Giovedì, 18 Aprile 2024
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UNA STORIA A LIETO FINE

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Elena, capitano delle Giovanissime del Tradate, nasce 13 anni fa e rinasce per la seconda volta nel settembre 2012, quando, dopo un brutto male, torna a sentirsi viva. In un intervallo di tempo così breve tutto dovrebbe scorrere senza pensieri, i giochi dovrebbero avere più spazio dei compiti e i nemici non dovrebbero ancora avere un senso ma restare rinchiusi nei libri degli adulti. Elena invece un nemico cattivo l’ha conosciuto nell’ottobre 2011 quando, durante una partita del Campionato Giovanissime Regionali, si accorge di avere un nodulo sulla coscia sinistra. Comincia per lei un viaggio difficile che la porta prima dal fisioterapista della società, poi al pronto soccorso, infine in pediatria dove rimane ricoverata per due settimane.

I medici escludono tante malattie ma le presentano un avversario dal nome lungo e difficile: Linfoma non-Hodgkins anaplastico a grandi cellule.
Cambia tutto, cambiano i ritmi e i colori cedono il posto ai grigi della malattia. Il linfoma è maligno e costringe Elena a cicli di chemioterapia di cui sono noti gli effetti collaterali. Il suo nuovo campo diventa l’ospedale, dove la ricoverano ogni due settimane per alcuni giorni, il suo spogliatoio è una casa dove trascorre quasi tutto il proprio tempo non riuscendo più ad andare a scuola e restando spesso lontana dal suo gruppo di amici. La cosa però che più intristisce Elena è la lontananza dalle sue compagne di calcio: gli allenamenti sono da abbandonare e la malattia non le permette nemmeno di andare a seguire le partite della sua squadra.
brugioli-azione14Elena è una bambina timida ma forte. Costretta per otto mesi a seguire la propria vita stando in panchina, finalmente viene abbracciata dalla bella notizia che il tumore sta regredendo. A quanto pare certe volte è necessaria una buona dose di coraggio anche per essere bambini. Elena non ha perso l’anno scolastico, ha riacquistato fiducia in se stessa e ha cominciato la riabilitazione in piscina per rimettere in funzione la muscolatura. Oggi si sente più sicura, con un nuovo sorriso e con la grinta giusta per riprendere la sua vera passione, correre dietro quel pallone che tanto la fa sentire viva. In una letterina lei stessa scrive quanto l’ACFD Tradate l’abbia sostenuta facendole sempre sentire la sua presenza, sapendola incoraggiare e rendendola una persona migliore.
Lo sport le ha insegnato che gli avversari, anche quando temibili, vanno affrontati e quello appena sconfitto è sicuramente il più forte che c’era sulla piazza. Ad aspettarla al suo ritorno in campo, Elena ha ritrovato le compagne e il Mister Luigi Magurno che le ha dato un’iniezione di fiducia consegnandole la fascia da Capitano che lei oggi porta con orgoglio.

Erica S.

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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