Luana Merli per il calcio femminile è un sinonimo di garanzia: goal e tenacia al servizio della squadra.

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orobica merli luana
Luana detta "Luli" è una bella ragazza di 29 anni, alta 170 cm, senza impegni (sentimentali) e lavora come impiegata. Ama il Milan, gioca nell'Orobica Bergamo nel ruolo di attaccante e predilige la fascia sinistra contrariamente ai suoi ideali politici. Va matta per lo "Spatzle alla tirolese" e il suo film preferito è "Point break (il primo)".

Quanti goal hai fatto in carriera?
Gioco da 5 anni, perché avevo smesso dopo le giovanili per lungo tempo. Ho ripreso 5 anni fa e ho segnato 44 goal in C, 4 in A e in questi ultimi due anni in serie B sono arrivata a 38 in Campionato

Qual è stato il goal più bello?
In Serie A nel pareggio col Brescia. Anche perché era la data per me più importante.

Qual è la differenza tra giocare in Serie B e in Serie A?
La tecnica individuale in primis, decisamente più alta nelle giocatrici di A, e la presenza di atlete prima che giocatrici, sia da un punto di vista mentale sia fisico sia tattico. In pratica la differenza tra sport e gioco amatoriale

Dario Hubner sosteneva che la differenza tra A e B fosse un secondo, sei d’accordo?
In Italia e nel femminile è molto di più per me. Orario di allenamento, numero di allenamenti, strutture, soldi per trasferte, staff tecnici e medici preparati, progettualità e competenze carenti nei vari ambiti societari.

Bilancio della stagione fino a questo momento?
Direi non male, ma potevamo fare di più, me compresa. Abbiamo perso 6 punti alla nostra portata, con 3 pareggi in cui abbiamo sprecato molte occasioni da goal pulite contro squadre meno pronte di noi, ma più incisive. Siamo una squadra in fase di crescita, che ha perso pezzi da novanta come Chiara Massussi e Chiara Poeta e ha avuto infortuni assurdi di persone fondamentali, ma ne siamo uscite bene e ora tatticamente abbiamo un assetto definito e idee chiare. Le giovani stanno crescendo bene e stanno dando soddisfazioni. Mi fido del mio mister perché conosce il calcio come pochi e sa sempre quello che fa, anche se a volte per spronarmi quando sono stanca mi fa arrabbiare.

Obiettivi per la seconda parte di stagione?
L’obiettivo di squadra vincere il campionato o arrivare nei i primi posti e lottare fino all'ultimo secondo. Obiettivo personale essere capocannoniere della Serie B.

La squadra più difficile da affrontare?
Fimauto Valpolicella in Serie B, mentre in Serie A le squadre e i valori sono cambiati parecchio, quindi non saprei

La difesa più ostica che hai trovato?
Inter in Serie B e Roma in Serie A

Chi è il tuo mito sportivo?
Sembrerà strano, ma in questo momento Leonardo Bonucci, che dal nulla è diventato un idolo per la forza mentale e la dedizione totale

Ti ispiri a qualche calciatore in particolare?
Qualcuno mi dice che assomiglio a Di Maria, ma io mi ispiro a Gareth Bale

Meglio vincere il pallone d’oro o la Champions League?
Pallone d'oro per soddisfazione personale e Champions per merito di squadra. Anche se il pallone d'oro arriva grazie a quel che le compagne ti mettono in grado di fare e la Champions grazie alle giocate dei singoli, quindi vanno di pari passo.

Se non fossi una calciatrice saresti…?
Una probabile sciatrice. O praticante di qualche sport estremo.

Segui altri sport?
No, perché ho pochissimo tempo libero.

Quante volte vi allenate a settimana?
3 a volte 4.

Troppe o troppo poche?
Giocando per passione potrei dire giuste, dato anche il lavoro che per tutte noi è indispensabile e che non ci permette di allenarci prima delle 19.00. Però mi rendo conto che anche solo mangiando sempre insieme prima della partita e al mercoledi, allenandoci dalle 15 alle 17, dormendo fuori il sabato nelle partite in Trentino o facendo 4/5 allenamenti nei 40 giorni di preparazione...il fisico e la mente sono decisamente diversi e le prestazioni cambiano.

Com’è giocare con Cristina Merli?
Giocare con lei è sempre meglio, ora poi che ricopre un ruolo più avanzato la sua ottima visuale di gioco e la sua capacità di non mollare mai mi sostengono e mi giovano parecchio

Passiamo a qualche tema più scomodo, la politica c’entra con il calcio, secondo te?
Certamente

Quanto?
Ogni cosa se si vuole fare si può fare: come mettete bene in risalto su Calciodonne, con i fondi Fifa e Uefa nazioni intere hanno costruito strutture e campionati, qualificato staff e fatto promozione e integrazione vera. Sono scelte politiche che in Italia vedo solo parzialmente e sarebbero il salto di qualità che ora manca e può arrivare solo dalla politica. Per esempio, per una società come l'Orobica che si autofinanzia da anni e ha 115 tesserate quali riforme, incentivi o tutele ci sono a livello politico?

Che cosa manca all’Italia per raggiungere il livello delle altre nazioni, parlando di calcio femminile?
In Italia, rispetto al calcio femminile estero, purtroppo non c’è stata ancora una vera svolta. Diciamo che si potrebbe lavorare di più sulle dirette tv, servizi televisivi nei tg sportivi, articoli pubblicati quotidianamente su giornali, promozione sul territorio, progetti diretti nelle scuole e altro, così da permettere alle giocatrici più giovani di me di avere un futuro calcistico migliore.

Ultima domanda: lo stadio campo più bello in cui hai giocato?
Il nostro a Comun Nuovo con i nostri spettatori.

Francesco C. Inverso