Valentina Boni… un tocco di alta qualità!

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fimauto boni valentina
Valentina è nata a Peschiera del Garda nel Marzo del 1983.
Oltre vent’anni di carriera calcistica costellati da tante soddisfazioni come dimostra il suo lungo PALMARES: 4 scudetti, tutti conquistati con il Bardolino Verona, 4 Coppe Italia (3 nel Bardolino ed una con il Brescia), 4 Super coppe Italiane con il Bardolino Verona.
Capocannoniere del campionato con 32 reti nella stagione 2004-2005.
Molte le partite in Nazionale A dove ha esordito nel 2001 a Città di Castello contro la Spagna. Ha giocato nel Bardolino Verona, un anno nella Lazio, tre stagioni al Brescia e dal 2013 alla Fimauto Valpolicella.
Valentina Boni ha risposto ad alcune mie domande sul suo passato e sul suo presente calcistico ed anche su alcuni aspetti, scelte e curiosità della sua vita privata.

Ciao Valentina, una carriera calcistica lunga, piena di tanti successi come dimostra il tuo palmares, ma come hai iniziato a giocare a calcio?
Nelle mie vene, sin da piccolissima scorre sangue contrassegnato dal un DNA calcistico, tiravo calci ad un piccolo pallone già all’età di 3-4 anni e quindi l’inserimento all’età di SEI anni nella squadra del mio paese Cavaion Veronese è stato quasi naturale e divertente sotto tutti gli aspetti. Lì sono stata sino all’età di 13 anni per poi passare al Bardolino Verona, dove ho esordito in prima squadra in serie B nella stagione 96-97 e l’anno successivo, seppur molto giovane, in serie A.

Entusiasmo, Volontà, Tenacia, sono tutte qualità essenziali che devono essere presenti in un gruppo per raggiungere degli obiettivi, me le metti in ordine d’importanza e ne vuoi aggiungere delle altre?
Guarda, vanno benissimo nell’ordine che le hai messi tu, ma ne aggiungerei un’altra che in una squadra sportiva non deve mai mancare, anche dopo aver ottenuto dei successi, anzi SOPRATTUTTO dopo…, che è l’UMILTA’! Se non si è umili, non si possono raggiungere traguardi importanti sia a livello calcistico che personale.

Tu sei il capitano della squadra, quali compiti ha chi indossa quella fascia, che qualità deve avere, cosa deve o non deve fare? Come si rapporta con le ragazze più giovani?
Secondo me la cosa fondamentale è l’ESEMPIO che INSEGNA alle ragazze giovani come devono comportarsi. Io sono sempre stata, in campo e fuori, una ragazza tranquilla e quindi cerco di avere un buon rapporto con tutte le giocatrici, come capitano, quando è necessario ed è utile per la squadra, se vedo una compagna in difficoltà, cerco di dare dei consigli e dei suggerimenti, ma sempre con una certa serenità.

Nella tua carriera calcistica, quali sono stati i momenti più belli e quelli più brutti che hai vissuto?
Metto al primo posto il primo SCUDETTO perché inaspettato, sono stati anni molto belli quelli che ho trascorso con Il Bardolino Verona, non solo perché abbiamo vinto tanto, ma perché era un gruppo forte, con lo spirito giusto, la volontà di tutti di ottenere il risultato, dalla Società alle giocatrici e a tutti i componenti dello Staff tecnico. Quello meno bello…brutto diciamo, è stato l’infortunio nel 2006, la rottura della caviglia che mi ha tenuto lontano dai campi per molto tempo, pensa che i medici mi avevano perfino detto che difficilmente sarei tornata in campo dopo l’operazione…, invece fortunatamente si sono sbagliati, ma quanto lavoro ho dovuto fare per rientrare!

In campo dimostri sempre tanta QUALITA’, il tuo giocatore preferito è sempre stato Roberto Baggio e questo la dice lunga…, ma facendo un esame di coscienza riconosci di avere anche qualche difetto?
Io sono migliorata nel tempo grazie anche al LAVORO che mi sono sempre posta come base della mia attività. Credo di aver saltato in 20 anni di calcio non più di tre o quattro allenamenti, le qualità sono naturali certo, ma devi SEMPRE cercare di migliorarle sul campo, c’è sempre molto da imparare, parlavamo dell’umiltà ed è qui che l’atleta deve applicare questa “regola” di là da tutte le altre. Difetti…ho sempre patito il fatto di non essere molto brava nei colpi di testa e forse nei contrasti, qui ci sono margini di miglioramento…

(Ma io aggiungo che ogni giocatrice deve essere brava nel SUO ruolo…e lei lo è…è lei che deve fare il lancio lungo o il cross preciso per permettere alle compagne di colpire di testa!)

Con la tua squadra, la Fimauto Valpolicella, che è in testa alla classifica, lo scorso anno avete fallito la promozione in A per soli due punti. Come vedi quest’anno la fase finale del campionato e cosa pensi dell’Inter e del Pro San Bonifacio che seguono a pochi punti?
Saranno dieci partite come fossero delle FINALI per tutte tre le squadre, nessuno avrà cali di tensione, saranno partite difficili e nessuno dovrà farsi illusioni di vincere anche contro le squadre di media e bassa classifica. Noi dobbiamo sempre esprimere al massimo livello le nostre qualità tecniche e tattiche, ma anche l’Inter e la Pro San Bonifacio ne hanno e lo stanno dimostrando ogni domenica. Le nostre due avversarie, come noi del resto, sono forti anche sotto l’aspetto fisico, atletico ed agonistico, un atteggiamento positivo, una mentalità vincente, sarà una lotta dura sino all’ultima partita!

Mi citi almeno due giocatrici che, nel corso della tua carriera, hai sempre ammirato e magari dalle quali hai tratto degli insegnamenti?
Sono tante, ma voglio mettere al primo posto FORMISANO, centrocampista, io ero giovane quando l’ho conosciuta e mi ha insegnato molto, per me è stata un esempio importante a livello calcistico e umano, di lei ho un gran bel ricordo! Poi indubbiamente ho ammirato Patrizia PANICO, come atteggiamento, costanza, sacrificio in partita e negli allenamenti. I successi nei Club dove ha giocato sono stati la logica conseguenza di tutto il lavoro da lei svolto; per molti anni è stata la migliore in fatto di goal segnati sia nel campionato che in nazionale.

Valentina andiamo ora a scoprire cosa fai nel tuo tempo libero, hai degli Hobby , preferenze in termini di letture, Tv, cinema...altro?
Io leggo tanto, un po’ tutto, libri, in particolare romanzi, testi di saggistica. In Tv vedo soprattutto film. La cosa che però prende molto del mio tempo libero è una passione particolare: mi piace lavorare il legno, fare piccoli mobili, ho fatto una scarpiera per me…e ultimamente una libreria per i miei nipoti! (…oltre saper usare molto bene i piedi, Valentina sa usare bene anche le mani…Complimenti!)

Per finire…La tua Presidentessa dopo aver ammirato la tua ultima tripletta in campionato in uno slancio di gioia ti mette a disposizione due Week End in alcune località italiane, cosa scegli?
ROMA, di notte è bellissima, di giorno un po’ meno, per il traffico...Ho un ricordo molto bello dell’anno che ho trascorso a Roma, una città meravigliosa! Poi la SARDEGNA con le sue spiagge, tutta bella, ma io andrei a Stintino…Alghero, preferisco la parte Nord…Nord ovest…

Però a fine campionato…sempre lei...la tua generosa Presidentessa ti regala un viaggio all’estero di una settimana…dove vuoi andare?
Ho un gran bel desiderio…andare a fare del surf…”scivolare sulle onde..” in...AUSTRALIA!

Grazie Valentina per questa bellissima intervista, spero di vedere ancora per molto tempo la tua esultanza per un goal segnato... e invio a te e a tutte le tue compagne un GRANDE “in bocca al lupo” per il vostro campionato!

Mario Merati 
www.calciodonne.it

ph credit: BPE photo