NUOVO DELEGATO IN CAMPANIA, ED E' POLEMICA!

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"SVECCHIAMENTO IN CAMPANIA" a napul tutte a fa a' cazett... di Walter Pettinati "Svecchiamento e problema della ghettizzazione" questi sono alcuni dei punti strategici del nuovo delegato del calcio femminile in Campania pubblicato su www.napoli.com da Francesca Pettinati. E' Marco Celia, ex delegato del calcio femminile della provincia di Salerno, nonchè allenatore degli arbitri nella stessa provincia. Nominato dal comitato regionale, momentaneamente fino al 30 Giugno 2008 dopodichè saranno le società ad eleggere con i voti il proprio delegato regionale che resterà in carica 4 anni, è stato preferito ad un altro candidato richiesto ufficialmente come delegato da 7 società campane su 10. Nonostante questi consensi non è stato preso in considerazione. Chissà perchè?? Certamente, io credo, che non è con la discriminazione che si incrementano i settori giovanili e dare modo alle ragazze di giocare con le loro coetanee. La Campania è terra di tradizioni calcistiche invidiabili, di grandi campioni e di ragazze con hanno dimostrato doti tecnico/atletiche di tutto rispetto (Valeria Pirone (Calciosmania) è l'unica calciatrice in attività ad aver segnato una tripletta in Nazionale dopo Carolina Morace) ed è giusto che queste ragazze possono svolgere la propria attività nella loro regione e nelle loro città. Ci sono società ben organizzate, ma non ce la possono fare da sole, non bastano più i discorsi! Servono programmi concreti, iniziative mediatiche forti e soldi, non basta più la sola "passione pura" solo perchè fino ad oggi non si è saputo fare di meglio. Cosa direbbe la portiere di 64 anni intervistata dalla tv sapendo che in campania vogliono svecchiare? E tutte le calciatrici campane e italiane cosa ne pensano di questa prospettiva? Ma andiamo a leggere alcuni dei punti programmatici: - Creare un piano di sviluppo del calcio giovanile femminile (centri tecnici federali provinciali). - Presenza dei delegati regionali e provinciali sui campi. - Aiutare le società nella ricerca degli sponsor per evitare l’eccessivo ritardo circa l’inizio del campionato regionale. - Opera di “svecchiamento” delle rose del calcio a 5 e del calcio a 11, dando più spazio alle giovanissime. - Lenire l’opposizione delle famiglie alla pratica, da parte delle ragazzine, del calcio femminile. - Risolvere il problema della ghettizzazione del movimento. Ho intervistato Regina Santoriello, 36 anni calciatrice di tutto rispetto e grande promessa di calcio femminile campano e della Nazionale oltre che organizzatrice del torneo Internazionale di Cava de tirreni e resp. della società Cavese: "Per quanto riguarda me stessa posso affermare di aver sempre trasmesso i valori positivi del calcio in rosa, anche nei momenti più bui della mia carriera dove era forte il desiderio di mollare tutto, e nonostante tutto io e alcune delle mie compagne di squadra andiamo avanti stimolando è avvicinando tante giovanissime alla nostra realtà, oggi per dare una svolta al calcio femminile vi è bisogno di creare sinergie tra scuole, associazionismo, istituzioni locali e organi federali sportivi, dove ognuno si senta parte di quel progetto, quindi non più società individualiste è monopolizzanti, ma tante realtà che si accomunano in un solo obiettivo: promozione e crescita del calcio in rosa." Walter Pettinati