Patrizia Panico, “bomber di razza” sempre all’appuntamento con il goal !

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panico-patriziaIntervista a una delle giocatrici più famose del campionato di serie A
1) Trentotto anni suonati ma sempre da protagonista nelle partite, cominciano a sentirsi sul campo gli anni che avanzano o ti senti in forma come a vent'anni? Che cosa ti spinge a giocare ancora?
Non credo sia giusto fare un termine di paragone per uno stato di forma di ora con quello di 18 anni fa. Credo sia più opportuno considerare il fatto che per essere in forma a 38 anni ci si deve allenare meglio e di più rispetto a quando ne avevo 20.
Credo che alla base ci sia il divertimento, questa è la mia motivazione principale.
2) Dopo 9 Scudetti, 5 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane non sei ancora soddisfatta? Cosa vorresti vincere quest'anno?
Non ci si stanca mai di vincere se ci si mette sempre e continuamente in discussione e se non ci si adagia su ciò che si è fatto. Avere e vedere obiettivi nuovi all'orizzonte mi fa avere sempre la stessa voglia di vincere come se non l'avessi mai fatto.
Non faccio calcoli, voglio vincere partita dopo partita, i conti si fanno alla fine.


3) Quante presenze in nazionale hai avuto? Ora di nuovo la convocazione...con quale spirito parti?
Quante presenze in nazionale ho avuto, significa: quante presenze ho? Non ti so rispondere su questo, so che sul mio sito internet i dati sono tutti aggiornati (www.patriziapanico.it).

È un raduno come gli altri, nulla di più e nulla di meno.
4) Tu sei una attaccante dal goal facile, nel campionato di quest'anno c'è qualche giocatrice che ti assomiglia e che pensi possa diventare la futura Patrizia Panico?
I goal non sono mai facili, ma non credo sia giusto per gli altri attaccanti fare termini di paragone con me, cercate di vederle con le loro caratteristiche e non con quelle che potrebbero somigliare alle mie.
5) Contro il Rossiyanka hai messo a segno il goal vittoria e il goal della qualificazione e ora siete ai quarti di finale, chi temi di più delle sette squadre rimaste?
Siamo tra le 8 squadre più forti d'Europa e questo è ciò che più conta, ora dire un sorteggio positivo o negativo è un po' difficile, si tratterebbe di dettagli e non è questo il momento per fare commenti di questo tipo.
6) Hai avuto il piacere di giocare con Carolina Morace nel Modena, quali ricordi hai?
Ne ho tanti di ricordi con Carolina, non saprei sceglierne uno in particolare, è una giocatrice fortissima, soprattutto per la sua personalità.
7) Nel corso di tutti questi anni da attaccante chi è stata la tua compagna là davanti con cui avevi più feeling?
Non mi sembra giusto fare una scelta del genere, ho avuto la fortuna di giocare con tante giocatrici forti e qualcuna anche meno forte, ma alla fine mi adatto tranquillamente con tutti, le due prerogative devono essere intelligenza calcistica e voglia di imparare.
8) Hai mai pensato di mollare e perché durante la tua lunga carriera calcistica?
Gli ultimi europei mi hanno fatto riflettere su questa opzione, semplicemente perché non mi sono divertita.
9) Quale è il ricordo che ti ha regalato più emozioni in questi anni e quale quello determinante per la tua carriera?
Sinceramente non ci sono ricordi particolari, gli ultimi sono sempre quelli più emozionanti, per ora ti posso dire i goal di sabato scorso contro il Riviera che hanno ribaltato il risultato.
Un ricordo determinante: sono tanti e ci vorrebbe una giornata, ogni partita o allenamento che sia mi lascia un ricordo importante che diventa determinante per la mia carriera.
10) Cosa vuol dire per te essere calciatrice? Ti senti una professionista?
Significa essere fortunata, faccio ciò che mi piace di più in assoluto e per questo mi pagano anche, detto ciò non mi sento professionista, sono PROFESSIONISTA, e come me tutte le mie compagne di squadra che con dedizione ed impegno sono tutti i giorni sul campo a faticare.
11) Cosa pensa una "punta di razza" come te quando si trova davanti alla porta avversaria? Penso solo a fare il massimo.
12) Quando si riescono a fare tanti goal è perché dietro c'è anche una grande squadra, come ti senti all'interno della Torres e quali obiettivi ti prefiggi e vi prefiggete per la fine del campionato?
La Torres si pone sempre nuovi obiettivi come me, per questo andiamo d'accordo.
13) Quali hobby hai e cosa fai nel tempo libero?
Ho tanti hobby: oltre al windsurf e fotografia ora sto studiando giapponese; nel " tempo libero" frequento scienze della comunicazione, ancora un paio di esami e ho la laurea.
14) Se tu avessi la bacchetta magica come trasformeresti il calcio femminile in tre azioni?
Con sole 3 azioni sarebbe difficile cambiare qualcosa ma intanto ridurrei a 10 le squadre di serie A alo scopo di poter avere un prodotto più vendibile.
15) Come si fa a investire di più sul calcio femminile in Italia? Appunto, come dicevo sopra, avere un prodotto vendibile.
16) Hai un sogno nel cassetto da realizzare? Per ora il mio sogno è la laurea.
17) Come vedi il tuo futuro? Scegli: allenatrice, ct della nazionale, dirigente o altro? Non so cosa sarà il mio futuro, mi piace parlare del presente, come vedi non mi entusiasma parlare di un tempo che non esiste o che è già esistito.
18) Chi devi ringraziare che ti ha aiutata a raggiungere questi livelli?
Devo ringraziare tutti ovviamente, non voglio fare un elenco altrimenti rischierei di dimenticare qualcuno, quindi partirei dalla mia famiglia, la quale mi ha sempre sostenuto, a tutti i miei allenatori, i quali mi hanno sempre trasmesso qualcosa, chi più chi meno. Nel mezzo però tantissime altre persone, vere e immaginarie, vicine e lontane.

 

Ringrazio Patrizia Panico per la gentile concessione dell'intervista.

Laura Pressi