare troppo, parliamo sempre di un gioco, in questo caso di calcio, non è un pericolo proveniente dall’esterno, ma dall’interno ed è per il calcio femminile italiano quello di rimanere in una sorta di LIMBO, senza grosse prospettive future ne per le SOCIETA’ e, di riflesso, neppure per le protagoniste di questo sport: le GIOCATRICI!
CALCIODONNE, un mese fa, ha pensato d’intraprendere un percorso innovativo per arrivare ai vertici delle Istituzioni politiche e sportive lanciando una PETIZIONE per cercare semplicemente di cancellare, anche solo in parte, una DISUGUAGLIANZA fra i due mondi calcistici Nazionali: quello maschile e quello femminile!

 

Lo sbilancio fra questi due mondi è sotto gli occhi di tutti gli sportivi, uno sbilancio ENORME! Non si “chiede la luna”, con questa petizione si chiede di accorciare questa distanza distribuendo le RISORSE in modo più EQUO e GIUSTO.

Per arrivare ad ottenere anche gli obiettivi minimi occorrono però alcune importanti priorità:

un maggior senso di UNITA’ fra tutte le componenti del Movimento calcistico femminile per studiare una strategia COMUNE, atta a risolvere i problemi cronici presenti da anni;

una DECISA COESIONE fra tutti i PRESIDENTI di Società, perché sono LORO che mettono le RISORSE economiche ed organizzative per affrontare la lunga stagione sportiva;

un MIGLIOR DIALOGO fra le Società e il Sindacato Calciatrici/tori, auspicando anche una maggiore flessibilità fra le due parti, in quanto il DIVIDE ET IMPERA in questi anni ha portato solo negatività e mancata crescita.

Sotto la spinta delle critiche interne ed esterne (UEFA e FIFA) in questi anni qualche passo avanti è stato fatto, specialmente verso il settore delle Nazionali. Si sono notate delle concrete sinergie tra gli allenatori delle squadre Nazionali ed anche una miglior comunicazione con i tecnici delle Società;

sono stati organizzati utili Stage per osservare le nuove leve, come importante è stato mandare dei tecnici a visionare le partite dei vari campionati.

L’impegno quindi si è visto, MA è sempre al di sotto di quello ESIBITO in questi ultimi anni dalle altre Federazioni Europee e mondiali.

La REDISTRIBUZIONE delle risorse finanziarie fra calcio maschile e femminile in queste nazioni è stata attuata alla grande, favorendo di riflesso l’interessamento di NUOVI SPONSOR, delle TV e dei giornali. In molti di questi Paesi c’è stata anche l’iniziativa d’inserire nei CLUB PROFESSIONISTICI MASCHILI anche le squadre femminili elevando il tasso tecnico delle squadre ed i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti.

Anche in Italia c’è questa possibilità…, ma anche in questo caso i risultati sono sotto gli occhi di tutti in negativo! Poche Società hanno aderito…la FIORENTINA è stata la capofila, ma le altre hanno lasciato il lavoro a metà…collaborazioni esterne…, accordi approssimativi…, insomma la strada verso una VERA integrazione calcistica è ancora lunga e tortuosa!

Ritornando alla PETIZIONE invito veramente le Società e le giocatrici che ancora nutrono dei dubbi sull’effettiva efficacia dell’iniziativa di non avere problemi a chiedere delucidazioni.

FIRMARE significa PARTECIPARE alla PARTITA, non stare in panchina a vedere le altre che si mettono in gioco e lottano per VINCERE: lo fanno anche per VOI. Qualcuno dice è una petizione che porterà vantaggi solo alle Società, questo è certo…, ma VOI giocate per queste Società, quando non vi arriva puntualmente il rimborso spese, da chi andate in prima istanza? Se le vostre Società avranno più risorse economiche anche voi ne trarrete giovamento.

Nelle interviste quando si parla della situazione del Calcio femminile in Italia vi lamentate: rimborsi spese minimi e insufficienti, problemi per curare gli infortuni, molte giocatrici mi dicono che spesso anticipano le spese…, alzatacce per arrivare a giocare sui campi a centinaia di Km di distanza…, tutte cose che voi, giustamente denunciate da anni …sopportate da anni…non vi sembra l’ora di reagire a queste andazzo?


Non so se questa petizione porterà qualche cosa di concreto, ma è certa una cosa: se non si fa NULLA, se si è STATICI, se si alzano le spalle sconsolati per gli insuccessi passati, allora poi non ci si può lamentare dell’attuale situazione…si merita di stare nel LIMBO!

 

Mario Merati