Lucia Pirola, tra calcio e giornalismo, si racconta...

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Chiacchierando con Lucia Pirola, classe 1994, scorgi in lei un paio - fra le tante - di caratteristiche molto correlate tra di loro: determinazione e voglia di arrivare in alto. 
Lucia è calciatrice (calcio a 7) e questo sport è parte essenziale nel suo percorso di vita: "Milito nella squadra CG Daverio, città nella provincia di Varese. Negli anni ho ricoperto diversi ruoli: ho giocato centrocampista, trequartista e attualmente gioco nel ruolo di difensore". 


Il calcio, come dicevamo, è un punto fermo per lei: "Le emozioni che mi scaturisce sono uniche, tanto da definirle come delle montagne russe in ogni partita, la fatica unita a soddisfazione al termine di ogni allenamento.. E sono solo degli esempi. Vivo questo sport a 360 gradi, giocando e allenandomi, seguendo qualsiasi campionato e coppe trasmettano in televisione, soprattutto del mio Milan". 

Data la sua squadra del cuore, l'idolo di Lucia non può essere che lui: "L'immortale Paolo Maldini, in onore del quale indosso sempre il numero 3. Ovviamente seguo anche molto il calcio femminile". Ed è proprio a questo punto che scopriamo  Lucia attraverso un altro aspetto: "C'è chi dice che sono fissata, e probabilmente è vero, ma questa è la mia passione e per nessun motivo ne farei a meno. Amo vedere le partite, ragionarci sopra, farmi una mia idea, scoprire cose nuove, allargare gli orizzonti.. E chiaramente anche scrivere di calcio". Scrivere, raccontare, trasmettere. "Così ha avuto inizio la mia "carriera giornalistica": seguendo i mondiali femminili in Canada - stando sveglia anche di notte a vedere le partite, comprese quelle più scomode - innamorandomi della caparbietà dell'Inghilterra femminile, tanto da scriverci lunghi post per descriverne le gesta.. Fino ad arrivare a chiedermi "e se lo facessi meno a tempo perso, ma collaborando per qualche sito?" e in quel momento calciodonne.it sembrava fosse lì apposta".

Lucia Pirola, in conclusione, ci traccia un pensiero inerente al suo futuro:
"Mentirei se dicessi se so esattamente cosa fare di questa mia passione per il giornalismo nei prossimi anni, o se mi mettessi ad elencare i miei progetti per il futuro. Al momento penso a terminare gli studi, laurearmi in sociologia, mantenendo la mente più aperta possibile e cercando di fiutare quale potrà essere la mia strada. Ho molte idee in serbo, la creatività non mi manca, e meno che mai il supporto delle persone giuste che mi circondano.. E non è poco".  

Enrico Ferranti