CHE FINE HA FATTO IL DDL AS 1996 PER L’EQUILIBRIO DI GENERE NELLO SPORT (LEGGE SUL PROFESSIONISMO)

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Svanisce nel nulla la promessa di approvare la proposta di legge DDL AS 1996 in data 8 marzo 2016 per la Festa della Donna. Tanti buoni propositi ma di concreto, per adesso, non si è arrivati a nulla! Saranno le solite propagande politiche ?

Ripercorrendo i passi della (dovuta) iniziativa dell'On. Fedeli vediamo che la proposta fu presentata in data 1 luglio 2015 e annunciata nella seduta ant. n. 477 del 2 luglio 2015 per poi lanciarla a conoscenza dei media con la conferenza stampa del 30 settembre 2015 presso la Camera dei Deputati. ( http://www.valeriafedeli.it/conferenza-stampa-di-presentazione-ddl-as-1996-per-lequilibrio-di-genere-nello-sport/ )
Allo stato attuale, risulta dal sito del Senato, che il disegno di legge è stato assegnato alla 7ª Commissione permanente che non ha ancora iniziato l'esame. ( http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/45823.htm

 

Prima ancora, in data 7 novembre 2014 presso la Sala stampa della Camera, ci fu la presentazione della proposta di legge dell'On. Laura Coccia (

http://www.gazzettaregionale.it/notizie/presentata-la-proposta-di-legge-per-il-professionismo-nello-sport-femminile

per estendere i diritti dello sport professionistico anche alle donne ( solita proposta dell'On. Fedeli). "C'è una differenziazione insopportabile in questo Paese, dove lo sport femminile ha sempre portano grandi risultati, dalle medaglie olimpiche nelle discipline singole ai campionati di squadra" - ha dichiarato la giovane deputata democratica ed ex-atleta disabile - "Vi è la necessità assoluta di garanzie, da quella per la maternità a quella sanitaria, senza dimenticare l'aspetto economico. Dobbiamo adeguarci agli standard maschili e guardare con un occhio diverso l'ambiente femminile, troppo spesso relegato ad ambiti estetici più che ai risultati sul campo".

In questa conferenza erano solo presenti le rappresentati sindacali del calcio e basket.

Vediamo nello specifico quale sono le modifiche proposte avanzate dalla Fedeli che fanno così paura ai suoi colleghi Onorevoli di Governo tanto da rimandare di mese in mese l'approvazione.

1. Alla legge 23 marzo 1981, n. 91, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 2, primo comma, le parole: «sono sportivi professionisti gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi ed i preparatori atletici» sono sostituite dalle seguenti: «sono sportivi professionisti gli atleti e le atlete, gli allenatori e le allenatrici, i direttori e le direttrici tecnico-sportivi ed i preparatori e le preparatrici atletici»;
b) all'articolo 2, dopo il primo comma, è aggiunto il seguente: «Qualunque sia la disciplina sportiva regolamentata dal CONI, è vietata qualsiasi discriminazione da parte delle federazioni sportive nazionali per quanto riguarda la qualificazione del professionismo sportivo in ambito femminile e maschile.»;
c) all'articolo 10 è aggiunto, in fine, il seguente comma: «Quando elementi di fatto, desunti anche da dati di carattere statistico relativi alle qualificazioni degli sportivi professionisti, alla costituzione e alla affiliazione delle società sportive, siano idonei a fondare, in termini precisi e concordanti, la presunzione dell'esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori in ragione del sesso, spetta alle federazioni sportive nazionali riconosciute dal CONI l'onere della prova sull'insussistenza della discriminazione.».

Come possiamo notare, le modifiche consistono "solo" nell'aggiunge il genere femminile nelle varie qualifiche, ignorate, chissà perchè, fino adesso. La stessa modifica di legge, risulta sempre dal sito del Senato, sia stata firmata da pochi parlamentari.

A parte che secondo me questo aggiornamento andava fatto d'ufficio insieme alle "quote rosa", mi chiedo: cosa c'è da valutare, analizzare e discutere per porre rimedio a cotanta discriminazione? ... quando in altre situazioni, in poche ore notturne, sono stati capaci di ridurre in povertà migliaia di Italiani con la legge salva banche ?

Premesso che,
secondo il mio punto di vista, non si fa il professionismo con le leggi ma con i soldi e i progetti, a tal riguardo, vi riporto una dichiarazione di Michel Platini: "Il professionismo esiste solo perchè ci sono i soldi – non esiste solo per la volontà di voler essere atlete professioniste. La difficoltà in merito non è mica per l'UEFA, è una questione legata alle federazioni nazionali, alle leghe, ai club. È più un argomento nazionale che internazionale."

E soprattutto, perchè nessun sindacato sportivo e politico reclama? per rispondermi a questa bella domanda sono andato a spulciare nei meandri della politica/sportiva e sapete che cosa ho trovato? l'onnipresente sindacalista Katia Serra, opinionista RAI, è anche allenatrice della Nazionale Parlamentari! leggi quà

Come può la Serra a reclamare contro le sue onorevoli-calciatrici? Potrebbe mettere a rischio il suo posto in panchina e/o compromettere altre posizioni di prestigio? e allora ... meglio stare zitti e aspettare, tanto la proposta di legge è stata presentata, le conferenze stampa sono state fatte..., le tesserate AIC sono contente e intanto ... fanno le partite... e i diritti delle donne dello sport?

Poi parlano di femminismo, pari opportunità e discriminazioni. Ma non è finita quì!

Ho avuto modo
di entrare in contatto con la gentilissima On. Coccia alla quale ho parlato della petizione sui diritti tv. Mi invitò subito ad un incontro a Roma ma dal momento che gli ho mandato il testo della petizione si è letteralmente volatizzata.

Com'è bella la politica, così ricca di diplomazia e di interessi... raramente a sostegno del rispetto dei cittadini...

Forse la nostra petizione non è condivisa perchè inopportuna?
... e perchè l'AIC snobba le nostre iniziative? (mi è stato detto che non abbiamo valenza Istituzionale... e la democrazia partecipativa cos'è?

lo scorso anno ci bloccarono le manifestazioni contro la violenza sulle donne organizzate in 12 città italiane: 8 manifestazioni su 12 furono annullate per la mancata partecipazione delle loro tesserate, mentre in 4 città se ne fregarono dell'AIC. A Napoli, Milano, Pescara e Udine scesero in piazza e in tutti i casi si riscontrò un grande successo di consensi e promozione.
A Napoli con il sindaco De Magistris in prima fila insieme al presidente Lello Carlino (Titolare Carpisa) e Italo Palmieri del Napoli; l'Assessora allo sport di Milano ci aprì Piazza del Duomo dove il presidente Bulleri della Bocconi piazzò il suo gazebo e le sue ragazze intrattennero i passanti; Pescara con la società femminile di casa e l'associazione contro la violenza sulle donne manifestarono per l'eguaglianza e l'assessorato di Udine segui per le strade della città l'iniziativa dell'omonima società femminile.
Motivazione del blocco? non era il momento di manifestare contro la violenza sulle donne, avevano il progetto "Settore calcio femminile" in discussione, poi bocciato come da previsione da Tavecchio.

Quest'anno si sono ripetuti con la petizione sui "diritti tv al calcio femminile"
. Prima di rendere pubblica la mia idea, mi sono permesso di contattare il presidente Tommasi per avere la loro condivisione ma la risposta non è ancora pervenuta. Questa volta sembra che la loro assenza sia dovuta al fatto che la stessa richiesta l'avevano già avanzata loro con risposta negativa al presidente Tavecchio e poi dicono che noi di calciodonne non abbia i titoli per avanzare proposte. Come se la democrazia partecipata non esistesse. E cmq, secondo il sindato del calcio, questa è una lotta che spetta alle società e non alle calciatrici... e su questo punto lascio a voi tutti ogni considerazione!

In tutto questo, non dimentichiamoci di quelli/e che si astengono perchè hanno rapporti con la FIGC e/o che sperano di avere una poltroncina... come se la nostra richiesta fosse illegittima e anticostituzionale...

Noi andiamo avanti con le nostre iniziative, per adesso abbiamo superato i 12.000 firmatari con la speranze di unire, in questa giusta battaglia, tutti gli scettici... anche quelli che per partito preso, hanno, al momento, posizione contraria. Firmate a questo link: https://www.change.org/p/diritti-tv-al-calcio-femminile

Considerato che nel Dipartimento i presidenti di calcio femminile non hanno possibilità di decisione ma solo di parola (come da regolamento), e in previsione di una possibile costituzione di una "Lega Calcio Femminile" credo che sia arrivato il momento di lanciare la famosa "Associazione dei Presidenti di calcio Femminile".

Buon calcio femminile a tutti!

Walter Pettinati

Rif: http://www.altalex.com/documents/news/2011/12/07/la-legge-23-marzo-1981-n-91-sul-professionismo-sportivo

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