PULCINI/E: ORA LE PARTITE LE ARBITRIAMO NOI

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Gianni-RiveraLa rivoluzione «culturale» parte dall'alto, perché la svolta (in vigore da questa stagione sportiva di base) l'ha pensata e voluta il Settore Giovanile e Scolastico della Federcalcio, che ha a capo il campione senza tempo Gianni Rivera.
Il messaggio è chiaro e già recepito dal territorio: durante i tre tempi - da quindici minuti l'uno - non ci sarà più un dirigente o l'allenatore di una delle due formazioni in veste di arbitro, ma toccherà ai bambini, o alle bambine, mettere ordine alle diatribe del pallone.

La novità della Federcalcio: basta dirigenti con il fischietto,a decidere saranno i ragazzi.Il confine è dunque segnato. L'Italia dei campetti di calcio prova a darsi una scossa e ad uscire dai soliti corto circuiti che nascono là dove i riflettori non arrivano. Se le regole, oltre ad essere insegnate, vengono poi fatte mettere in pratica proprio da chi deve rispettarle, può darsi che si riesca a tener lontano ogni tipo di isterismi.Rispetto, ma non solo. Il calcio dei piccoli «Pulcini», fascia d'età dagli otto ai dieci anni, dovrà camminare senza fischietto in campo.E se oggi il fischietto dovrà già restare ai margini delle sfide fra «Pulcini», dalla Figc arriva l'invito a fare lo stesso anche un gradino più in su, nella categoria «Esordienti», quando in campo scendono bambini/e dai 10 ai 12 anni. Ai genitori tifosi il compito di sentirsi parte di questa svolta.

"La mia utopia: un calcio senza arbitri" GIANNI RIVERA

Fonte:"La stampa:G:Buccheri"

MAURIZIO FARETTA