DINO SALVETTI: UN PRESIDENTE OLTRE L'ARCOBALENO

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arcobaleno-veronaDopo un grande allenatore, passando a un ottimo dirigente, chiudo il trittico con un presidente Dino Salvetti: cuore, cervello ed anima dell'Arcobaleno Bardolino.
Le gialloblu' hanno conquistato nel 2012 : il campionato Giovani Calciatrici e la Supercoppa G.C. aggiudicandosi l'opportunità di disputare il "Groosroot Festival a Coverciano" oltre la prestigiosa "Gardaland cup" contro squadre del Nord-Europa. Nel 2013 le gialloblù si sono confermate nuovamente vincitrici del "Giovani Calciatrici 2013" e il  25 maggio affronteranno lo Zensky Padova per disputarsi la:"Supercoppa Giovani Calciatrici 2013".
-Per farti conoscere al grande  pubblico quali calciatrici di serie A hai avuto il piacere di apprezzare particolarmente?
S-Non vorrei fare torto a nessuna, ma qualche anno fa  avevo  messo a disposizione una parte del mio appartamento a quelle ragazze del  Bardolino Femminile, che si trovavano lontane da casa. Vivevano con la mia famiglia  gran parte dell'anno e ne diventarono parte. Ho avuto la fortuna di conoscere le più grandi campionesse:"PANICO, GABBIADINI, BONI, CAMPORESE
-Raccontami un'aneddoto simpatico su  una di loro..
S-Mi ricordo un episodio su Valentina Boni, la bomber del Brescia. Era infortunata ad un ginocchio e non poteva muoversi, si annoiava tremendamente e allora ho preso una sedia da ufficio trasformandola
in una macchina di formula 1 che girava per casa. Approfitto di Calciodonne per salutarla: Ciao Valentina!!!
- Sei rimasto ancora in contatto con altre protagoniste della serie A. chi ti ha particolarmente colpito?
S-Non vorrei dimenticare nessuno, perchè sono state tutte brave. Qualcuna ricorderà ancora le feste e le grigliate in terrazza da me. Però vorrei menzionare una ragazza che mi ha molto colpito
particolarmente per la sua umiltà e semplicità: Alessia Tuttino.
-Come ti è venuta l'Idea di creare l'Arcobaleno Bardolino?
S-L' Arcobalino Bardolino è nato 3 anni fa, è una società di puro settore giovanile,in collaborazione con il Bardolino-Verona C.F. Il suo scopo è quello di fare crescere le  ragazzine in modo sano. Non esiste una prima squadra  e le quote versate dai genitori  vanno a beneficio delle  figlie, altrimenti é matematico che scappano subito.
-Come si diventa una tua calciatrice?
S-Solitamente le ragazzine che si avvicinano al nostro gruppo, non arrivano attraverso uno scouting particolare, ma ci arrivano perché vedono il nostro gioco  e il  gruppo molto coeso. Molti genitori decidono di portare la loro figlia ad allenarsi  sobbarcandosi parecchi sacrifici. Le ragazze arrivano da tutta la provincia di Verona, alcune arrivano pure dal Trentino. Mi capita talvolta di ricevere critiche, ma sono fiero del mio lavoro ed ai miei critici posso rispondere sul campo con i risultati. Una delle mie "bambine" (BALDO CARLOTTA, classe 1997 ) ha già debuttato in nazionale giovanile e nel 2013 pure in serie A col Verona femminile..
Ho chiesto ad un allenatore e ad un dirigente come vede i problemi del nostro sport. Ora tocca ad un presidente di puro settore giovanile.
-Come  vedi oggi la situazione del calcio femminile nazionale?
S-Il problema del calcio femminile di casa nostra è legato alla poca   visibilità del movimento. Bisogna partire dal basso, dalla base e lavorare bene.
-Entrando proprio nel tuo campo, come vedi la situazione dei vivai ?
S-Noto purtroppo che si lavora molto dal punto fisico, mentre pochi vivai lavorano sulla qualità, sulla "tecnica di base".
-Come fai a convincere un padre scettico a portare sua figlia a giocare a calcio?
S-Secondo me tutti ragazzi e ragazze devono avere la possibilità di praticare lo sport che a loro piace senza alcun pregiudizio.

Ringrazio per l'intervista Dino e le società: Arcobaleno Bardolino e Verona-Bardolino Calcio Femminile.

Maurizio Faretta