Simona Sodini, una mamma con il vizio del GOAL!

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Cuneo sodini simona
Simona è nata a Sassari nel 1982. Una carriera lunghissima e piena di tante soddisfazioni calcistiche e personali hanno contraddistinto la vita di Simona, che, ancor oggi dopo essere diventata nove mesi fa mamma del piccolo Thomas, tiene una media goal del tutto invidiabile anche da parte di colleghe più giovani.
Tantissime le squadre che hanno avuto nelle sue fila Simona e ne voglio fare giustamente un elenco partendo dalla prima squadra (maschile) dal nome curioso di LATTE e DOLCE, ancor oggi presente nel campionato dilettantistico nazionale, in seguito la squadra Woman Sassari, Attilio Nuoro in B, Milan, dove vince scudetto e Super coppa Italiana, Foroni Verona, Oristano, Torino (in due periodi differenti) Bojano, Oristano, Riviera di Romagna, Inter Milano, Luserna e negli ultimi due anni il Cuneo.


Simona ha giocato in tutte le squadre nazionali giovanili sino nell’Under ‘18, dove ha vinto la medaglia di bronzo agli europei, per poi essere convocata nella Nazionale maggiore dove ha esordito a 18 anni.
Ho voluto che Simona mi raccontasse un po’ la sua carriera calcistica ed anche qualche curiosità sulla sua vita privata e per questo le ho poste alcune domande.

Ciao Simona, il tuo curriculum calcistico è lunghissimo, mi vuoi raccontare brevemente come ti sei avvicinata a questo sport?
Ho sempre avuto la passione per il calcio fin da piccola, seguendo le partite del mio portiere preferito: mio padre! Lui ha “fortunatamente condizionato” la mia scelta sportiva e gliene sono grata. Già all’età di 4-5 anni giocavo con i miei amici del quartiere e me la cavavo benissimo, la mia prima squadra è stata “Latte e Dolce” dove sono stata sino a 13 anni, poi dopo, grazie a Mario Salvetti, un Mister “dall’occhio lungo” che mi vide giocare andai nella mia prima squadra tutta femminile la Woman Sassari, che poi prese il nome di Torres femminile, da qui iniziò il mio percorso calcistico, poi arrivò il Nuoro in serie B, l’Oristano in serie A ed in seguito il Milan scudettato nella stagione 98-99.

Quali sono i ricordi più belli della tua lunga carriera calcistica?
Guarda, ti sembrerà strano, ma il più bello, significativo ed emozionante è stato il mio rientro in campo dopo la gravidanza, poi logicamente la mia prima convocazione in Nazionale nel torneo COCACOLA CUP, la maglia dell’Italia indossata da una ragazzina è qualcosa di magico! Un periodo molto bello, positivo è stato quello vissuto nel Riviera di Romagna, dove ho segnato molte reti, seconda nella classifica cannonieri dietro Patrizia Panico e ho passato, credo, il mio miglior periodo di forma.

Il calcio è uno sport di gruppo, e tu di quel gruppo sei il CAPITANO, che significato ha per te indossare quella fascia?
Tanta responsabilità e la cosa più importante come capitano di una squadra è dare l’ESEMPIO! Nel corso di una stagione poi ci sono dei momenti nei quali occorre anche PERSONALITA’ e DECISIONE nel rapporto con le ragazze più giovani, bisogna trovare l’equilibrio giusto nel giudicare un errore e individuare il momento più adatto per un rimprovero e una lode. Importante è anche creare GRUPPO fuori dal campo di gioco, una pizza, una birra insieme è importante, momenti nei quali ci si rilassa, si ritrova tranquillità, dove si rallenta la tensione, dove si facilita anche il recupero della fatica.

Nel mesi di Aprile dello scorso anno sei diventata mamma del piccolo THOMAS. Ci puoi parlare di quei mesi di attesa, del tuo ritorno in campo, di come stai gestendo l’attuale situazione di mamma e atleta?
Quando ho saputo di aspettare un figlio stava per iniziare una nuova stagione, ho provato strane sensazioni, non ero preparata ad affrontare la nuova realtà. Ero felicissima, avere un figlio è la cosa più bella che una donna può provare. E’ stato un periodo di attesa pieno di gioia e serenità. Come ho già detto il ritorno in campo è stato un momento tra i più emozionanti! Per gli allenamenti e la partita al sabato non ho problemi perché ho l’aiuto del mio compagno, è bravo nel tenere il bambino e gestire i problemi famigliari in mia assenza. E’ una situazione un po’ faticosa certo, ma cerco di riversare sul bambino tantissimo amore quando poi ritorno a casa. Quando poi giochiamo le partite in casa lo porto sempre con me…già ama il pallone, calcia bene…è mancino!

Come giudichi il campionato del Cuneo e il tuo in particolare?
Credo di non sbagliare se dico che stiamo facendo una stagione più che sufficiente. Potevamo per la verità avere qualche punto in più, ad esempio quello che è successo contro il San Zaccaria ha dell’incredibile, si vinceva 3 a 0 e nei dieci minuti finali abbiamo subito tre reti! Un calo fisico, ma soprattutto mentale che ha sorpreso tutti, per prime noi giocatrici. Ci sono stati, in questa prima parte del torneo, degli alti e bassi determinati anche dall’inesperienza di alcune giocatrici che ancora faticano a gestire certe emozioni e certe tensioni, ma sono sicura che col tempo sapranno porvi rimedio.

Simona, in tutti questi anni hai incontrato molte avversarie, mi sai indicare tre o quattro giocatrici che ti hanno quasi sempre “fatto soffrire” per superale?
Un grande fastidio era trovare come avversaria Gioia Masia, forte, decisa su ogni pallone. Poi Giulia Perelli, ai tempi giocava nel Bardolino Verona. Un’altra che era difficile superare è stata Viviana Schiavi, forte fisicamente e brava nell’anticipo ed infine Tavalazzi, un difensore tosto con una grinta incredibile: “fortunatamente” per me e per le altre attaccanti hanno recentemente “appeso le scarpe al chiodo”!!

Andiamo sul privato. Quando hai del tempo libero, dopo aver fatto la mamma, hai degli hobby particolare, ti piace leggere, vedere la tv, attori, cantanti?
Guarda non è certamente da considerare un Hobby, ma andare a far shopping nei negozi è una cosa che mi rilassa tantissimo dopo le fatiche famigliari e calcistiche. La Tv, non la guardo molto, ma quando posso vedo le trasmissioni sportive sui canali nazionali e locali, le partite e i dibattiti su Sky, calcio mercato, Sport Italia. Alla sera mi piace vedere anche qualche bel film su Sky. Seguo la musica ed in particolare mi piace ascoltare le canzoni di Biagio Antonacci.

La tua Presidentessa per premiare la tua prestazione in campo e soprattutto i tuoi goal, ti regala due biglietti per due località all’estero ed uno per una città italiana, tu quali mete preferisci?
Allora, non ci penso due volte e scelgo prima di tutto un viaggio alle Maldive, un bel soggiorno di una settimana non sarebbe male…, poi un altro Paese che vorrei visitare è il Brasile. La meta italiana è senz’altro VENEZIA, ci sono andata per giocare alcune volte, ma non sono mai riuscita a visitarla, è una città particolare, stupenda!

Grazie Simona, in bocca al lupo per il proseguo del tuo campionato, quello della tua squadra e della tua attività calcistica, credo però che l’augurio più bello possa essere quello per la tua “carriera” di mamma. Thomas fra qualche anno sarà pronto per entrare in campo e non potrebbe avere un’insegnante migliore!!

Mario Merati
Calciodonne.it

Foto Fazzari e Ramella

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