Giada Traverso: "Toglietevi dalla testa l'equazione calciatrice=maschiaccio!"

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Ma è vero che le calciatrici sono tutte brutte con lineamenti maschili e non hanno nulla di femminile? Assolutamente no, anche se purtroppo questa è una credenza comune. Non ci credete? Volete una prova? Ecco Giada Traverso, giovane calciatrice classe '99 in forza al Molassana Boero, che ci spiega il suo punto di vista, il tutto corredato dagli splendidi scatti in studio di Fabio Fazzari e Mara Ramella.
Ciao Giada! Secondo te come mai esiste un pregiudizio nei confronti delle ragazze che si avvicinano al calcio e perché alcuni pensano che 'donna calciatrice' sia sinonimo di "maschiaccio" senza la possibilità che possa esistere una calciatrice femminile?

"Secondo me la maggior parte delle ragazze che giocano a calcio sono femminili e sanno e vogliono essere femminili: quelli che affermano il contrario hanno avuto una visione limitata della cosa. Purtroppo si dice anche che a calcio giochino donne con i capelli corti molto somiglianti a uomini, ma non è così".

In Italia all'apparenza si sta muovendo qualcosa: squadre professionistiche di Serie A maschile stanno comparendo anche nel femminile, come ad esempio Sassuolo ed Empoli, e ogni squadre professionsitica dovrà avere l'under 12 femminile. Tuttavia l'ex Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, poi costretto a dimettersi dopo questa frase, asserì che "non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche" mentre il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio affermò che voi donne non siete poi così handicappate come pensava (volendo addirittura fare un complimento). Come possiamo crescere se ai piani alti si esprimono così?
"Per crescere dobbiamo evitare di ascoltarli e andare avanti a testa alta facendo quello che ci piace, cercando di portare avanti i nostri sogni. Se veniamo giudicate in questo modo qua non dipende da noi: nel 2016 bisogna aprire gli occhi alla vita e sta a loro venire a vederci e giudicarci solo dopo. Il mondo in ogni caso va avanti. L'inserimento di club professionistici nel femminile è una cosa buona perché un Genoa o una Sampdoria creano comunque più interesse e attirano più spettatori di un'altra squadra senza un nome così importante. Del resto, davvero, dobbiamo solo fregarcene e andare avanti!".
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Qual è la differenza principale tra calcio maschile e calcio femminile?
"Purtroppo il paragone non si può fare per un fattore fisico: una calciatrice femmina molto spesso può avere difficoltà ad affrontare un calciatore maschio tecnicamente più scarso perché fisicamente il paragone non può reggere. Nonostante questo, ci sono molte ragazze che saprebbero dare filo da torcere ai ragazzi non sfigurando e sopperendo la differenza fisica. Giocare con i maschi aiuta moltissimo a crescere e ad affrontare le partite con maggiore cattiveria".

Quando svesti i panni di calciatrici e indossi quelli di ragazza, che tipo sei?
"Sono una ragazza solare, simpatica, frequento il quarto anno di ragioneria e mi piace stare con i miei amici quando non mi alleno: in pratica una ragazza normalissima!".

Come, perché e con quali prospettive hai iniziato a giocare a calcio?
"Ho iniziato a giocare perché fin da piccola mi piaceva. Ho iniziato a giocare nell'Internazionale con i maschietti, poi grazie al Ravano e ai giardinetti con i miei amici ho iniziato a crecere sempre di più fino ad arrivare alle squadre femminili: Athletic, Valpolcevera e ora Molassana".

Questo è il tuo secondo anno al Molassana: qual è l'obiettivo? A cosa aspiri sia personalmente che come squadra?
"Voglio crescere sia personalmente che con la squadra: dobbiamo perfezionare i dettagli e creare un buon gruppo per poter migliorare la posizione in classifica della passata stagione e ambire a crescere sempre di più nell'immediato futuro".

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Qual è il ruolo in cui ti senti più a tuo agio e che ruolo puoi fare in alternativa?
"Quest'anno ho fatto anche la punta centrale, ma io do il meglio come ala sinistra. Poi non è che se il Mister sceglie di mettermi in un altro ruolo allora non gioco, ma credo di avere le caratteristiche giuste per essere una buona ala sinistra".

Quali sono i tuoi ricordi più belli legati a una partita?
"Sicuramente vincere il campionato under 14 e andare a Coverciano a giocare contro squadre professionistiche come la Roma, dove ci siamo fatte riconoscere, è stata una bellissima esperienza. Un mio gol importante è stato con la rappresentativa ligure dove ho segnato il gol decisivo per il passaggio del turno contro il Piemonte. Non è servito a molto per il risultato ma è stato bello segnare un gol al Cuneo, che ha poi vinto il campionato, l'anno scorso partendo dalla panchina con il Molassana e subentrando a una mia compagna infortunata. Sono stata anche capocannoniere con l'under 14 e ho vinto un campionato anche con i maschi quando ero più piccola".

Nonostante il tuo talento non hai mai fatto una stage con la Nazionale e non sei mai stata considerata da nessun c.t.: secondo te come mai? Il talento e le potenzialità non ti mancano e il fatto che tu sia arrivata a Molassana giocando quasi sempre titolare nonostante la giovane età ne è una conferma. C'è ancora tempo per entrare nel giro della Nazionale under 17 o under 19? Basti pensare alla tua ex compagna Elisabetta Oliviero, ora in prestito in Serie A al Cuneo, che nonostante non abbia presenze con le Nazionali più giovani ha ricevuto una convocazione in under 17, è rimasta in under 19 e ora è in under 23. Raccontaci i tuoi sogni e le tue speranze.
"Il mio sogno, come quello di ogni calciatore, è sicuramente quello di andare in Nazionale. La speranza c'è: l'anno scorso sono arrivata a Molassana in Serie B con appena un anno di calcio a 11 alle spalle in quanto prima giocavo a 7. Del calcio a 11 non ne sapevo niente: non dico che ora io sia pronta o sia formata, però il mio obiettivo è sicuramente quello di crescere e vestire la maglia Azzurra, obiettivo che mi dà ancora più forza ed entusiasmo per giocare con il mio club: speriamo bene!".

Un grazie di cuore a Giada, splendida ragazza e atleta, che ci ha donato parte del suo tempo per l'intervista e la galleria fotografica che trovate completa nella rubrica "Cartellino rosa" sulla pagina "Chi dice donna dice calcio" a questo link: https://www.facebook.com/chidicedonnadicecalcio/posts/1279846602066895

Intervista di Federico Scarso.
Foto di Fabio Fazzari e Mara Ramella.